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Burn Knuckle

Dopo Capcom con Street Fighter IV, arriva su iPhone anche la concorrenza targata SNK, con quella che sembra essere la riduzione touch dell'imminente The King of Fighters XIII

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   14/07/2011

Ammettiamolo: fino all'uscita di Street Fighter IV, nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla possibilità di realizzare picchiaduro di una certa qualità su iPhone e iPad. La mancanza di controlli fisici sembrava un ostacolo insuperabile; del resto, gli stick virtuali presenti nei vari action game a stento riuscivano a interpretare bene l'input relativo alle quattro direzioni, figuriamoci le "mezzelune" che da sempre caratterizzano questo genere di prodotti.

Burn Knuckle

L'avvento del titolo Capcom, insomma, ha dimostrato che non solo i dispositivi Apple sono in grado di gestire un'ottima grafica bitmap e una certa quantità di animazioni, ma anche e soprattutto di saper assecondare le evoluzioni necessarie per eseguire mosse speciali e super, grazie a un'implementazione dei controlli touch mai così precisa e sfaccettata. Certo, in alcuni frangenti SFIV pretendeva decisamente troppo (vedi le mosse basate sulla rapida alternanza di direzioni opposte) e metteva a disposizione solo otto personaggi, ma la presenza di una modalità multiplayer online oltre al classico single player garantiva un'esperienza davvero entusiasmante per gli appassionati di picchiaduro a incontri. Poco più di un anno dopo, ecco arrivare sulla piattaforma iOS anche SNK con The King of Fighters-i, che si presenta per molti versi come una riduzione del prossimo The King of Fighters XIII (in uscita a fine anno su Xbox 360 e PlayStation 3) e che dunque ci propone l'ultima interpretazione del torneo nato nel lontano 1991 con il primo episodio di Fatal Fury.

Più forte, ragazzi!

La serie di The King of Fighters è nata qualche anno dopo, per la precisione nel 1994, quando ormai i picchiaduro sviluppati da SNK per la piattaforma Neo Geo godevano di una certa popolarità fra gli appassionati. L'idea era quella di creare un crossover con tutti i lottatori più famosi dei vari Fatal Fury e Art of Fighting, inserendo nel roster anche personaggi provenienti da produzioni diverse, come l'action platform Psycho Soldier e lo sparatutto classico Ikari Warriors. Veniva dunque a crearsi un "universo" in cui tutti questi personaggi convivevano, similmente a quanto fatto dalle grandi case di comics americane, nonché dalla stessa Capcom.

Burn Knuckle

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, il genere dei beat'em-up a incontri non gode più del medesimo seguito ma continua, seppure a piccoli passi, a evolversi. E con la riduzione touch The King of Fighters-i, dimostra di guardare con interesse anche ai dispositivi Apple. Quattordici i personaggi presenti, in un mix di vecchie conoscenze (i fratelli Terry e Andy Bogard, l'amico Joe Higashi, il team giapponese composto da Kyo Kusanagi, Goro Daimon e Benimaru Nikaido, la squadra femminile con Mai Shiranui, King e Yuri Sakazaki, nonché l'outsider Billy Kane) e nuovi arrivi (il potente Maxima, il misterioso K', la piccola Kula Diamond e il boss Ash Crimsom), da utilizzare attraverso tre modalità in single player: Team Battle, in cui appunto si forma una squadra di tre personaggi e si combatte a oltranza contro gli altri team; Single Battle, con gli incontri costituiti da tre round per un unico personaggio selezionato; Endless, il classico survival in cui bisogna sconfiggere il maggior numero possibile di avversari contando su di una sola barra dell'energia. Manca purtroppo una modalità multiplayer online (al momento è possibile solo sfidare un amico via bluetooth), di fatto il più grande limite di questa produzione, mentre i punti e il denaro guadagnati in battaglia possono essere spesi per sbloccare immagini "storiche" della serie SNK, trading card e altro ancora. Molto interessante, infine, la possibilità di salvare fino a tre replay dei nostri combattimenti, nonché di condividerli con gli amici che possiedono il gioco.

La vittoria è mia

Il sistema di controllo di The King of Fighters-i è composto da uno stick analogico virtuale posto nella parte sinistra del touch screen, mentre sulla destra sono posizionati i pulsanti P (pugno), K (calcio), E (evade), S (special) e HD (hyper drive). È possibile eseguire le mosse speciali ricorrendo alle combinazioni originali, dunque disegnando con lo stick le varie mezzelune, oppure ricorrere al pulsante Special per un'esecuzione semplificata in base alla direzione verso cui ci muoviamo. La barra dell'energia vitale viene accompagnata da due ulteriori indicatori, che regolano l'esecuzione delle super e della modalità hyper drive, con quest'ultima che ci permette di infliggere maggiore danno per un periodo limitato di tempo.

Burn Knuckle

Gli sviluppatori hanno intelligentemente miscelato elementi "sacri" e "profani", nella fattispecie la semplificazione delle special non risulta fine a sé stessa ma costituisce una possibilità ulteriore in determinate occasioni, quando magari non possiamo rischiare che la combinazione dello stick non venga correttamente recepita oppure quando vogliamo eseguire delle special più efficaci del solito, in grado di spezzare la difesa dell'avversario. Le dinamiche tipiche della serie sono state portate su iPhone in modo fedele, e il lieve abbassamento della difficoltà al livello normale non costituisce un ostacolo per la fruibilità dell'esperienza. Piuttosto, sarebbe stato carino inserire dei finali un po' più ricchi invece di una singola immagine (seppure diversa di volta in volta), considerando la natura esclusivamente single player del prodotto. Sul fronte della realizzazione tecnica, c'è davvero di che essere contenti: a parte le musiche, generalmente di scarso impatto, il gioco vanta una grafica eccellente per qualità e quantità, con animazioni mediamente più fluide rispetto a quelle viste nella riduzione portatile di Street Fighter IV. Sono addirittura presenti i tocchi di classe: il seno di Mai Shiranui che balla in qualsiasi occasione, i vestiti di King che si strappano se sconfiggiamo la ragazza con una mossa speciale, e così via. Dispiace per la staticità degli scenari, ma pretendere delle animazioni anche in quell'ambito sarebbe forse stato eccessivo (e comunque neanche in SFIV gli sfondi sono animati). Accontentiamoci della varietà e dell'ottimo stile di disegno.

La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 5,99€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (6)
6.0
Il tuo voto

The King of Fighters-i è davvero una splendida sorpresa per gli appassionati di picchiaduro, che troveranno in un inedito contesto touch l'atmosfera e il feeling che ha reso celebre la serie SNK. I controlli funzionano molto bene e dispongono, di fatto, di "soluzioni d'emergenza" che non rendono mai l'esperienza frustrante, anche grazie a un buon bilanciamento della difficoltà (forse leggermente tarata verso il basso al livello normale). La realizzazione tecnica è davvero ottima, con un gran numero di personaggi molto ben animati e disegnati, che si muovono all'interno di scenari vari, colorati e ricchi di dettagli, seppure privi di animazioni in sottofondo. Manca purtroppo una modalità multiplayer online, ma il single player, grazie alla presenza di numerosi extra sbloccabili, risulta sufficientemente corposo e sono già stati annunciati aggiornamenti gratuiti a partire da ottobre.

PRO

  • Gameplay fedele all'originale
  • Buon numero di personaggi e modalità
  • Grafica ed effetti sonori eccellenti
  • Controlli touch davvero ben implementati

CONTRO

  • Manca il multiplayer online
  • Musiche al di sotto delle aspettative
  • Finali deludenti