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Sei tu un dio?

Artefacts Studio si presenta su WiiWare con un "tower destruction game", o qualcosa del genere. L'idea è semplice e funzionale, il prezzo un po' alto, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   20/10/2010

Il Gioco è disponibile per il download sul servizio WiiWare

Tra gli strategici ad immediato utilizzo, quelli che richiedono una buona dose di esercizio cerebrale senza però immergere necessariamente il giocatore in ore di tutorial e partite dallo sviluppo lento e prolungato, si sono distinti i "tower defence game" come giusto mezzo tra una buona profondità di gioco e una certa velocità di ritmo e immissione nel vivo dell'azione.

Sei tu un dio?

Solitamente, si tratta di difendere un presidio nei confronti di una minaccia incombente attraverso vari mezzi messi a disposizione del giocatore, il quale deve saper dosare risorse e tempismo per gestire la situazione in una dinamica di gioco piuttosto serrata. Con un'idea decisamente originale, Gods vs Humans riprende in buona parte la sovrastruttura generale di questo genere ma ne ribalta completamente la prospettiva, sostanzialmente ponendo il giocatore nei panni della super-potenza e offrendo quindi il punto di vista opposto rispetto a quanto siamo abituati. Nel ruolo di una divinità (se ne interpretano diverse passando attraverso varie civiltà della storia come egiziani, scandinavi, giapponesi e altri) dobbiamo impedire in ogni modo che gli umani portino a compimento la costruzione di enormi torri tese al cielo con l'intento di raggiungere il regno degli dei e forzarne il portale. L'atteggiamento che il giocatore deve tenere nel corso del gioco è piuttosto atipico, poiché è sì necessario utilizzare i vari super-poteri da lanciare contro le torri attraverso il puntatore in maniera quanto più distruttiva possibile, ma si dovrà anche usare una certa accortezza perché gli umani continuino ad adorarci come una divinità buona e possente per non rischiare un ammutinamento dagli esiti potenzialmente disastrosi. Ne risulta un continuo bilanciamento di poteri necessario per non far precipitare la situazione, cosa che determina un'ulteriore livello di programmazione strategica all'interno di una meccanica di gioco piuttosto veloce. Di materiale per divertirsi ce n'è in abbondanza con circa 60 livelli e la particolare premessa adottata da Artefacts è convincente sulle prime, ma l'inevitabile monotonia dell'azione di gioco e il prezzo piuttosto alto rispetto anche ai normali standard di WiiWare, ovvero 1500 Wii Points, non riescono a piazzare Gods vs Humans nell'esclusivo olimpo dei migliori titoli sul digital delivery di Wii, nonostante le premesse divine.

Tower destruction game

In effetti, più che un tower defence, si tratta di un "tower destruction game", se così si può definire questa particolare uscita di Artefacts. Se avete visto o giocato My Life as a Darklord di Square Enix avrete un'idea piuttosto vivida di quello che Gods vs Humans pone di fronte agli occhi dei giocatori, solo che i ruoli sono praticamente invertiti. Ci troviamo dunque a scorrere tra un piano e l'altro della gigantesca torre in costruzione, popolata da umani di varia tipologia e aspetto affaccendati nella costruzione della loro opera. Il rapporto con questi, come già detto, è duplice: se da una parte gli intenti degli umani devono essere bloccati, dall'altra non si deve cedere troppo all'uso smodato dei poteri per non far insorgere la popolazione di fedeli. L'interfaccia si limita alla possibilità di passare da un piano all'altro della torre, con una particolare ruota richiamabile in ogni momento per la selezione dei poteri che si sbloccano progressivamente avanzando nel gioco e il cui utilizzo consuma una barra del "rispetto" che viene alimentata dalla preghiera dei fedeli. I poteri possono avere effetti distruttivi oppure difensivi, sostanzialmente puntando alla diretta erosione della struttura portante della torre oppure agendo in maniera più sottile (ma meno efficace sul momento), ad esempio distraendo gli umani dal loro lavoro rallentando i lavori di costruzione oppure risollevando il loro morale. L'effetto dei poteri (palle di fuoco, maremoti e quant'altro) può essere più o meno potente a seconda della tipologia ed essere caratterizzato da un raggio d'effetto più o meno ampio, quello da tener presente però è la necessità di non colpire ripetutamente gli umani in maniera diretta, poiché questo farà arrabbiare i fedeli e conseguentemente li farà lavorare più alacremente oltre che caricare la barra dei poteri più lentamente.

Sei tu un dio?

Questa caratteristica imporrebbe un continuo e accurato dosaggio della forza bruta oltre ad una particolare attenzione nella collocazione del puntatore, ma a dire il vero gli effetti del colpire ripetutamente gli umani sono piuttosto blandi e solo dopo diversi errori si raggiungono situazioni di crisi a causa della rabbia crescente dei fedeli, dunque da questo punto di vista la sfida, almeno per buona parte dei livelli, non si rivela opportunamente calibrata. Gli umani da parte loro si suddividono in diverse categorie: costruttori, supervisori, trasportatori, fabbri, chierici e campioni, ognuna con le sue specifiche caratteristiche, in generale legate al ruolo che ognuno assume nella costruzione della torre ma ognuna dotata anche di particolari effetti sulle altre, come i supervisori che incitano al lavoro o i chierici che, nelle loro versioni "oscure", spingono alla rabbia contro le divinità i costruttori. Si tratta di una stratificazione ben pianificata ma che spesso non raggiunge pienamente l'intento di creare un ecosistema coerente e veramente influente sulla dinamica del gioco, riuscendo comunque a variare alquanto l'azione di base.

Uno strano mondo

La particolare caratterizzazione grafica fumettosa scelta dagli sviluppatori riesce bene a stemperare il clima creando un ambiente di gioco ironico e scherzoso, popolato da ometti caricaturali e strutture architettoniche contorte e ben poco realistiche. Stilisticamente il lavoro effettuato da Artefacts è inappuntabile, sebbene una certa austerità nella modellazione poligonale e nella qualità delle texture risulti piuttosto evidente fin dai primi minuti di gioco. E' vero che ci troviamo di fronte ad un prodotto sviluppato in regime budget in quanto a produzione, ma è anche vero che la quota di 1500 Wii Points lo avvicina decisamente alla fascia di prezzo retail, con conseguenti aspettative dal punto di vista della presentazione.

Sei tu un dio?

In ogni caso, le bizzarre forme delle creaturine e le animazioni esilaranti riescono a costruire un'ambientazione alquanto convincente, nonostante il ripetersi inesorabile dei medesimi elementi strutturali, trovandoci sempre ad agire comunque all'interno di una torre. Poco da registrare sul piano dell'audio, con musiche alquanto anonime ed effetti sonori che svolgono il loro dovere senza infamia né lode, pur calati anch'essi nel particolare clima faceto che caratterizza tutto il gioco. Oltre alla modalità principale c'è il gioco libero, che consente la costruzione di propri scenari in cui agire, e il multiplayer, fruibile solo in presenza e non online. Ci troviamo in questo caso a "gestire" una torre parallelamente ad un altro giocatore, cercando di superarlo in velocità nella distruzione dell'edificio o semplicemente ritardando il più possibile lo sfondamento del proprio portale, evento questo che determina la sconfitta e automaticamente la vittoria dell'altro. Avanzando nella modalità storia, inoltre, è possibile sbloccare alcune "sfide" aggiuntive nelle quali ci viene richiesto il raggiungimento di particolari obiettivi, sempre all'interno del medesimo contesto di gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.5
Lettori (2)
6.5
Il tuo voto

Gods vs Humans è uno dei pochi strategici presenti su WiiWare e questo gioca indubbiamente a suo favore, ma ci sono comunque altre scelte interessanti nell'ambito, come My Life as a Darklord e soprattutto Swords & Soldiers, caratterizzati anche da un prezzo minore. E' un gioco completo, che non richiede espansioni o acquisti ulteriori per poter essere goduto appieno ma con un prezzo di partenza pari a 1500 Wii Points parrebbe il minimo da parte di questa produzione Artefacts. Il problema maggiore, poi, è la monotonia di fondo che inesorabilmente coglie l'azione di gioco dopo qualche decina di livelli, figlia di un'impostazione che generalmente non consente di immergersi per lunghissime sessioni in una tale tipologia di gameplay. I vari elementi che compongono il meccanismo, tuttavia, sono ben congegnati e contribuiscono ad una certa armonia di fondo, che unita alla caratterizzazione esilarante donano una precisa identità a Gods vs Humans, pur con alcune falle in termini di coerenza e profondità strategica. Un buon prodotto, ma alcune sue incongruenze, il relativamente alto costo e la ripetitività non lo portano di molto oltre la sufficienza.

PRO

  • Bella simpatica caratterizzazione
  • Idea originale e ben congegnata
  • Molti livelli

CONTRO

  • La monotonia dell'azione prende presto il sopravvento
  • Prezzo relativamente alto
  • Alcune incongruenze strutturali