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Sniper Ghost Warrior, recensione

Sniper Ghost Warrior arriva su PlayStation 3 in una versione riveduta e corretta.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   14/12/2011

Nonostante le critiche non certo esaltanti, Sniper Ghost Warrior per PC e Xbox 360 è riuscito a ritagliarsi un suo spazio all'interno del vasto e variegato mondo degli sparatutto in soggettiva di stampo militare, per il suo stile unico e per la tipologia di personaggio interpretato per gran parte della campagna, cioè un tiratore scelto. Non deve quindi stupire se anche la versione per PlayStation 3, rilasciata qualche mese dopo quella delle altre due piattaforme citate, sia riuscita, secondo le stime presentate dal distributore Namco Bandai a rimanere per diverso tempo nella top ten dei giochi più venduti del periodo aprile-maggio 2011.

Sniper Ghost Warrior, recensione

Mantenendo addirittura, per la seconda settimana consecutiva dal lancio, la sua posizione in classifica come confermato persino da GfK, la quarta società di ricerche di mercato nel mondo. A questi risultati, nello specifico, avranno probabilmente influito le tante aggiunte operate dagli sviluppatori specificatamente per questa edizione, a partire dall'implementazione già nel codice di quelli elementi che precedentemente erano stati rilasciati sottoforma di patch per fixare alcuni bug del gameplay, oltre all'aggiunta di contenuti inediti come due nuovi fucili da cecchino, l'M200 Intervention e il modello L96, utilizzato attualmente dai reparti di tiratori scelti dell'esercito britannico. Poi di tre nuove missioni per il single player, miglioramenti estetici, nuove mappe e nuova modalità per il multiplayer, e la modalità hardcore per giocare senza interfacce grafiche e rendere sempre più complessa l'esperienza di gioco. Ma entriamo nel dettaglio.

Colpo di stato

Il gioco sviluppato da City Interactive racconta di un golpe avvenuto in America latina messo in atto dal dispotico Generale Vasquez. Il suo esercito di mercenari ha preso il controllo dei posti di comando e per la popolazione è il caos. Nei panni del sergente dei Delta Force Tyler Wells il giocatore ha il compito di unire le sue forze ad un commando e di infiltrarsi in territorio nemico. Questo a grandi linee l'incipt iniziale di uno sparatutto che al contrario della maggior parte dei giochi di genere, solitamente focalizzati su basi d'assalto, punta su un mix di azioni stealth e sparatorie ragionate. E proprio per questi motivi esso non è un gioco per tutti: chi cerca un FPS tutto azione e dinamicità, lo diciamo subito, farebbe bene a guardare altrove. La campagna principale è suddivisa in vari atti e missioni, quasi tutte legate al cecchinaggio puro: le sezioni da sparatutto tradizionale presenti nelle edizioni PC/Xbox 360, infatti, che erano state inserite dagli sviluppatori giusto per spezzare il ritmo lento delle fasi principali, a memoria di redattore qui sembrano essere state se non del tutto eliminate almeno ridotte pesantemente di numero, e sostituite da filmati.

Sniper Ghost Warrior, recensione

Per intenderci, se in passato il giocatore poteva interpretare più ruoli in talune missioni e vivere quindi in prima persona i diversi punti di vista della stessa, adesso quasi sempre si ha quella unica di Wells, con le altre fasi vissute solo attraverso delle cut scene. L'approccio a ogni incarico, e all'obiettivo del livello, resta comunque in tutti i casi abbastanza libero e ricco di varianti, perché l'utente può agire e comportarsi come meglio crede. L'importante è non farsi scoprire. Per fare ciò bisogna tenere in considerazione una barra sita nella parte inferiore dello schermo che serve a indicare se il nemico nei paraggi è totalmente inconsapevole della presenza del personaggio. Se tale indicatore va riempiendosi vuol dire che gli avversari sono all'erta o addirittura, quando colma, che hanno avvistato il pericolo.

Nella giunga silenziosa

La pazienza, la strategia, in questi casi sono in Sniper: Ghost Warrior l'elemento fondamentale di un gameplay in cui si deve agire solo ed esclusivamente dopo aver compiuto un'attenta analisi della mappa di gioco e aver trovato il punto migliore da dove poter stazionare e freddare più o meno indisturbato, i golpisti. Ma non solo. Altri fattori da non sottovalutare sono la direzione del vento, il tipo di fucile adottato, il movimento o la distanza del bersaglio, la dislocazione dei soldati nella zona e lo stato di stress del personaggio.

Sniper Ghost Warrior, recensione

Quest'ultimo viene monitorato da un apposito segnalatore che compare quando si guarda nel mirino del fucile di precisione: esso monitora i battiti cardiaci del personaggio, e più essi sono accelerati, maggiore è il rischio che il colpo sia poi poco preciso. Per aiutarsi in questi frangenti ci si può concentrare tenendo premuto un apposito tasto in modo da rallentare l'ondeggiamento dell'arma. Un po' come avviene in Call of Duty o Battlefield. Una volta sparato, se il colpo è particolarmente preciso, parte una sequenza scriptata in cui la traiettoria del proiettile viene seguita dalla telecamera del gioco fino al raggiungimento dell'obiettivo, solitamente la testa della vittima, che si apre all'impatto in un realistico fiotto di sangue che schizza in aria. Se invece si sbaglia o si mettono in allarme i nemici, meglio tentare la fuga e trovare un riparo sicuro. Perché se è vero che i golpisti hanno spesso comportamenti che oseremmo definire random a livello di intelligenza artificiale (a volte i mercenari reagiscono seguendo una certa logica, altre si comportano come il più idiota degli idioti), è altrettanto vero che quando decidono che devono far fuori la minaccia, diventano dei cecchini a loro volta infallibili e dotati di un occhio quasi bionico in grado di individuare il nemico ovunque. Se si viene feriti si può comunque cercare di rigenerare la barra della salute attraverso l'utilizzo dei classici medikit sparsi solitamente qua e là lungo tutta l'area di gioco.

Trofei PlayStation 3

Sniper: Ghost Warrior propone 32 Trofei così suddivisi: 14 di Bronzo, 12 d'Argento, 5 d'Oro e 1 di Platino. Per ottenerli bisogna dividersi fra il gioco off e online e le varie modalità, terminando per esempio nel caso della campagna i vari atti o le singole missioni, magari soddisfacendo alcune richieste specifiche come nel livello "La caccia all' ultimo", dove per ottenere l'argento bisogna completare il tutto senza sparare più di dieci colpi.

L'online e la grafica

Sniper: Ghost Warrior mette a disposizione dell'utente anche un comparto dedicato al gioco online, disponibile mediamente per un massimo di dodici giocatori. Esso si limita a offrire poche opzioni e da un certo punto di vista, data la natura del prodotto che non prevede come detto frenetiche sparatorie, forse è meglio così. A parte le classifiche che mostrano statistiche a go go come il numero di kill consecutive o i punti uccisione acquisiti, ci sono quattro modalità che vanno dal tradizionale Deathmatch da solo o in team, al Cattura la Bandiera fino all'originale V.I.P. Quest'ultimo funziona così: un giocatore viene etichettato come tale, diventando il bersaglio vivente degli altri partecipanti alla sfida. Quando l'utente "marchiato" viene fatto fuori, il suo assassino ne eredita il titolo di V.I.P. e guadagna punti bonus. Concludiamo dando uno sguardo al comparto tecnico del gioco. Per quanto riguarda la parte visiva, il titolo mostra alti e bassi, anche se si nota un discreto miglioramento generale dell'estetica degli ambienti e dei personaggi in questa edizione PlayStation 3.

Sniper Ghost Warrior, recensione


Nulla di eclatante, però, diciamolo subito. Il Chrome engine 4 svolge a prima vista abbastanza bene il suo compito, offrendo allo sguardo dell'utente ambienti esterni cromaticamente vivi e colmi di una vegetazione lussureggiante che si alternano con altri più urbani, oppure che fungono da via di mezzo fra le due tipologie di aree, con rovine e avamposti nemici integrati con la natura circostante. Ma a una più attenta analisi si notano purtroppo delle sbavature nei primi piani di qualche elemento, come per esempio le piante, che appaiono abbastanza piatte, o di alcuni oggetti che sono privi di texture particolareggiate, come negli interni di taluni edifici che, tra l'altro, sono abbastanza spogli. Queste mancanze non giustificano quindi i cali di frame rate evidenti nei momenti più caotici di gioco, né la compenetrazione saltuaria dei personaggi con alcuni elementi scenici. Abbastanza grezza anche la modellazione poligonale di comprimari e nemici, le cui animazioni non sembrano sciolte e naturali come dovrebbero. Per quanto riguarda invece la parte audio, sono buoni gli effetti sonori, discreti doppiaggio in inglese e decisamente efficaci le musiche che compongono una colonna sonora piuttosto cinematografica.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.3
Lettori (104)
7.2
Il tuo voto

Sniper: Ghost Warrior è un buon gioco che diventa divertente e immersivo per chi ama il genere, noioso e frustrante per chi invece non lo ama, come del resto già successo nelle sue altre incarnazioni. Il titolo di City Interactive, lo ribadiamo, è rivolto a un pubblico "particolare", a cui piace un certo tipo di gameplay incentrato sul cecchinaggio, e disposto anche a chiudere un occhio su qualche difetto. La versione PlayStation 3 nonostante le aggiunte e le migliorie, non riesce infatti a sistemare tutti i bug e i glitch vari di quella PC e Xbox 360, e a elevarsi più di tanto di conseguenza rispetto a esse: l'intelligenza artificiale non è sempre molto logica, la grafica è altalenante anche se fa bene il suo lavoro e un fastidioso frame rate ballerino limitano in parte la buona fruizione del gioco.

PRO

  • Concept e meccaniche interessanti
  • Ottime le sezioni da cecchino
  • Grafica migliorata rispetto alle altre versioni...

CONTRO

  • ...ma non priva di difetti
  • L'intelligenza artificiale dei nemici andrebbe rivista
  • Frame rate ballerino
  • Frustrante in alcuni punti