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Another World, recensione

A 20 anni esatti dalla sua prima uscita, arriva sui sistemi iOS Another World, meraviglioso action adventure che segnò la storia. Scopriamo insieme la qualità di questa conversione

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   26/09/2011

Versione testata: iPad

Non è affatto semplice recensire un titolo che fin dal giorno del suo primo rilascio sul mercato, nel lontanissimo 1991, riuscì a ritagliarsi uno spazio nell'olimpo dei videogiochi, guadagnandosi l'appellativo di videogioco cult durante la sua lunga vita fatta di conversioni, remake e riedizioni. Eric Chahi è il nome da ricordare: lo storico designer che insieme al suo amico musicista Jean-François Freitas fu in grado di mettere al mondo in appena due anni di intenso sviluppo l'Another World di cui ci apprestiamo a parlare.

Another World, recensione

Un action adventure come non se ne erano visti prima che divenne fonte d'ispirazione per moltissimi designer occidentali e orientali grazie al suo incredibile mix di narrativa, cinematografia, musica e immersività. Un videogioco che infranse un numero incredibile di barriere che in quegli anni di grandi cambiamenti nel settore, sembravano castrare le possibilità del medium videoludico. Il gioco non ebbe mai un vero e proprio sequel nonostante l'enorme apprezzamento della critica e le ottime vendite sul mercato ed Eric si ritrovò prima coinvolto nel difficilissimo sviluppo di Heart of Darkness e successivamente decise di sparire completamente dal settore per ritornare proprio nel 2011 con From Dust e con questo remake di Another World sviluppato su iPhone e iPad in concomitanza del ventesimo anniversario. Cercheremo in tutti i modi di giudicarlo a mente lucida tenendo lontana la forza emotiva di un titolo che non ha mai lasciato la nostra memoria di videogiocatori.

Un gameplay decisamente atipico

Il gioco si focalizza sull'incredibile avventura di uno scienziato, tale Lester Chaykin che, alle prese con un esperimento di fisica quantistica finito male a causa di un fulmine, si ritrova proiettato in un altro mondo braccato dagli animali selvaggi e ben presto catturato da una spietata popolazione indigena invischiata in una guerra civile per il controllo del pianeta. Lester troverà ben presto un amico la cui storia di prigionia si intersecherà con quella del fisico e insieme a lui cercherà di raggiungere la salvezza fuggendo dalle asperità e le difficoltà di un mondo che non conosce.

Another World, recensione

La trama di Another World è soltanto accennata, implicita: non ci sono dialoghi da ascoltare o testi da leggere e l'unica sequenza non interattiva è quella iniziale mentre i piccoli elementi della storia dovranno essere catturati e compresi dal giocatore osservando le interazioni con i personaggi e quanto avviene sullo sfondo. In termini di gameplay il gioco appartiene al genere degli action adventure con diversi elementi puzzle, di esplorazione e con un discreto focus sui combattimenti; il tutto in un sistema di scrolling a schermate fisse dove i personaggi e gli elementi che si muovono su schermo sono poligonali e si affiancano a sfondi statici rigorosamente disegnati a mano e dall'enorme fascino evocativo. La grande peculiarità di Another World è il suo essere completamente privo di HUD o di interfacce su schermo e di fatto obbliga il giocatore a sperimentare, a cercare di capire inizialmente anche soltanto come controllare l'avatar, successivamente a studiare lo scenario e il percorso di gioco per tentare di comprendere cosa fare.

Another World, recensione

Una scelta stilistica estremamente all'avanguardia e che ancora oggi non è mai stata interamente replicata da altri videogiochi. Nell'era dei super tutorial e degli indicatori su schermo questo elemento può stridere con la necessità del giocatore odierno di avere tutto ben chiaro fin dall'inizio e senza grandi sforzi e può rischiare di spiazzarlo, talvolta anche facendolo sentire frustrato. Nel gioco si muore continuamente (non per nulla c'è un simpatico obiettivo che si guadagna morendo 100 volte) e si va avanti a colpi di trial and error mortali, ripetendo diverse volte piccoli passaggi prima di capire adeguatamente cosa è necessario fare per andare avanti. Ci sono addirittura delle sezioni dove le conseguenze di un enigma non risolto si possono sperimentare solo a diverse schermate di distanza un po' come nelle vecchie avventure grafiche che i giocatori di vecchia data sicuramente ricorderanno. Per non parlare poi dei combattimenti: Lester si armerà ben presto di una semplice pistola che gli permette di sparare un colpo laser, creare uno scudo di protezione che dura alcuni secondi o di caricare l'arma e lanciare un super colpo in grado di distruggere gli scudi avversari. Ovviamente lo stesso vale anche per i nemici ed è fondamentale far presente che un singolo colpo portato a segno porta alla morte sia del protagonista che degli altri umanoidi.

Stiamo invecchiando

A rendere più semplice la vita del videogiocatore più giovane che scopre per la prima volta Another World sui sistemi Apple, c'è un sistema di checkpoint piuttosto permissivo e abbondante che smorzerà di molto la frustrazione legata alle continue morti. Anche il lavoro fatto sul livello di difficoltà si muove nella stessa direzione grazie all'introduzione del valore normale, decisamente più semplice rispetto al gioco originale grazie alla riduzione del numero di nemici, del loro tempo di reazione e all'implementazione di alcuni automatismi nel controllo del personaggio. C'è poi il livello difficile, identico a quanto sperimentato 20 anni fa ed il grado molto difficile che rappresenta una sfida aggiuntiva che ci sentiamo di consigliare a tutti i lettori che hanno già giocato e finito Another World in una delle sue dozzine di versioni. Bisogna anche tenere presente che il titolo può essere completato in meno di un'ora al primo passaggio e, fatte salve le numerose ripetizioni a causa della morte, probabilmente già la seconda volta non vi richiederà più di mezzora.

Another World, recensione

L'altra importante aggiunta per questa versione riguarda naturalmente l'implementazione del touch che si va ad affiancare ai comandi classici tramite d-pad virtuale. La gestione del protagonista tramite tocco funziona bene per gran parte del gioco con due sole eccezioni. All'inizio dove la mancanza di un tutorial in gioco lascia leggermente spiazzati rispetto ai comandi disponibili (c'è comunque la possibilità di consultare degli aiuti dal menu iniziale) e durante i combattimenti più intensi dove è necessario far girare molto spesso il protagonista sul posto ma capiterà invece non di rado di farlo correre in una direzione portandolo ad una morte certa contro i colpi delle pistole laser del nemico. C'è insomma una sensibile riduzione di precisione nelle sezioni più caotiche. È comunque qualcosa a cui vi abituerete molto presto ma siamo convinti che BulkyPix, lo sviluppatore, avrebbe potuto fare qualcosa di meglio in tal senso. In termini tecnici è interessante segnalare che Another World per iOS permette di passare al volo tra la versione originale in bassa risoluzione e quella nuova molto più definita e con i fondali artisticamente più curati semplicemente scorrendo due dita sullo schermo. La feature l'abbiamo già vista anche in altri remake e rappresenta un semplice orpello di cui vi dimenticherete molto presto. Nota a margine per quello che riguarda la traduzione: il titolo è interamente in italiano ma si notano numerosi errori di localizzazione fortunatamente soltanto nei menu, visto che il gioco, come scritto in precedenza, non offre dialoghi o testi in game.

La versione testata è la 1.1
Prezzo 3.99€
Il gioco è in formato Universal e supporta Game Center con 13 obiettivi
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
9.3
Lettori (23)
8.3
Il tuo voto

Another World è un titolo che spaccherà l'utenza, di questo ne siamo sicuri. Autentico gioiello di gameplay, è riuscito a resistere a 20 anni di vecchiaia mantenendo inalterata la sua capacità di coinvolgere il giocatore investendolo di emozioni con la sua storia visionaria appena accennata. Non mancano però alcuni piccoli difetti in questa conversione per iOS, in primis i controlli touch poco sensibili e reattivi. È però il suo gameplay la vera pietra dello scandalo. Se da un lato siamo certi che affascinerà sia i giocatori di vecchia data che le nuove leve del videogioco grazie ad uno stile e ad alcune caratteristiche che non è possibile trovare in nessun altro titolo, dall'altro siamo piuttosto sicuri che verrà odiato dai più pigri, da quelli ormai assuefatti ai tutorial e ai titoli che si giocano da soli. Qui si muore, tanto e spesso e il giocatore dovrà vedersela con la difficoltà della scoperta. Se vi sentite pronti, Another World rimarrà nella vostra testa per almeno altri 20 anni.

PRO

  • Evocativo, affascinante, coinvolgente: ogni atomo del gioco è meraviglioso
  • La semplicità del gameplay si affianca a una difficoltà elevata ma soddisfacente
  • Ottimo il remake grafico

CONTRO

  • Dura poco, persino per i canoni attuali
  • Non è decisamente per tutti
  • Peccato per gli errori di localizzazione