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Sempre la stessa partita

Pro Evolution Soccer 2012 arriva su Wii privo di novità di rilievo rispetto all'edizione dello scorso anno, ma forte dello stesso gameplay che durante gli anni di PlayStation 2 ha fatto furore

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/11/2011

Versione testata: Wii

Lo stile Playmaker, ovvero la possibilità di giocare una partita di calcio gestendone i protagonisti tramite il puntatore a infrarossi del Wii-mote, quasi come se si trattasse di uno strategico in tempo reale, è sicuramente una delle idee più innovative introdotte negli ultimi anni dalla serie Pro Evolution Soccer. Il che, chiaramente, da un lato può far piacere, del resto significa che per portare il franchise su Wii gli sviluppatori hanno pensato a come poter sfruttare le peculiari capacità della console; dall'altro dà l'idea dell'immobilismo cronico di un prodotto che, pur presentando nel proprio titolo la parola "evoluzione", ci è stato riproposto sempre uguale per anni, finché non si è verificato l'inevitabile sorpasso da parte di FIFA.

Sempre la stessa partita

Sorpasso che, bisogna riconoscerlo, sull'ammiraglia Nintendo non è mai avvenuto e che ormai ha poche probabilità di verificarsi, visto che EA Sports non è stata altrettanto abile nell'offrire un mix di potenzialità tale da soddisfare le aspettative degli appassionati. Per ovviare alle difficoltà dello stile Playmaker, che offre sì un approccio originale al calcio ma richiede un po' di pratica per essere apprezzato appieno, Konami ha peraltro inserito, da qualche anno, anche un sistema di controllo tradizionale, portando di fatto su Wii il PES degli "anni d'oro", quello che tante emozioni ci ha regalato durante gli anni di PlayStation 2 e che si rivela ancora attuale nelle sue dinamiche, nonostante i tanto criticati "binari". È possibile utilizzare lo stile Playmaker o quello "classico", impugnando un Classic Controller, in una qualunque delle modalità che Pro Evolution Soccer 2012 ci mette a disposizione: dalla partita veloce alla Champions League, dalla Coppa Libertadores alla modalità "stile contro stile" (in cui un giocatore che preferisce il gameplay tradizionale di PES può confrontarsi con uno che invece adotta lo stile Playmaker), dal multiplayer online via Nintendo Wi-Fi Connection alla Master League, terminando con la coppa/campionato e con il Cammino dei Campioni. Quest'ultima appare forse la modalità più interessante del pacchetto, visto che si parte con la rosa della Master League ma è possibile selezionare il percorso da intraprendere in termini di competizioni, con achievement da sbloccare durante le partite, nuovi giocatori che è possibile "pescare" da un mazzo di carte e l'intera squadra che cresce e diventa più competitiva man mano che guadagniamo punti esperienza.

Troppo poco?

La lista delle modalità chiarisce, come accennato già nell'introduzione, che purtroppo questa nuova edizione di PES per Wii non aggiunge nulla di nuovo a quanto visto l'anno scorso. Si registrano delle modifiche marginali allo stile Playmaker, ma appunto l'esperienza si presenta invariata e ciò non potrà che deludere chi ha optato per un acquisto "sulla fiducia".

Sempre la stessa partita

A chi invece si avvicina al gioco per la prima volta sulla console Nintendo sarà chiara fin da subito la bontà del prodotto in termini assoluti, grazie alle tante sfaccettature e possibilità messe a disposizione dagli sviluppatori. Ci sono persino dei divertissement, come il fatto di poter disputare una partita utilizzando i propri Mii e scegliere se i giocatori debbano possedere proporzioni fisiche normali oppure "deformate". La Champions League e la Coppa Libertadores rimangono le licenze di punta del franchise e strizzano l'occhio agli appassionati di calcio, che potranno rivivere le fasi più importanti di tali competizioni, mentre la modalità coppa/campionato completa l'offerta tradizionale e si presta agli usi più scontati, ovvero la scelta della squadra del cuore per farle scalare gloriosamente ogni classifica e conquistare i trofei più rinomati. La Master League e il Cammino dei Campioni, infine, rappresentano la parte più corposa del prodotto; la seconda, in particolare, offre una relativa freschezza in termini di contenuti visto che è stata introdotta da relativamente poco tempo. La presenza di achievement da sbloccare, di risvolti manageriali e finanche di un pizzico di fortuna quando bisogna "pescare" un giocatore bonus sono tutti elementi graditissimi, che invogliano a fare "ancora una partita", coadiuvati da un gameplay sempre all'altezza della situazione.

Caro, vecchio PES

E parliamone, di questo gameplay dalle due anime. Lo stile Playmaker funziona utilizzando il binomio Wii-mote / Nunchuk, con quest'ultimo che serve per muovere il giocatore manualmente, attivare il tackle (pulsante Z) e tirare (scuotimento del controller), mentre il reticolo controllato sullo schermo dal puntatore del Wii-mote regola il movimento dei giocatori (pulsante A) e i passaggi (grilletto B), con la possibilità di organizzare azioni corali e di effettuare lanci in profondità in modo assolutamente preciso.

Sempre la stessa partita

All'insegna dell'assoluta precisione anche le rimesse e i calci d'angolo, visto che possiamo indicare chiaramente qual è il nostro bersaglio prima di tirare. La sensazione, già dopo poche partite, è che l'IA degli avversari in qualche modo si adatti al sistema di controllo, consentendoci manovre altrimenti improbabili (i passaggi filtranti è un bel po' che sono stati resi più difficili da realizzare, nella serie Konami) e producendosi anche in comportamenti talvolta inspiegabili, come l'incedere lento di un attaccante davanti alla nostra difesa, quasi aspettando che ci attiviamo per rubargli la palla. Di certo le potenzialità dello stile Playmaker sono tante, si tratta di un approccio originale al genere e nelle sue massime espressioni può regalarci davvero tanto. Se però proprio non riuscite a farvelo piacere, oppure avete acquistato Pro Evolution Soccer 2012 in versione Wii unicamente per la presenza del gameplay tradizionale, allora lo stile Classico vi conquisterà immediatamente, e se siete fan di vecchia data sarà un po' come "tornare a casa". Unico limite la scarsa qualità del Classic Controller, da sostituire assolutamente con la versione Pro.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.6
Lettori (26)
6.3
Il tuo voto

La versione Wii di Pro Evolution Soccer 2012 appare praticamente invariata rispetto alla scorsa edizione, e questo non può essere che un enorme difetto per un prodotto che basa il proprio appeal unicamente sulla sostanza, visto che la "forma" è quella che possiamo apprezzare ancora oggi su PlayStation 2. Se già possedete l'episodio uscito lo scorso anno, dunque, sono davvero pochi i motivi che potrebbero spingervi ad acquistare quello che si presenta come un mero update. Il discorso cambia radicalmente se invece non vi cimentate con il calcio Konami da un po' di tempo. In tal caso, apprezzerete di certo le qualità del gioco, il suo duplice approccio al genere (che non riguarda solo i controlli, ma anche il gameplay) e le sue numerose modalità (alcune delle qualità di grande spessore).

PRO

  • Due esperienze in una
  • Un gran numero di modalità
  • Il PES "classico" è ancora molto divertente

CONTRO

  • Praticamente invariato rispetto allo scorso anno
  • Tecnicamente è indietro di una generazione
  • Interfaccia pensata solo per l'uso del Wii-mote