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Aion: Legions of War, la recensione

Aion si sposta sulle piattaforme mobile diventando un RPG a turni, vediamo com'è in questa recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   01/02/2019

Non c'è sommossa anti-Diablo Immortal che tenga: la commistione di titoli storicamente legati all'ambito PC con il mercato mobile è qualcosa a cui ci dobbiamo necessariamente abituare, soprattutto per quanto riguarda le produzioni che arrivano da Corea e mercati asiatici in generale. Da quelle parti i confini tra fruizione standard su PC e gioco su piattaforme mobile si sono progressivamente sfumati e le conversioni di titoli noti su smartphone hanno anche maggiore successo delle versioni originali, come dimostrano sparatutto come PUBG Mobile e MMO come Lineage 2. In questa recensione di Aion: Legions of War vediamo come NCsoft abbia scelto una strada leggermente diversa, sfruttando il nome ormai noto anche in occidente per lanciare un gioco sostanzialmente differente da quello che abbiamo conosciuto su PC. La storia e l'ambientazione si ricollegano direttamente al MMORPG, ma Legions of War si presenta come un RPG con combattimenti a turni dalla struttura estremamente lineare e incentrato sulla narrazione e sulla gestione dei personaggi.

Dreadnaught 02


Insomma, come facilmente prevedibile, si tratta di un altro gioco di ruolo che si inserisce in quello che è diventato un vero e proprio sotto-genere su piattaforme mobile: anche in questo caso ci troviamo a intraprendere quest che sono preimpostate e non consentono un'esplorazione libera del mondo di gioco, facendoci seguire un percorso prestabilito composto da combattimenti progressivi in PvE, culminanti con boss e successivi momenti narrativi che portano avanti la storia. Lo spirito è decisamente diverso da quello tipico del MMORPG, con esplorazione praticamente azzerata e concentrazione totale sul combattimento strategico e la costruzione e gestione del party, ma la connessione con Aion risulta comunque ben salda da un ottimo trattamento della lore di riferimento e una storia che si incastra bene nel mondo originale, come sapranno apprezzare soprattutto i fan del gioco su PC.

Strategia e gacha

Il party si basa, come da tradizione, su un nucleo centrale composto dai personaggi principali che portano avanti la storia, ma la scelta dei combattenti da schierare in battaglia è destinata ad ampliarsi a dismisura con la classica dinamica gacha, in questo caso con dei cristalli da evocare contenenti nuovi personaggi con livelli di rarità diversi. Questo, oltre all'energia che si consuma nei turni di gioco, introduce il solito elemento legato alla monetizzazione, trattandosi di un free-to-play. I personaggi sono ben caratterizzati, supportati sia da un ottimo character design che da una modellazione veramente notevole, così come tutto il comparto grafico di Aion: Legions of War, davvero un elemento di spicco per questa produzione NCsoft. Essendo la gestione del party un elemento centrale dell'esperienza di gioco, la cura nella rappresentazione dei personaggi e nella loro costruzione in termini di caratteristiche e abilità è di fondamentale importanza e si riflette anche nella profondità dell'evoluzione dei combattenti, così come nella buona varietà di abilità speciali e stili di combattimento.

Giantdragon


Tolti di mezzo praticamente tutti gli altri elementi tipici dell'RPG, il combattimento resta l'altro elemento su cui si fonda l'interazione, anche se questa è soprattutto indiretta: a parte il ricorso all'auto-battle, consigliato nelle fasi di grinding, il gioco richiede infatti solo di attivare al momento opportuno le abilità speciali, nel vivo del combattimento. Quello che risulta ben più importante è allora la fase di preparazione al campo di battaglia, con la selezione delle unità da schierare, la loro disposizione e l'atteggiamento tattico da far adottare alla squadra fra quelli preimpostati. Per il resto, tutto si basa sull'evoluzione dei personaggi, che determina la comparsa di nuove abilità e anche la trasformazione di questi, in alcuni casi, l'utilizzo dell'equipaggiamento e il giusto equilibrio delle forze da schierare in campo. Il gioco fornisce diverse possibilità di conquistare nuovi combattenti e accumulare bonus ed esperienza attraverso i soliti impegni collaterali oltre alle missioni della storia, tra quest a tempo e altre attività del genere, ma ovviamente tutte queste possibilità devono essere ben bilanciate in base al dispendio di energia che richiedono. Da questo punto di vista, Aion: Legions of War non presenta meccaniche peggiori di molti altri titoli simili, ma chi non apprezza le pause forzate è meglio che guardi altrove.

Umbaca

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 3_0.0.563.667
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Ncsoft ha scelto di cavalcare l'onda dell'RPG a turni di stampo prettamente mobile per portare il suo celebre Aion su smartphone, una decisione che potrebbe non piacere ai puristi del MMORPG originale, visto che ne stravolge tutte le caratteristiche in termini di gameplay. Aion: Legions of War è un gioco di ruolo estremamente lineare, che elimina la libertà di esplorazione e di scelta concentrandosi esclusivamente sulla gestione del party, la narrazione e un certo approccio strategico ai combattimenti. Non presenta niente di nuovo rispetto ai molti altri esponenti di questo sotto-genere in continua espansione, ma si distingue sicuramente per la notevole realizzazione tecnica e la ricchezza del mondo a cui attinge, la cui conoscenza pregressa potrebbe risultare però necessaria per essere apprezzato in pieno.

PRO

  • Profonda gestione del party
  • Notevole comparto tecnico/artistico
  • Buona caratterizzazione derivata dal MMORPG

CONTRO

  • Estremamente lineare
  • Del tutto simile ai molti altri esponenti del genere
  • Meno interessante per chi non conosce Aion