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Il (nuovo) mondo ideale

Ubisoft parte alla conquista degli strategici su Wii con il vento a favore: vediamo se ci sarà la gloria ad attenderla.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   26/06/2009
Il (nuovo) mondo ideale

Con Anno: Crea un Nuovo Mondo, Ubisoft ha deliberatamente poggiato i piedi su un terreno scivoloso, dove in molti prima di lei hanno fallito: parliamo del genere strategico su Wii, che teoricamente dovrebbe avere vita facile grazie al peculiare sistema di controllo della console ma che a livello effettivo non è mai riuscito a conquistare i cuori della stragrande maggioranza dell'utenza. Nonostante queste difficili condizioni ambientali, la software house francese si è voluta impegnare nella ricerca di una soluzione vincente, e ci sentiremmo di dire che ha fatto centro al primo colpo.

I soldi sono finiti

Creare un nuovo mondo non dev'essere certo impresa facile, ma realizzare uno strategico per Wii degno di questo nome evidentemente è una conquista più abbordabile, vista l'apparente scioltezza con la quale gli sviluppatori di Blue Byte e Keen Games sono riusciti ad offrire all'utenza un pacchetto completo sotto tutti i punti di vista. Anno: Crea un Nuovo Mondo si distacca notevolmente dalla complessità dell'originale serie PC, e pur con le dovute semplificazioni del caso, non fatica ad assurgere quale miglior rappresentante per Wii del genere strategico in senso stretto (sono dunque esclusi gli ibridi come l'eccellente Little King's Story). Andiamo ad analizzare i perché di questo successo. Il prodotto Ubisoft ha come arma segreta un ricercatissimo bilanciamento di ogni suo elemento ludico, fattore che rende il progresso nell'avventura al tempo stesso semplice ed appagante. L'utente veste i panni di un principe incaricato dal re di scovare nuovi territori e trasformarli in efficienti agglomerati dediti alla produzione di ricchezza, allo scopo di sopperire alle gravi difficoltà del regno. Messo piede su

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una barca, il nostro protagonista deve dunque partire alla conquista di una vasta serie di isolotti, che di fatto costituiscono gli stage di cui è composto lo Story Mode: la scelta di ambientazioni così circoscritte è tutt'altro che casuale, visto che ha il doppio scopo di rendere più facile la visualizzazione del territorio e allo stesso tempo di costringere il giocatore a sfruttare al meglio il poco spazio a propria disposizione. Non si tratta semplicemente di giustapporre le varie costruzioni, bensì è necessario tener costantemente conto di tutta una serie di fattori: i cittadini, ad esempio, esigono case che siano vicine ad edifici di pubblica utilità quali la chiesa o il mercato, mentre fattorie e vari stabilimenti di produzione richiedono terreni che possano garantire un soddisfacente afflusso di materie prime. E questa è solo la punta dell'iceberg di un sistema gestionale che nasconde una nobilissima profondità, addolcito per i neofiti dalla presenza di vari consiglieri che puntualmente possono indicare la strada migliore da seguire.

Il costruir m’è dolce in questo mare

Continuando ad elogiare l'ottimo bilanciamento di Anno: Crea un Nuovo Mondo, va detto come il progresso nell'avventura sia oculatamente suddiviso tra momenti di esplorazione puri e semplici e fasi di costruzione e mantenimento dei propri possedimenti, senza disdegnare qualche gradevole battaglia navale: il ritmo di gioco si attesta sempre su livelli apprezzabili, ed è difficile trovarsi a sbadigliare o ad attendere stancamente di raggiungere il proprio target di monete d'oro per passare allo step successivo. Un'altra freccia all'arco del prodotto Ubisoft è rappresentata dalla presenza di due modalità ben distinte, che di fatto costituiscono due approcci estremamente diversi all'esperienza ludica: lo Story Mode si potrebbe dunque definire come un lungo tutorial, suddiviso tra varie missioni con obiettivi specifici nelle quali l'utente viene puntualmente coadiuvato dai preziosi consigli dei propri collaboratori virtuali. Di converso, il Continuous Play Mode ricorda più da vicino la classica impostazione a la Sim City, con il giocatore che deve "soltanto" preoccuparsi di costruire passo dopo passo un impero sempre più grande, assicurandosi di mantenerlo sempre in salute. Come abbiamo avuto modo di accennare, i parametri e le statistiche da tenere d'occhio non sono poche, ma Anno: Crea un Nuovo Mondo riesce a rendere tutto estremamente intuitivo grazie ad un'interfaccia davvero eccelsa e ad un sistema di controllo molto intelligente, che riesce a comprimere tutte le azioni necessarie sfruttando soltanto il

Il (nuovo) mondo ideale

puntamento del Remote ed i due tasti A e B. Come se non bastasse, l'opera Blue Byte e Keen Games offre anche un impatto visivo di qualità decisamente superiore a quella dei propri diretti concorrenti: inquadrato da una telecamera virtuale sempre affidabile, lo scenario mette in mostra costruzioni dettagliate e coloratissime, e non mancano piccole chicche come il frenetico andirivieni dei carri merci fra le strade delle città. Volendo proprio trovare dei difetti ad Anno: Crea un Nuovo Mondo, si potrebbe dire che la semplificazione del sistema di controllo rende paradossalmente alcuni processi un po' troppo macchinosi, e che il livello di difficoltà globale è davvero risibile per chiunque sia abituato ad un "vero" strategico: davvero poca cosa per un titolo da cui molti sviluppatori dovrebbero trarre esempio.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.4
Lettori (11)
7.7
Il tuo voto

Anno: Crea un Nuovo Mondo è pur sempre uno strategico, e quindi non ci si può aspettare che scuota gli animi dell'utenza Wii, abituata a tutt'altro tipo di genere videoludico: tuttavia, Ubisoft merita davvero un plauso per la sua produzione, capace di coniugare immediatezza e semplicità con la dovuta profondità. Un risultato non da poco, impreziosito inoltre da una realizzazione tecnica di assoluto rispetto. Magari non sarà un gioco su cui passare le notti, ma Anno: Crea un Nuovo Mondo rimane comunque la scelta migliore se si ha fame di un po' di sana strategia sulla console Nintendo.

PRO

  • Immediato ma con sostanza
  • Estremamente ben bilanciato
  • Comparto tecnico gradevole

CONTRO

  • Un po' facile
  • Story Mode limitante