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Uno skateboard ci renderà liberi

Prendendo le distanze tanto dall'ottimo Skate quanto dalla storica serie dedicata a Tony Hawk, Shaun White Skateboarding si presenta con un approccio decisamente insolito al genere.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   09/11/2010

Versione testata: PlayStation 3

A metà fra "The Matrix" e "V for Vendetta", il grigio mondo creato dalla divisione canadese di Ubisoft per Shaun White Skateboarding è controllato da un'entità politica, il Ministero, che condanna l'intraprendenza, le passioni, i colori e tutto quanto rende la vita degna di essere vissuta. Le persone girano per strada come automi, il loro destino è lavorare per mantenere lo status quo e, perché sia certo che non gli vengano strane idee, subiscono una sorta di lavaggio del cervello. Chi si ribella al sistema viene individuato, catturato e messo a tacere, proprio come è successo al famoso skater (e snowboarder) Shaun White.

Uno skateboard ci renderà liberi

Condotto in prigione, Shaun non chiama il proprio avvocato (sempre che il regime totalitario del Ministero preveda tanto garantismo), bensì Nick, il nostro alter ego, che si reca a fargli visita e riceve in dono una tavola da skateboard con su incisa una domanda di fondamentale importanza: "chi sei tu?" A questo punto parte l'editor del gioco, che ci permette di disegnare il personaggio che controlliamo partendo da una base di volti, acconciature o berretti, magliette, pantaloni e scarpe. Chiaramente anche allo skateboard viene data una certa importanza: possiamo sceglierne il disegno inferiore, la trama antiscivolo superiore, il colore dei montanti e delle ruote. Usciti in tutta fretta dalla prigione, ci troveremo ad affrontare un mondo spento e impareremo rapidamente che grazie alle nostre azioni possiamo cambiarlo. E non si tratta di un modo di dire: a forza di trick, salti e grind riusciremo a influenzare e a modificare la realtà delle cose, aggiungendo disegni e colori alle mura grigie (un po' come in De Blob), scardinando gli strumenti oppressivi del Ministero, donando nuova vita a zone che una volta erano deputate al divertimento e addirittura restituendo alle persone il proprio entusiasmo.

Pillola rossa o pillola blu?

Come ci viene spiegato da un uomo misterioso, dunque, le nostre azioni hanno il potere di cambiare le cose, di restituire la società alle persone. È proprio in quest'ottica che si sviluppa la struttura a missioni di Shaun White Skateboarding: seguendo l'indicatore sullo schermo, potremo accedere a nuove sfide che nella maggior parte dei casi implicano la completa trasformazione di un luogo attraverso l'esecuzione di salti e acrobazie varie. Tutto ciò che ci circonda può essere "grindato" e modificato, in linea di massima, ma ci sono cose che richiedono uno sforzo maggiore per poter essere convertite.

Uno skateboard ci renderà liberi

Per questo entra in scena la barra del "flow", che si trova nella parte bassa dello schermo e si riempie man mano che eseguiamo con successo i vari trick. Quando la barra è piena, ci basta recarci sul luogo da trasformare perché la missione di turno venga completata e compaia un varco verso una nuova zona della città. Oltre ai marciapiedi, alle ringhiere o persino alle auto parcheggiate, ci sono degli oggetti "virtuali" che possiamo utilizzare per raggiungere zone altrimenti inaccessibili: si tratta di linee grindabili che si sviluppano non appena ci saltiamo sopra, rampe che si "allungano" allo stesso modo per permetterci di saltare e altre che invece si allungano seguendo i nostri comandi per farci salire sopra strutture rialzate. Alle missioni che seguono la storyline se ne affiancano altre, secondarie, che assumono la classica funzione di sfide accessorie e che vanno portate a termine per il puro gusto di farlo. Il sistema di controllo di Shaun White Skateboarding è piuttosto semplice e si basa su pochi pulsanti: lo stick analogico sinistro serve per muovere il personaggio ed accelerare, quello destro per azionare determinati trick e per effettuare i grab mentre ci troviamo in aria, la X è deputata al salto e il Triangolo ci permette di scendere dalla tavola all'occorrenza. I tasti dorsali si rivelano utili per ricorrere a manovre supplementari, e in ogni caso l'introduzione di nuove acrobazie viene accompagnata da brevi sfide che servono appunto per impararne l'esecuzione.

Uno skateboard ci renderà liberi

Ministero vs Resistenza

Shaun White Skateboarding include tre differenti modalità multiplayer online. La prima ci vede sfidare un altro giocatore a suon di punti realizzati, eseguendo dunque il maggior numero possibile di manovre acrobatiche nel tempo messo a disposizione. La seconda si basa sul concetto di superficie "influenzata", dunque allo stesso modo bisogna effettuare tanti trick ma con l'obiettivo di trasformare l'ambiente che ci circonda. La terza, e più interessante, è una modalità a squadre in cui una fa parte della Resistenza, l'altra del Ministero: lo scopo della prima è trasformare lo scenario con i trick, mentre la seconda deve cercare di riportare le cose alla normalità.

Trofei PlayStation 3

Sono quarantacinque i trofei sbloccabili nell'ultimo titolo sviluppato da Ubisoft Montreal. I diciannove trofei di bronzo si ottengono completando sfide tutto sommato semplici: collezionare cinquanta capi d'abbigliamento diversi, convertire cento cittadini, completare trentacinque sfide e così via. Per i dodici trofei d'argento la posta in gioco si alza, infatti ci viene chiesto di ottenere settemilacinquecento flow nello story mode, scoprire tutte le sfide segrete, effettuare cento atterraggi perfetti, ecc. L'unico trofeo d'oro si ottiene guadagnando la medaglia d'oro in tutte le sfide, mentre il trofeo di platino come al solito arriva una volta collezionati tutti gli altri.

Quinto potere

I risvolti narrativi del gioco hanno un grande impatto iniziale e creano grandi aspettative, ma durante tutta la prima fase tendono a scemare e a perdersi, rivelandosi alla fine dei conti una semplice "scusa" per dare alle brevi missioni un obiettivo. I nostri trick possono riportare un vecchio skate park all'antico splendore? Bene, ma a livello di gameplay ciò che vedremo sarà appunto una sequenza di manovre reiterate fino al riempimento della barra del flow. Ci sono insomma dei limiti non da poco proprio per quanto concerne il design.

Uno skateboard ci renderà liberi

Uno scenario sulla carta così potente richiedeva come minimo la presenza di qualche variazione; il Ministero rimane troppo a lungo una presenza sopita, mentre si potevano tirare in ballo raid soppressivi della polizia e il nostro personaggio che in qualche occasione doveva quantomeno darsi alla fuga, senza lasciare tali incombenze alla sola fase finale (e senza neppure esagerare). I controlli, per quanto semplici, in alcuni frangenti si rivelano poco reattivi e problematici, ad esempio sarebbe stata gradita una differente gestione dell'accelerazione per rendere meno macchinose e frustranti le sfide che richiedono l'esecuzione di trick ad alta velocità. C'è poi il discorso sulla realizzazione tecnica, che purtroppo si muove fra alti e bassi. I modelli poligonali, al di là di alcuni dettagli, sono purtroppo molto "old gen": spigolosi, privi di particolare dettaglio e animati in modo appena discreto. In alcuni momenti sembra di trovarsi di fronte a un buon titolo per PlayStation 2, e non aiuta l'effetto pop-up di alcune texture sullo sfondo di location tutto sommato non molto estese e neppure chissà quanto ricche di oggetti. L'effetto di trasformazione dello scenario è reso bene, ma non basta da solo ad alzare il livello tecnico del prodotto Ubisoft. Per fortuna il sonoro appare più curato, con un buon doppiaggio in Italiano, effetti nella media e un accompagnamento musicale dignitoso.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.7
Lettori (8)
4.5
Il tuo voto

Il franchise di Shaun White passa dalla spensieratezza delle montagne innevate al grigiore di una società sottomessa: un cambiamento non da poco, che dà l'idea di un prodotto diverso dal solito, per molti versi coraggioso. È dunque un peccato che tale inversione di rotta non sia stata abbracciata in pieno dagli sviluppatori, che alla fine dei conti raccontano una storia ma lo fanno senza uscire dagli schemi tipici dei giochi di skateboard, con una struttura a missioni in grado di stufare troppo rapidamente e una realizzazione tecnica dignitosa ma tutt'altro che spettacolare. I controlli intuitivi e la presenza di alcune interessanti modalità multiplayer rendono comunque Shaun White Skateboarding un titolo che gli appassionati del genere potrebbero apprezzare, ma rimane la delusione per un'idea di base che non si concretizza, perdendosi nella solita lista di trick più o meno complicati.

PRO

  • Sistema di controllo semplice e immediato
  • Buon numero di missioni e modalità
  • Risvolti narrativi coinvolgenti...

CONTRO

  • ...peccato non vengano sfruttati a dovere
  • Struttura di gioco limitata e ripetitiva
  • Tecnicamente appena passabile