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Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, la recensione

Nuovo anno, vecchi casi: andiamo a riscoprirli con la recensione di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, la compilation che conclude la saga di Phoenix Wright!

Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, la recensione
RECENSIONE di Luca Olivato   —   22/01/2024

Con la seconda trilogia/compilation di Ace Attorney, Capcom completa, a quasi cinque anni di distanza dalla pubblicazione della prima, la trasposizione su piattaforme moderne della saga di Phoenix Wright. Nel frattempo, c'è stato spazio per un'altra remaster, quella degli spin-off The Great Ace Attorney Chronicles, accolta a sua volta con grande affetto.

Il titolo Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy può apparire fuorviante, perché lascia intendere che il protagonista dei tre titoli di cui si compone sia il solo giovane avvocato in abito rosso. In realtà questo è vero solo per il quarto episodio (l'ultimo supervisionato dal creatore della saga Shu Takumi). Il quinto e il sesto accendono i riflettori sull'indice più famoso del Giappone, quello di Phoenix Wright, anche se in alcuni casi si alternerà con i suoi assistenti. Escludendo i personaggi, i vari episodi sono accumunati da meccaniche praticamente identiche.

Scopriamo il perché nella recensione di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy.

Visual novel apprezzata anche dagli occidentali

Anche in Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy torna l'iconica 'Obiezione!'
Anche in Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy torna l'iconica "Obiezione!"

Per chi non conoscesse la saga, si tratta della una visual novel che è stata in grado di sdoganare il genere oltre i confini della terra d'origine, per merito anche di alcune peculiarità nella struttura di gioco che la distingue da prodotti simili. Ogni titolo è composto da una serie di casi (tipicamente cinque o sei, in questa collezione ne sono compresi anche un paio usciti sotto forma di DLC) che, a parte qualche variazione sul tema, seguono uno schema ben predefinito. All'inizio si visitano la scena del crimine, lo studio legale, il carcere e così via, raccogliendo indizi e interrogando testimoni. In questi i frangenti gli Ace Attorney si avvicinano all'impostazione di un'avventura grafica. I riflettori si spostano poi nelle aule di tribunale, dove, nei panni dell'avvocato difensore, il giocatore dovrà trovare la giusta combinazione di obiezioni (anticipate dalla classica posa con l'indice rivolto verso l'interrogato) e prove per scovare il vero colpevole e vincere così quella che sulle prime battute sembra essere una causa persa.

Non è possibile allontanarsi dal percorso progettato dagli sviluppatori: ogni azione deve essere attivata esattamente nel momento in cui è stata prevista, pena, in determinati casi, il game over. Nel corso degli anni sono state introdotte delle leggere aggiunte per dare l'impressione di aver svecchiato il gameplay. Ad esempio, Dual Destinies segna il debutto del Mood Matrix di Athena Cykes, che consente di scoprire le incoerenze tra il linguaggio del corpo e quello verbale, mentre in Spirit Of Justice le arti divinatorie di Rayna permettono di recuperare gli ultimi attimi di vita della vittima. Si tratta di pennellate di facciata che non cambiano di una virgola il modo di affrontare i casi. Allo stesso modo, la saga si porta dietro la storica astrusità di certi passaggi che, più che con la logica, si possono risolvere solo andando a tentativi. Per fortuna si tratta di momenti isolati.

Verboso come un avvocato giapponese

Ci fosse un testimone che dice la verità in Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy...
Ci fosse un testimone che dice la verità in Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy...

Una simile linearità può portare a credere che anche la longevità sia limitata. Le cose non stanno affatto così, perché la quantità di dialoghi è assolutamente fedele alla tradizione giapponese, ossia esagerata. Tanto per dare un'idea, per portare a termine un singolo caso, possono essere necessarie anche sei o sette ore, in cui la maggior parte del tempo si passa a leggere. Questo per sottolineare sia l'estrema cura nella scrittura, ma anche come Ace Attorney, più che ad un'avventura vera e propria, assomigli di più a un manga interattivo.

Il tono della narrazione si mantiene in linea con quello della prima trilogia: scanzonato al limite del demenziale, ma con alcuni momenti di credibile drammaticità. L'abbandono di Shu Takumi, che aveva curato la sceneggiatura dei primi tre episodi, si fa inevitabilmente sentire, ma chi ne ha preso le veci ha cercato di rispettare gli stilemi dell'autore, rimanendo fedele alle sue idee iniziali. I personaggi sono esagerati ed è facile affezionarsi anche agli antagonisti. Inoltre, un trait d'union lega le vicende di tutti i capitoli; vedremo quindi un evolversi della personalità sia di Phoenix Wright sia di altre figure principali che ritornano in ogni episodio. Dal punto di vista cronologico, le vicende di Dual Destinies si svolgono un anno dopo quelle di Apollo Justice, mentre quelle di Spirit of Justice due anni dopo quelle del secondo gioco.

Realizzazione tecnica e contenuti

I dialoghi, sfortunatamente, sono solo in inglese
I dialoghi, sfortunatamente, sono solo in inglese

I giochi ricoprono un arco temporale piuttosto ampio: il primo è stato pubblicato nel 2007 per Nintendo DS, mentre gli altri due, entrambi sviluppati per 3DS, sono usciti rispettivamente nel 2013 (Dual Destinies) e nel 2016 (Spirit Of Justice). Per quanto le evoluzioni tecniche, nel genere delle visual novel, siano limitate, le migliorie accumulate nel corso di dieci anni si fanno sentire. Parte di esse è stata livellata dalla rimasterizzazione in alta definizione, ma quella più evidente, ossia il passaggio a modelli 3D avvenuta con Dual Destinies, è ben visibile anche in questa versione.

Insomma, giocando in sequenza ai vari titoli è palese quale sia il più vecchio e quale il più nuovo, anche per la presenza di alcuni filmati in stile anime che impreziosiscono quelli più recenti. L'opera di conversione da parte di Capcom è stata sufficiente: le tavole si adattano ai monitor dei PC anche a risoluzioni 4K e i controlli sono stati adattati anche all'utilizzo di mouse e tastiera. Per dare un po' più di sostanza al pacchetto, è stata poi aggiunta una sezione museo. Da qui si accede alla colonna sonora dei tre episodi, con alcuni brani in versione orchestrale, e alla raccolta di bozzetti.

Purtroppo, è d'obbligo sottolineare che ancora una volta è assente la localizzazione nella nostra lingua, e sappiamo come questo ostacolo, specie nel genere delle visual novel (e ancor più nei "legal thriller"), possa rappresentare uno scoglio tale da persuadere all'acquisto.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 11 Pro
  • Processore: AMD Ryzen 9 7950X3D
  • Memoria: 32 GB di RAM
  • Scheda video: AMD Radeon RX 7900 XTX

Requisiti minimi

  • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo: Windows 10
  • Processore: Intel Core i3 8350k o AMD Ryzen 3 3200G
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GT 1030 (VRAM2GB) o AMD Radeon RX550 (VRAM2GB)
  • DirectX: Versione 12
  • Rete: Connessione internet a banda larga
  • Memoria: 20 GB di spazio disponibile

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i3 8350k o AMD Ryzen 3 3200G
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GT 1030 (VRAM2GB) o AMD Radeon RX550 (VRAM2GB)

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Windows Store
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (11)
8.2
Il tuo voto

Capcom completa l'opera di conversione della saga di Ace Attorney con questa raccolta che rende giustizia ai tre giochi che la compongono. Il lavoro di rimasterizzazione è buono, ma qualche extra in più sarebbe stato gradito. Purtroppo, manca la traduzione in italiano. Un acquisto obbligato per gli amanti delle avventure di Phoenix Wright, a patto però di aver già nella propria libreria la prima trilogia che vanta dei livelli narrativi persino superiori e si può trovare ormai a prezzo abbordabile. I circa cinquanta euro richiesti per Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy appaiono un po' troppi per i contenuti offerti

PRO

  • Buon lavoro di rimasterizzazione
  • Completa la saga di Ace Attorney
  • La trama è ancora un punto di forza

CONTRO

  • Nessuna libertà investigativa
  • La struttura di gioco si mantiene sostanzialmente inalterata in tutti i capitoli
  • Manca la traduzione in italiano