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Asgard's Wrath 2: la recensione dell'unico, vero tripla A per realtà virtuale

Le aspettative per Asgard's Wrath 2 erano grandi e questo action RPG VR si rivela esserlo ancora di più. Tutto perfetto? Non proprio.

Asgard's Wrath 2: la recensione dell'unico, vero tripla A per realtà virtuale
RECENSIONE di Giordana Moroni   —   26/01/2024

Ci sono alcuni titoli che rimangono nell'Olimpo della piattaforma di riferimento, e per quanto concerne la realtà virtuale i nomi ricorrenti li conosciamo ormai tutti. Tra un Super Hot, Arizona Sunshine e Half-Life: Alyx spesso e volentieri compare Asgard's Wrath, che in contemporanea con l'uscita di Meta Quest 3 ha visto arrivare anche il suo seguito diretto. È impossibile non approcciare la nuova creatura di Sanzaru Games senza nessuna aspettativa, perché il primo capitolo è stato un prodotto deflagrante nel mercato VR, che ha dimostrato che si può sviluppare un titolo tripla A per visori; consapevolezza maturata e attuata prima ancora di Valve.

Anche senza sapere tutto questo, basta guardare il trailer di lancio per rimanere stupiti e chiedersi "ah, ma quindi questo è un titolo VR?". E giocandolo è ovviamente meglio: le sensazioni che Asgard's Wrath 2 è capace di trasmettere si avvicinano un po' a quelle provate nelle epiche battaglie contro gli dei di God of War 3, o all'esplorazione dei grandi spazi aperti di Elden Ring. Però vi mettiamo in guardia, perché non è tutto oro ciò che luccica. Ve lo spieghiamo meglio nella nostra recensione di Asgard's Wrath 2.

Storia e struttura generale

I combattimenti sono divertenti e sfidanti
I combattimenti sono divertenti e sfidanti

Asgard's Wrath 2 si apre con un breve riassunto delle vicende del primo capitolo. Nulla di particolarmente difficile da comprendere, e va detto che tutta la trama è piuttosto lineare. La storia segue le avventure di quattro diversi personaggi, tutti accomunati da una cosa. Si tratta di persone straordinarie, destinate a un futuro grandioso e, per questo, meritevoli di ospitare dentro di loro un dio. Il vero protagonista infatti è una divinità norrena in grado di possedere il corpo degli esseri umani, e usarlo per cercare la sua vendetta contro Loki.

Ogni campione di cui si vestono i panni ha un suo arco narrativo e capacità uniche da migliorare all'interno dell'albero delle abilità dedicato. Questo porta a una variazione del sistema di combattimento per ogni eroe, che può però essere asciugato ai minimi termini con attacchi, parate e schivate. La varietà di nemici è interessante, ognuno con il suo schema di attacco e punti deboli, fino ad arrivare ad adrenaliniche battaglie con i boss. In quanto gioco di ruolo d'azione e a mondo aperto, buona parte dell'esperienza consiste nell'esplorazione della mappa, nel completamento di numerosi dungeon e nella soluzione di puzzle ambientali ben congegnati. Il tutto per portare ad accumulare esperienza ed evolvere le abilità dei personaggi.

Pilastri di gioco

Alcuni nemici e boss sono davvero grandi
Alcuni nemici e boss sono davvero grandi

Asgard's Wrath 2 è composto da quattro pilastri principali: combattimento, elementi da gioco di ruolo, esplorazione e puzzle. L'abilità di Sanzaru Games è stata sviluppare un'esperienza in cui tutti questi elementi fossero interconnessi e bilanciati, piuttosto che optare per compartimenti stagni. Da questo discorso esulano talvolta i rompicapi, che per loro natura, richiedono uno spazio a sé.

Le meccaniche RPG sono quelle che chiaramente permeano maggiormente l'avventura perché tutto può essere raccolto, usato, combinato e potenziato. La parte più consistente risiede ovviamente nelle abilità dei personaggi, nel loro arsenale e inventario e nei compagni di viaggio. Questi ultimi aiuteranno i campioni in diverse occasioni, fornendo supporto sia come cavalcature per navigare rapidamente gli spazi aperti sia nel combattimento, assumendo sembianze antropomorfe; la nostra preferita è senza dubbio Subira, la pantera, che in combattimento ricorda molto i Khajiit di Elder Scrolls.

Asgard's Wrath 2 offre tre livelli di difficoltà e la variazione di intensità si sente ed è ben bilanciata; anche in quella più facile bisognerà prestare attenzione a eseguire correttamente colpi, parate e schivate, ma è decisamente molto più indulgente. Una cosa che non cambia da una difficoltà all'altra sono gli schemi d'attacco dei nemici, in particolare dei boss. Ammettiamo che ogni tanto ci siamo trovati un po' in difficoltà con il campo visivo, perché non sempre muoversi attorno ad un nemico mastodontico è facilissimo, un po' come capita con alcune battaglie nei giochi di FromSoftware, dove a essere il vero nemico è la telecamera.

Altro aspetto che richiama i souls-like e nello specifico Elden Ring è l'esplorazione e va detto, le mappe open world di Asgard's Wrath 2 sono mastodontiche per un gioco VR. Cavalcare tra le dune del deserto, ammirare enormi templi egizi, percepire le insidie tra una duna e l'altra regala al gioco un'atmosfera unica. Il movimento è solo fluido, senza la possibilità di passare al teletrasporto, ma mitigato da una vignettatura efficace. Potrebbe essere un punto a sfavore del gioco, ma è vero anche che non si può creare un action RPG come questo trovando il compromesso per una doppia modalità di movimento. Le zone aperte poi sono quelle che tecnicamente danno più problemi, con caricamenti lunghissimi e numerosi rallentamenti. Nel complesso però abbiamo riscontrato molti meno grattacapi di quanti ce ne aspettassimo, specialmente vista la grandezza del gioco, testato su Meta Quest 2.

I puzzle sono davvero stimolanti
I puzzle sono davvero stimolanti

Dove questo sequel brilla davvero però è nei puzzle ambientali e nel comparto artistico. Ogni singolo campione, personaggio non giocante, mostro o divinità è ben caratterizzato e dal grande impatto visivo, come del resto lo è tutta l'avventura. La scrittura dei dialoghi è carente, ma si riesce comunque ad apprezzarli attraverso le peculiarità artistiche applicate poi al gameplay, come le creature marine della ninfa. Il senso di magnificenza che si respira in Asgard's Wrath 2 affonda nello sfruttamento a pieno potenziale della realtà virtuale. E uno dei generi che meglio si presta a questa tecnologia è quello dei rompicapo, alcuni più semplici che richiedono semplicemente l'utilizzo di alcune abilità dei campioni, e altri più complessi dove è la divinità norrena deve astrarsi dal suo corpo umano per modificare l'ambiente circostante, che diventa un piccolo diorama.

Il canto del cigno

La qualità non si discute, ma la quantità?
La qualità non si discute, ma la quantità?

È chiaro come Asgard's Wrath 2 ambisca a potenziare la formula del predecessore, e ci riesce in pieno. La quantità dei contenuti è davvero imponente e per quanto noi ci siamo fermati ben prima come ore di gioco, non stentiamo a credere a coloro che online scrivono di aver macinato quasi cento ore tra campagna principale, quest secondarie, dungeon e sfide giornaliere. La qualità dei contenuti poi è superiore a molti action RPG tradizionali, rendendo per certi versi Asgard's Wrath 2 il canto del cigno del genere. Insomma, c'è tanto da fare e tutto quello che si può fare il più delle volte è anche interessante. Arrivati però alla terza prova di destrezza o all'ennesimo dungeon da saccheggiare, a un certo punto abbiamo avvertito un vago senso di pesantezza.

La formula di gioco non è delle più fresche
La formula di gioco non è delle più fresche

Un affaticamento che deriva più dalla struttura del gioco in sé che non dalla qualità dei contenuti. E, per dovere di cronaca, non parliamo di una ripetizione di nemici, dungeon, puzzle e esplorazione che si protrae per 15, massimo 20 ore, come accade nelle tradizionali avventure VR. Il primo capitolo vanta una campagna di ben 30 ore, e il sequel quasi raddoppia quella durata, per oltrepassare il centinaio di ore per finirlo completamente. Per fare un rapido paragone, la campagna di Skyrim è stimata sul sito How Long to Beat a circa 40 ore; il già citato Half-Life: Alyx risolve la sua campagna in appena 12 ore, eppure non trasmette un senso di incompiutezza.

Potremmo capire se il gioco volesse raccontarci una storia epica, un'epopea incredibile dove ogni Campione viene dipinto con una profondità e una scrittura di grande pregio, ma nemmeno la trama fornisce un alibi a Sanzaru Games, che, anzi, è piuttosto dimenticabile. Aggiungiamo poi un altro fattore: la batteria dei Meta Quest, facendo una stima davvero sommaria valutando entrambi i modelli, non va oltre le 3 ore, giocarne anche solo una quarantina a botte di tre è un po' complesso.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (17)
7.7
Il tuo voto

Asgard's Wrath 2 supera ogni aspettativa generata dal precedente capitolo e lo migliora in tutto. La componente RPG è profonda e permea in tutti gli aspetti del gioco, dal combattimento all'esplorazione. I quattro campioni dell'avventura sono ben caratterizzati nello stile di combattimento, regalando ad ogni cambio di protagonista un senso di novità e respiro all'avventura. Le mappe sono grandi e imponenti, anche se soffrono di qualche rallentamento tecnico. L'esplorazione è avvincente, la quantità di contenuti secondari davvero ampia e i puzzle ambientali sempre freschi e piacevoli. La storia purtroppo è molto banale e i personaggi non trovano mai una vera caratterizzazione narrativa. È chiaro che lo sviluppatore si sia un po' fatto trascinare da importanti manie di grandezza. L'obiettivo, centrato in pieno, era dimostrare che si può realizzare un action RPG tripla A anche per realtà virtuale, e apprezziamo l'ambizioso gesto. Mettendo da parte la magnificenza e il piglio epico dell'esperienza però, è sempre quel genere di gioco: mappe grandi, campagna lunga, dozzine di missioni secondarie, dungeon, prove di abilità, segreti, puzzle e minigiochi, tutto ripetuto per un ventaglio di ore davvero variabile che sconfina nel centinaio se non si vuole lasciare nulla al caso. Asgard's Wrath 2 si salva perché tutto è curato con grande attenzione e per questo vale la pena di essere giocato. A quelli che dopo trenta ore lo abbandoneranno appesantiti dalla formula però non ci sentiamo di recriminare nulla.

PRO

  • Maestoso e d'impatto
  • Stili di combattimento ben caratterizzati
  • Puzzle brillanti

CONTRO

  • Rallentamenti nelle mappe aperte
  • Contenuto di qualità ma la formula è "vecchia"