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Marines alla riscossa

Una rivoluzione che minaccia di mandare sul lastrico l'intera economia globale, cinque valorosi uomini e poco tempo per risolvere la situazione. Tornano i marines della serie SOCOM, tornano più in forma che mai

RECENSIONE di Roberto Vicario   —   13/04/2011

La serie SOCOM, all'interno dell'universo Playstation, ha avuto il grosso merito di far conoscere al pubblico, prima su PlayStation 2 e poi su PlayStation 3 - le potenzialità del gioco online. Dopo i gloriosi fasti della serie sulla vecchia console Sony e il pessimo approccio alla next gen, con SOCOM: Confrontation, i ragazzi di Zipper sono pronti a rendere onore a una delle serie più longeve della storia Playstation con quest'ultimo capitolo.
Uno dei fattori che ha aiutato la serie di SOCOM - arrivata al suo settimo capitolo e con un totale di dodici milioni di unita vendute in tutto il mondo - è sempre stato l'ottimo connubio tra modalità single e multi player. I fan proprio per questo avevano storto un po' il naso quando videro che in Confrontation mancava totalmente una modalità single player. Gli sviluppatori, fatto tesoro di questo rimprovero, hanno deciso di reinserire all'interno di "Forze Speciali" una sostanziosa campagna per singolo giocatore. La storia ci vedrà al comando di un manipolo di soldati, tutti facenti parte di un gruppo di teste di cuoio, che si trovano nel sud est asiatico. Per loro sfortuna, a causa di una serie di eventi, a cui lasciamo il piacere a voi di scoprire, i soldati si ritroveranno nel mezzo di una vera e propria rivolta capitanata da un uomo a metà tra il mercenario e il leader politico, che vuole assumere il controllo di una delle più importanti vie di comunicazioni marittime presenti sulla terra: lo stretto di Malacca.

Marines alla riscossa

Spetterà a noi e ai nostri compagni sventare questa incombente e pericolosa minaccia. La storia si dipana in quattordici missioni, che vanno a coprire un arco temporale di sei giorni all'interno del gioco. Le location che andremo a visitare si sono dimostrate abbastanza varie, passando da zone urbane, foreste rigogliose, sezioni in notturna e diverse altre. Nel corso della nostra missione avremo la possibilità di metterci nei panni del comandante di questo gruppo che avrà il compito di coordinare sul campo la truppa. Esatto, uno dei tratti distintivi della serie, torna più efficace che mai. Tramite il D-pad avremo la possibilità di impartire ordini a nostri soldati, divisi in due gruppi da due elementi ciascuno. Il gruppo blu sarà specializzato nelle armi pesanti e nel combattimento ravvicinato, mentre il gruppo giallo nei combattimento a distanza e nelle uccisioni silenziose. Questa varietà di soldati si rivelerà utile ai fini del gameplay e rispetto ai capitoli precedenti, impartire ordini e pianificare preventivamente le mosse, si rivelerà fondamentale per portare a termine le diverse missioni di gioco, soprattutto ai livelli di difficoltà elevati. Come se non bastasse, gli sviluppatori, in alcune missioni, ci faranno impersonare una spia donna di origini Sud Coreane chiamata "45", infiltrata tra le linee nemiche, a cui è assegnato il compito di sabotare o distruggere delle installazioni nemiche. Queste missioni dai tratti tipicamente stealth, servono a variare il gameplay, spezzando l'azione di gioco e diversificando l'approccio da parte del giocatore. Per portare a termine la campagna single player, giocando a livello normale, ci vorranno più o meno cinque o sei ore di gioco, che aumentano se si scelgono livelli di difficoltà più alti o se si è meno smaliziati in questo genere di giochi. Piccola curiosità: gli sviluppatori hanno inserito le patch - i tipici loghi sulle uniformi dei soldati - di dodici paesi diversi. Nel nostra caso, ad esempio, avremo la patch dell'esercito italiano, purtroppo, cambierà unicamente il logo e non uniformi e tipo di equipaggiamento. Una trovata carina, ma che a ben vedere poteva essere sfruttata in maniera decisamente più interessante.

Il potere dell'upgrade

Il titolo ci mette a disposizione un nutrito numero di armi che spaziano da fucili a lungo e corto raggio, mitragliette automatiche e fucili di precisione, oltre all'immancabile fucile a pompa e le onnipresenti granate. Tutti questi oggetti, saranno editabili solamente con l'esperienza. Progredendo nel gioco infatti sbloccheremo e utilizzando l'arma da noi preferita, man mano sbloccheremo silenziatori, red hot, Acog e caricatori più capienti. Questo è un ottimo espediente da parte di Zipper per fidelizzare il giocatore ad un tipo d'arma, e allo stesso tempo, allungare la longevità del titolo se si vogliono sbloccare i potenziamenti di tutte le armi.

Trofei PlayStation 3

SOCOM: Special Forces offre la possibilità di sbloccare 45 trofei. Molti di quelli di bronzo saranno collegati alla progressione di gioco in single, cooperativa e multiplayer. I restanti argento e oro spazieranno tra l'effettuare un determinato numero di uccisioni, a recupera la totalità dei collezionabili presenti nei vari livelli di gioco. Unica menzione di nota spetta al trofeo denominato "45°" che ci chiederà di uccidere ben 45 nemici durante le fasi stealth nel single player gioco. Il compito risulterà decisamente arduo, dato che dovremo uccidere senza farci scoprire.

Tutti insieme allegramente

Ovviamente il cuore di SOCOM è il multiplayer, e anche qui i ragazzi di Zipper non si sono risparmiati. Il titolo supporta ben trentadue giocatori, che hanno la possibilità di scegliere tra quattro modalità di gioco. La prima chiamata Soppressione, vedrà il classico team deatchmatch fra squadre con l'unico scopo di fare più uccisioni e punti del nemico. "Uplink" è l'altrettanto classico capture the flag dove però al posto della bandiera ci saranno delle importantissime informazioni segrete da recuperare per vincere la partita. "Ultima difesa" ci vedrà impegnati a dover conquistare diversi punti dislocati sulla mappa; solo una volta conquistati tutti avremo la possibilità di accedere alla base nemica per distruggerla. La modalità sicuramente più divertente e originale si è dimostrata "Bomb squad". Scopo del gioco sarà disinnescare un bomba. A turno, per la squadra a cui spetta questo compito, ci sarà un giocatore vestito con il classico costume da artificiere usato per disinnescare questo tipo di ordigni, e al resto del team spetterà il compito di scortarlo fino al punto in cui si trova la bomba. Visto l'abbigliamento pesante, l'artificiere si sposterà molto più lentamente degli altri, e questo comporterà da parte della squadra un lavoro di copertura coordinato ed efficace, pena la morte del soldato e la sconfitta nel match. Infine, gli sviluppatori hanno deciso di accontentare anche i fan di vecchia data inserendo la modalità "Classic", con dei setting di gioco che ricordano molto i SOCOM originali e senza alcun tipo di respawn. Le nove mappe all'interno del quale si svolgeranno gli scontri sono state estrapolate dalle location già visitate nella campagna single player. Fortunatamente la costruzione delle varie arene è discretamente varia, con coperture strategiche, luoghi rialzati dove poter fare un uso sapiente del cecchino e una grandezza discreta atta a contenere i contendenti che formano la partita.

Marines alla riscossa

Inoltre sarà data libera scelta al giocatore di assemblare il personaggio come meglio crede, evitando delle restrizioni in classi, ma con la possibilità di scegliere ad ogni respawn: arma primaria, secondaria, equipaggiamento, abbigliamento e persino il punto sulla mappa dove si vuole rinascere. Per gli amanti del cooperativo il titolo mette a disposizione una campagna da due fino a cinque giocatori, con ben due modalità di gioco: "Takedown" ed "Espionage". Nella prima dovremo neutralizzare un leader nemico, nella seconda recuperare dei pezzi chiave di intelligence. Queste saranno totalmente editabili per location, difficoltà e densità di nemici. Inoltre, la generazione casuale degli obiettivi renderà le missioni sempre diverse. Il gioco offre inoltre un valido e rinnovato matchmaking con l'ormai famoso supporto ai team. Ancora assente, purtroppo, le lobby per i clan, feature che era stata più volte richiesta dai fan della serie. In ogni caso, è lecito sperare che quest'ultima venga aggiunta in un aggiornamento futuro, dato che, gli sviluppatori hanno assicurato un monitoraggio costante sull'online del gioco e i feedback che riceveranno serviranno per migliorare il titolo in corsa.

Facciamo gli alternativi

SOCOM: Special Forces ci da la possibilità di giocare anche con Move e la nuova periferica fucile chiamata Sharp Shooter, sviluppata in collaborazione tra gli sviluppatori di SOCOM e Killzone. Usando Movesi prende la mira puntando la periferica verso il nemico. Questo modo di giocare, per quanto sia risultato funzionale, accorcia notevolmente le sessioni di gioco a causa dell'inevitabile indolenzimento degli arti superiori, rendendole anche più complicate per via di una mappatura del resto dei comandi non proprio felice. Rimane comunque un alternativa valida di gioco da provare ogni tanto, ma portare a termine l'intera campagna in questo modo risulta francamente pesante e scomodo. Lo Sharp Shooter invece, che utilizza sempre il Move posizionato strategicamente all'interno della periferica, per quanto immerga molto il giocatore nel ruolo del soldato, a conti fatti è risultato poco preciso e difficile da usare per via di una calibrazione che non sempre risulta perfetta e per la mappatura dei comandi, ancora più scomoda rispetto al Move. Insomma, per quanto possano risultare divertenti, questi due modi di giocare hanno più il sapore di un valore aggiunto per i giocatori, che una valida alternativa di gioco.

Tecnicamente parlando

Da un punto di vista prettamente tecnico non si può dire che SOCOM: Special Forces sia stato sviluppato male. Le texture sono di ottima fattura, e i modelli poligonali dei vari personaggi sono più che discreti. Lo stesso vale per il bump mapping delle varie superfici (in particolare quelle sotto la pioggia) e per i vari effetti particellari del gioco. Quello in cui SOCOM: Special Forces pecca è nel level design: in generale durante tutta la missione mancano momenti davvero concitati o nel quale anche solo per un secondo si possa trattenere il respiro con il groppo in gola, e la speranza di superare quella determinata sezione. Questa deriva in parte anche dalla pessima gestione del plot narrativo, che pur vantando un ambientazione estremamente affascinante e valida, non offre grossi spunti in termini di colpi di scena e sezioni mozzafiato che si sono viste in altri titoli del genere. Più che buona, sia in single che in multigiocatore cooperativo è risultata l'intelligenza artificiale dei nemici con routine abbastanza varie e contestualizzate all'ambiente in cui avviene lo scontro, a patto ovviamente che il titolo venga giocato con livelli di difficoltà piuttosto alto. Il gioco inoltre supporta il 3D stereoscopico, e a differenza di altri titoli, la tecnologia sembra ben sfruttata con una profondità di campo ottima e i classici effetti che escono dallo schermo congeniali all'azione in cui è immerso il giocatore. Menzione finale al comparto audio, che si assesta su livelli discreti. La campionatura dei suoni è appena sufficiente, con lo sparo delle varie armi e delle esplosioni che non sempre trasmettono il feeling che si potrebbe provare sparando con un arma vera. Il doppiaggio in lingua italiana, risulta piuttosto anonimo, con una caratterizzazione dei vari personaggi poco profonda da parte dei doppiatori, ma questo purtroppo è un problema fin troppo comune nei titoli nostrani. A conti fatti e con i suoi alti e bassi, SOCOM: Special Forces risulta essere quello che i fan hanno sempre voluto. Una campagna single player, seppur poco incisiva, ben costruita e assolutamente godibile dall'inizio alla fine. Un supporto completo al multiplayer, con la novità della modalità Bomb Squad, e una realizzazione tecnica più che discreta regalano un giudizio positivo al titolo. Ovviamente, chi si aspetta qualcosa di altamente innovativo rimarrà deluso, il titolo è più un more of the same di quanto già visto nei precenti SOCOM. Rimane comunque altamente consigliato ai fan della saga e agli amanti delle sessioni di gioco online.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.4
Lettori (126)
8.1
Il tuo voto

SOCOM: Special Forces è un titolo che migliora e amplia in parte quello che non era stato in grado di fare il precedente capitolo su PlayStation 3, sopratutto sotto il profilo multiplayer. Tuttavia, una campagna single player piuttosto piatta e con una longevità troppo bassa, insieme ad un realizzazione tecnica si discreta, ma non particolarmente esaltante, fanno di questo SOCOM un titolo mediocre e con pochi spunti originali. Difficilmente chi non è fan accanito della serie riuscirà ad apprezzare a pieno il gioco.

PRO

  • Ampia possibilità di scelta tra single, cooperativa e multiplayer
  • La modalità bomb squad è interessante
  • Le missioni stealth sono ben realizzate
  • Net code stabile...

CONTRO

  • ...... ma l'online manca, ancora una volta, del supporto ai clan con la lobby
  • Level design e plot sfruttati male
  • Poca innovazione
  • Single player troppo corto