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Si torna in pista

Inutile girarci intorno: se vi piacciono editor, guida arcade e prove di abilità Trackmania 2: Canyon è il titolo che fa per voi. Vediamo perchè

RECENSIONE di Mattia Armani   —   22/09/2011

Trackmania 2: Canyon mantiene le due peculiarità principali della serie, ovvero la giocabilità essenziale e l'intuitivo editor delle piste. Il gameplay, che risulta da subito familiare agli appassionati della serie, è basato su soli quattro comandi che sono accelerazione, freno, sterzo a destra e sterzo a sinistra. Dunque il fulcro di tutto sono le traiettorie e la fisica della macchina che, al di là delle variazioni estetiche, ha sempre e comunque le stesse performance, lo stesso peso e lo stesso controsterzo estremo. D'altronde il titolo si basa sul rosicchiare millisecondi dai tempi di percorrenza delle piste che, nonostante la semplicità del gameplay, offrono decine di possibilità per consentirci di superare il nostro tempo migliore e quindi di scalare le classifiche. Il pad di Xbox 360 funziona perfettamente ma le microcorrezioni via tastiera non infastidiscono il gameplay. Anzi spesso consentono rapidi salvataggi da situazioni potenzialmente disastrose.

Semplicemente complicato

La fisica del gioco è studiata appositamente per esaltare il gameplay basilare di Trackmania 2: Canyon consentendo alle macchine di correre lungo pareti verticali e facendole rimbalzare, in caso di errore, come fossero palle di un flipper.

Si torna in pista

Le piste ufficiali, apparentemente semplici, sono quasi tutte studiate al millimetro, come ci ha abituato la serie, e suggeriscono la strada da percorrere ai modder per le loro creazioni. Si tratta di veri e propri puzzle da districare per scoprire se in un certo punto è meglio compiere un salto lungo o uno corto oppure se è preferibile atterrare in contro sterzo o perfettamente allineati con la pista. La A08 per esempio è una discesa a dislivelli. Apparentemente molto semplice. L'unico problema è che all'inizio, poco prima della picchiata, c'è una curva. Tutta la difficoltà sta nell'arrivare a fine curva dritti come righelli per imboccare correttamente la discesa invece di iniziare una selvaggia rotolata. Una volta conquistato l'approccio si arriva quindi alla limatura dei tempi cercando di migliorare gli svariati atterraggi che ci aspettano prima del traguardo. Ad ostacolarci e aiutarci nel conseguimento di tempi da record abbiamo ovviamente il controsterzo, decisamente accentuato per consentire derapate lunghissime, salti di ogni genere e superfici scivolose. Tutti elementi di cui tenere conto se ci si cimenta con l'editor e con la creazione delle piste. Per superare i designer di Trackmania 2 è infatti necessario un duro lavoro di rifinitura in modo da creare piste difficili ma sufficientemente gestibili per consentire ai giocatori di migliorarsi corsa dopo corsa. Il tool di editing è integrato all'interno del titolo ed è talmente semplice da richiedere il solo utilizzo dei due tasti del mouse e della rotella per consentirci selezionare, ruotare, cancellare, alzare e abbassare ogni elemento.

La classifica che conta

La ricetta di Trackmania 2: Canyon funziona a meraviglia. E non c'è nulla di cui stupirsi visto che non è dissimile da quella dei capitoli precedenti, ma viene qui esaltata da un evidente balzo in avanti del comparto grafico e da un'infrastruttura online di prima categoria. Il network Maniaplanet, integrato all'interno del titolo stesso, include le classifiche basate sulle medaglie conquistate, quelle sul punteggio ottenuto piazzandosi nelle gare multiplayer e quelle incentrate sugli skill point che esaltano l'anima "time trial" che da sempre contraddistingue la serie.

Si torna in pista

Per entrare nella classifica che conta, ovvero quella degli skill point, è prima necessario conquistare la medaglia d'oro in una pista e diventa quindi è possibile, ogni cinque minuti, lanciarsi in un tentativo ufficiale. Il tempo ottenuto è dunque ufficiale e viene quindi salvato, ghost incluso, e caricato sul server di Maniaplanet al quale è necessario registrarsi per acquistare il gioco. Insomma tutti i tempi ufficiali e i relativi ghost sono disponibili sul network, suddivisi anche per regione e per nazione, e diventa quindi possibile scaricarli al volo, sia dal menù sia direttamente dall'interfaccia grafica della partita in corso, per impararne i trucchi e sfidarli. Gli skill point possono andare da poche unità fino a decine di migliaia moltiplicandosi per ogni millisecondo conquistato. Purtroppo in alcune prove, soprattutto se queste comprendono diversi giri di pista, avere un'occasione sola ogni 5 minuti può diventare frustrante ma la brama di realizzare un tempo ufficiale può anche tenerci incollati allo schermo per ore regalando ulteriore longevità a un titolo già ricco di piste e modalità. Tra l'altro la possibilità di osservare i ghost degli altri giocatori, oltre a consentirci di scoprire se in un determinato punto è meglio saltare più lontano o tenere il più possibile la macchina incollata a terra, include quel tocco di voyeurismo digitale che aiuta a tenere viva la community e a farla sentire unita anche senza l'ausilio chat o contatti diretti.

Si torna in pista

Qualche difetto, una valanga di pregi

Sul fronte del gameplay il titolo offre i classici cinque tipi di circuiti divisi per colore che includono piste ampie, canyon nordici, strettoie, canyon in pieno stile western e salti di ogni tipo. Non manca poi il multiplayer che da una parte ci vede impegnati nella limatura dei tempi e dall'altra in gare testa a testa con altri giocatori con tanto di modalità hotseat e split screen in locale. Nel titolo non troviamo purtroppo alcuna carriera ne esperienza single player strutturata ma l'offerta è comunque corposa e senza dubbio commisurata ai 20 euro necessari per acquistare il titolo.

Si torna in pista

Per quanto riguarda il comparto estetico, considerando la potenza e l'accessibilità dell'editor e i requisiti hardware relativamente modesti (per visualizzare gli effetti di ultima generazione è ovviamente necessaria una scheda relativamente nuova), il risultato è sorprendente. Il salto rispetto ai Trackmania del passato è abissale. I colori sono quelli a cui ci ha abituato la serie ma le texture, la vegetazione, le superfici metalliche dei veicoli e l'uso azzeccato di effetti come il bloom portano il coinvolgimento sensoriale del giocatore verso vette che sembravano irraggiungibili nei Trackmania precedenti. Ovviamente il tutto si perde un po' nella velocità con cui la nostra macchina parte, riparte, si schianta, salta e arriva al traguardo, ma la rapidità del gameplay ci permette anche di passare sopra ad alcuni difetti come la totale mancanza di qualsivoglia effetto quando la nostra macchina entra in uno specchio d'acqua. In ogni caso i pregi soverchiano numericamente i difetti e includono veicoli ben realizzati, con tanto di riflessi in tempo reale sulla carrozzeria, specchi d'acqua riflettenti, sequenze di presentazione delle piste con effetti blur e sfocature di qualità, nuvole convincenti che attraversano il cielo e infine i danni al veicolo che, pur non producendo effetti sulla guida, sono piuttosto convincenti. Il sonoro invece si limita a fare il suo lavoro senza esagerare. D'altronde tutti i veicoli hanno lo stesso motore sotto al cofano e gli effetti sonori effettivamente necessari sono una manciata. Per quanto riguarda la colonna sonora invece la varietà sarebbe stata gradita e purtroppo manca del tutto. Il titolo infatti si appoggia a una singola traccia che pur essendo di buona qualità diventa ripetitiva dopo poche partite. La soluzione, visto che se siete fan della serie trascorrerete ore e ore su Trackmania 2: Canyon, è quella di azzerare il volume e caricare la vostra colonna sonora direttamente da Windows.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (33)
9.3
Il tuo voto

Le atmosfere e la giocabilità di Trackmania 2: Canyon sono quelle ormai collaudate e dannatamente assuefacenti a cui ci ha abituato la serie. Ma questo nuovo capitolo compie un ulteriore passo in avanti e introduce una dimensione estetica curata, che rappresenta una gradita novità, e il supporto online attraverso Maniaplanet che, oltre all'infrastruttura per la condivisione delle mappe e le partite multigiocatore, regala tutto un altro sapore alla conquista di tempi da record. E questo grazie al database che salva e consente di caricare al volo le performance ufficiali di tutti i giocatori. Insomma se siete appassionati di Trackmania, o siete semplicemente amanti del racing arcade duro e puro, l'ovvio consiglio è quello di buttarvi in pista senza esitazioni.

PRO

  • Gameplay collaudato
  • Salto grafico netto
  • Infrastruttura online eccellente
  • Editing semplice

CONTRO

  • Colonna sonora ripetitiva
  • Qualche glitch e un paio di difetti grafici

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 7
  • CPU: Intel Core i7 920
  • Memory: 6 GB
  • Scheda video: GeForce GTX 570 GHL

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
  • CPU: 1.5 Ghz
  • RAM: 1 Gb
  • Scheda video: 256 MB, Pixel Shader 2.0 / Intel HD 2000 / Nvidia ION / AMD HD 6310
  • Spazio su disco: 1.5 GB