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Allenatori si diventa

Nuovo appuntamento con il manageriale calcistico di SEGA che, di anno in anno, si rinnova nel difficile tentativo di migliorarsi. Scopriamo insieme le novità dell'edizione 2011

RECENSIONE di Mattia Armani   —   04/11/2010

Il binomio tra Sports Interactive e SEGA ha consentito a Football Manager di imporsi nel panorama dei gestionali calcistici grazie a una complessità sempre maggiore. L'ultima incarnazione della serie, finalmente tra le nostre mani, è un vero e proprio inferno di variabili che provengono da decine di campionati e migliaia di squadre. Ma Football Manager 2011 non è solo un enorme agglomerato di statistiche utilizzate per decidere l'esito delle partite. Il ruolo dell'allenatore è infatti sempre più centrale e non solo per quanto riguarda strategia e acquisti di mercato. Football Manager rende rilevanti gli elementi di contorno, ci dà la possibilità di influenzare mercato e calciatori e cerca di simulare l'intero circus calcistico per regalare all'utenza un'esperienza completa.

Emozioni e spettacolo

Per fortuna, almeno per chi è più interessato alla componente prettamente calcistica, quasi tutti gli elementi di contorno possono essere gestiti rapidamente o in modo automatico grazie all'interfaccia che cerca di compensare l'immensa mole di variabili e informazioni che arrivano al giocatore. Ma è bene sapere che non si tratta di componenti marginali. Le interviste infatti sono fondamentali ed è importante dialogare con i giocatori per mantenere il loro attaccamento alla squadra e gestire tutti gli imprevisti che caratterizzano la vita di un calciatore.

Allenatori si diventa

E la vita dei giocatori, le loro aspirazioni e le nostre risposte alle domande della stampa, che tra parentesi sono salite da 500 a 650, influiscono sia sul morale della squadra che sulle notizie dei giornali e quindi sul mercato e sul comportamento dei team avversari pronti a sfruttare ogni debolezza o a cadere nelle nostre trappole. E sia chiaro, non sempre evitare di rispondere alle domande è una strada sbagliata, soprattutto se il rischio è quello di scatenare diatribe con giornalisti e allenatori. Superate stampa e opinione pubblica troviamo un comparto gestionale altrettanto ricco e variegato, ma anche in questo caso non mancano diversti automatismi dedicati a chi non ha troppe ore da spendere dietro alle migliaia di variabili messe in campo da Football Manager 2011.

Gestione totale

E le facilitazioni sono fondamentali visto l'enorme numero di variabili, di notizie e di mosse di mercato che ci assalgono continuamente. Per fortuna ogni singola finestra ha un tutorial che ci spiega cosa fare e ogni decisione, inclusa la stipulazione di contratti, può essere gestita consultando il proprio staff. Un intero team di collaboratori è infatti a nostra disposizione e ogni assistente ha competenze specifiche che ci consentono di conoscere forze e debolezze degli avversari, caratteristiche di giocatori giovani, offerte plausibili per un campione estero e via dicendo. E il tutto sfocia nel prematch meeting, ovvero una riunione prepartita che riassume buona parte delle variabili in gioco in relazione all'imminente match.

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Ma sono fondamentali anche i piccoli dettagli, come il segnalino colorato accanto a ogni maglia che indica se il giocatore si trova bene o meno in quella posizione, che ci consentono di ritoccare le imperfezioni senza perdere troppo tempo. Inoltre gli scout e le altre squadre ci informano direttamente per quanto concerce giocatori liberi, giovani promettenti e nuove entrate nelle giovanili. Per chi invece ha tempo e brama di calzare completamente i panni dell'allenatore c'è la possibilità di coltivare direttamente la gioventù della squadra, sin nel minimo dettaglio, e ci sono strumenti indispensabili come il Tactics Creator che include il Set Piece Creator. Questo tool, sempre più complesso, ci consente di creare vere e proprie intelligenze artificiali, ovviamente personalizzate da noi, che incrementano le nostre possibilità e le nostre responsabilità di allenatori e rendono ogni squadra unica. Purtroppo il Set Piece Creator è limitato ad alcun tipi di schema e non è tecnicamente evoluto come il test degli schemi in tempo reale di Championship Manager, ma vista la ricchezza generale di questo titolo si tratta di una piccola sfida che Football Manager può permettersi di perdere. Dunque la filosofia di gioco non è più solo suggerita utilizzando i consigli per i giocatori ma con le aggiunte degli ultimi capitoli è ora possibile strutturarla passo passo attribuendo ai giocatori meriti, compiti e strategie differenziate che consentono alla squadra di affrontare ogni situazione possibile.

Ancora più complesso

Resta comunque elevato l'impegno necessario per mantenere la propria squadra competitiva e il carico di lavoro, e di possibilità, è cresciuto notevolmente rispetto al già complessissimo Football Manager 2010. Ogni giocatore deve essere coinvolto, la seconda squadra deve essere considerata, le clausole di rescissione ci devono proteggere economicamente dall'ego dei calciatori e i giocatori più stanchi vanno lasciati riposare e rincuorati puntualmente durante i momenti difficili.

Allenatori si diventa

I contratti ora sono più complessi, hanno un sistema a parte, e comprendono clausole particolareggiate, ma convincere un campione straniero a giocare in un campionato meno celebre può risultare molto difficile anche attingendo a piene mani dal portafogli. Per fortuna è ora possibile alzare il livello di fama generale del campionato in cui ci troviamo imponendo la propria squadra nelle sfide internazionali e aumentando quindi l'appeal del proprio club nei confronti dei giocatori più esigenti. Inoltre sono aumentate le possibilità di gestione dei giocatori soprattutto per quanto riguarda l'allenamento e i dialoghi che sono ancora limitati ma sono un'aggiunta in grado di aprire prospettive future molto interessanti. Ci troviamo quindi di fronte a un enorme numero di interazioni possibili su ogni singolo giocatore e ognuna influisce su morale e sul rendimento. Sono rilevanti il numero della maglia, i tempi di riposo, il grado di indispensabilità per la squadra, il grado di disponibilità sul mercato di un calciatore, il tipo e la pesantezza degli allenamenti, la presenza tra le riserve e la discussione tra allenatore e giocatore. E quest'ultimo è uno strumento particolarmente importante, utile anche per convincere un giocatore a restare in squadra se corteggiato da club più rinomati, ma è anche uno di quegli elementi che necessiterebbero di maggiore varietà. Infatti qualche scelta in più e differenze nel tono a seconda del carattere del giocatore avrebbero regalato molto all'atmosfera, eliminando la sensazione di parlare con un computer.

L'occhio vuole la sua parte

Il motore grafico in questo Football Manager 2011 non ha compiuto particolari balzi in avanti ma resta piacevole da vedere, ovviamente se confrontato con quello di altri gestionali e non certo con l'engine di FIFA. Purtroppo, nonostante le cento nuove animazioni che aggiungono fluidità all'azione, rimangono tutte quelle piccole mancanze e quei difetti che già erano presenti nella precedente incarnazione del titolo e che diventano sempre più evidenti con il passare del tempo. Infatti le animazioni degli stop e del portiere mancano di varietà, i giocatori spesso pattinano anzichè correre e la fisica della palla non è sempre credibile. Inoltre non c'è ancora la possibilità di creare e testare schemi di attacco specifici al di fuori delle partite. Non mancano ovviamente tutti i comandi che consentono di personalizzare la visione della partita e delle statistiche in tempo reale, tutte le telecamere immaginabili e la possibilità di aumentare lo scorrere del tempo durante un match. Ovviamente aumentando la velocità del tempo si perde il commento che come sempre è valido ed è assolutamente necessario per essere coinvolti da quello che accade sul campo. Per quanto riguarda l'interfaccia ci troviamo come al solito davanti a un titolo complesso ma pieno di scorciatoie e di finestre personalizzabili. Inoltre, in basso a destra, troviamo sempre un link che consente di consultare i movimenti di mercato e gli eventi più rilevanti dell'universo calcistico. Si tratta senza dubbio di una scorciatoia utile per facilitare la lettura delle informazioni e che ci consente di respirare l'atmosfera del mondo calcistico senza dover vagare sperduti tra miriadi di finestre.

Allenatori si diventa

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (107)
9.0
Il tuo voto

Il cambiamento di interfaccia e i collegamenti intuitivi introdotti nello scorso capitolo hanno migliorato notevolmente la fruibilità di Football Manager 2011 che resta però uno dei titoli più complessi dell'intero panorama videoludico. Il numero di variabili fondamentali per cimentarsi con un'intelligenza artificiale combattiva, è immenso e forse l'esperienza risulterebbe più leggera e coinvolgente con un pizzico di atmosfera in più nella parte gestionale. Ma per un appassionato di gestionali calcistici si tratta comunque di un vero paradiso che anche in questa incarnazione si è arricchito di dettagli raggiungendo una profondità simulativa incredibile. Peccato per la mancanza di un salto effettivo nell'engine tridimensionale che avrebbe regalato al gioco una marcia in più.

PRO

  • Ancora più complesso e dinamico
  • Sistema dedicato di contrattazione per l'acquito di giocatori
  • Le nuove interazioni con i giocatori aumentano la profondità

CONTRO

  • Le migliaia di frasi, articoli e dati mancano di un pizzico di atmosfera
  • L'engine grafico ha ancora qualche pecca

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Core i7 920
  • Memoria: 6 GB
  • Scheda video: GeForce GTX 275

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP/Vista/Windows 7
  • Processore: Windows XP: 1.4 GHz o più veloce, Vista/Windows 7: 2.0 GHz o più veloce
  • Memoria: Windows XP: 512 MB, Vista/Windows7: 1 GB
  • DirectX®: 9.0c
  • Spazio su disco: 2 GB
  • Scheda video: 128 MB Chipset supportati - NVIDIA FX 5900 Ultra, ATI Radeon 9800, Intel 82915G/82910GL o superiori. Schede inferiori potrebbero consentire di giocare con la visuale bidimensionale.