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In bilico su due ruote

Nonostante il tribolato approdo su App Store è finalmente disponibile un interessante simulatore di Trial, branca del motociclismo in cui (per una volta) correre non è tutto

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   25/03/2011

Tra tutte le discipline motoristiche esistenti, il Trial è sicuramente una delle più spettacolari ma, purtroppo, anche una delle meno pubblicizzate.

In bilico su due ruote

Priva di curve mozzafiato da affrontare al limite, velocità incredibili e derapate che "spazzolano" la pista, questa categoria di gare premia in realtà quasi esclusivamente l'equilibrio del pilota, destinato a superare improbabili ostacoli a cavallo di una speciale motocicletta alleggerita, senza la possibilità di poggiare il piede per terra. MotoTrialz cerca quindi di riprodurre questa situazione un po' precaria sui dispositivi iOS compatibili, regalando anche al bistrattato Trial un pizzico di visibilità in più.

Chi va piano va sano e va lontano

Il più classico dei motti popolari potrebbe benissimo rappresentare il sottotitolo di MotoTrialz: se infatti il tempo di percorrenza di uno stage resta ancora il parametro secondo il quale vengono stilate le classifiche globali, è anche vero che per arrivare alla fine del livello non basta accelerare a tutto spiano ma, al contrario, è consigliabile dosare in maniera appropriata sia la spinta propulsiva che quella frenante. Il sistema di controllo infatti è totalmente incentrato sul contrasto tra queste due forze; oltre ai tasti di accelerazione e frenata dunque, l'unico altro pulsante (virtuale) di input è rappresentato da uno slide orizzontale, incaricato di distribuire il peso del pilota in avanti o indietro durante i salti. Lo slide può essere sostituito dagli accelerometri, soluzione che appare comunque piuttosto scomoda nonostante la possibilità di regolarne la sensibilità; le scarne opzioni disponibili si esauriscono con la scelta di attivare o meno l'audio di gioco. L'approccio concreto alle gare è sicuramente semplice ed immediato, complice la facilità delle evoluzioni durante i livelli iniziali; grazie ad una visuale 3D laterale (leggermente decentrata verso sinistra) si potrà guidare il pilota lungo rampe, giri della morte e salti di vario tipo, oltre ai classici ostacoli che gli appassionati di Trial conoscono bene come tubi, casse, auto accatastate, rimorchi e tronchi di legno. Il comportamento del mezzo e del pilota rispondono generalmente alle principali leggi fisiche, con però degli eccessi dovuti ad una particolare scelta dei programmatori: il protagonista infatti non può mai cadere finché una parte del suo corpo non viene a contatto con una superficie qualunque, verticale od orizzontale; come conseguenza, non è raro vedere movimenti innaturali di moto e pilota, a seguito ad esempio di impennate improbabili o addirittura arrampicate su pareti lisce perfettamente verticali.

In bilico su due ruote

La particolare natura del veicolo poi contribuisce a rendere poco credibili le animazioni della ruota posteriore, completamente slegata dal resto della moto e protagonista di fastidiose compenetrazioni poligonali con il telaio; lo stesso tipo di difetto grafico è poi riscontrabile durante le cadute, come detto possibili solo se si viene a contatto (anche lentamente) con un qualunque oggetto o superficie, ma che vengono riprodotte in maniera a dir poco rocambolesca, come se lo sfortunato pilota durante gli incidenti si trasformi in una sorta di fantoccio arancione dei crash test senza vita. Nonostante queste innegabili imperfezioni, i 27 stage di cui è composto MotoTrialz appaiono vari e piuttosto originali, grazie anche alle rampe semoventi, alle travi basculanti e ai piani rotanti come mulini, spettacolari quanto pericolosi valichi da oltrepassare badando bene a non cadere in basso; dopo ogni porzione di tracciato particolarmente impegnativa un utilissimo semaforo fungerà da checkpoint, ferma restando la possibilità di riavviare dall'inizio uno stage in caso di eccessive perdite di tempo. Il recente aggiornamento del gioco ha poi migliorato nel suo complesso la resa grafica, introducendo l'antialising e mantenendo un'ottima fluidità; tuttavia non sono presenti dettagli e texture di altissima qualità, mentre fa la sua comparsa il sistema degli achievements Open Feint, sempre gradito anche se, come ormai sta diventando abitudine per i titoli principali, l'integrazione con Game Center sarebbe stata un ulteriore punto a suo vantaggio.

La versione testata è la 1.2.0
Prezzo: 0,79€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.7
Lettori (4)
4.5
Il tuo voto

MotoTrialz coglie abbastanza bene il fascino del mondo del Trial, semplificandone però moltissimo le strutture di base; l'impossibilità di cadute ad esempio, a meno che non vi siano contatti particolari con il pilota, toglie già buona parte del brivido di questa disciplina basata sull'estremo equilibrio. I salti e gli ostacoli però, spesso ben congeniati, riescono comunque ad impegnare e divertire senza frustrare, regalando qualche ora di sana distrazione; peccato per le sbavature del motore fisico, colmate però (in senso figurato) dal fattore costo, non indifferente di questi tempi, pari a meno di un euro.

PRO

  • Il Trial è una disciplina affascinante
  • Ostacoli e tracciati ben realizzati
  • Fisica generale discreta...

CONTRO

  • ...ma cadute del pilota ridicole
  • Qualche livello in più non guasterebbe
  • Presenti alcuni bug grafici