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FaceBreaker - Recensione

Electronic Arts reinterpreta ring e guantoni a modo suo con un titolo frenetico e dallo stile cartoon: ecco FaceBreaker!

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   12/09/2008

Spaccare faccie può essere divertente, in un videogioco.

FaceBreaker strizza l'occhio ad un pubblico giovane che cerca nei videogiochi un passatempo spensierato senza pretendere picchi di profondità o titoli troppo complicati. La curva di apprendimento è rapida e raggiunge il suo apice dopo pochissime partite, in quanto il gioco risulta semplice, fin troppo. Parata, colpo diretto, colpo speciale, presa, pochissime combo, tutto si impara fin da subito e quasi nient'altro viene appreso con l'esperienza. Il nostro personaggio si può abbassare, parando e contrattaccando, con un mix di strategia carta-forbice-sasso e velocità di esecuzione. Il vero peccato è il bilanciamento della difficoltà che mina alla base la struttura di questo gameplay: la CPU è troppo rapida, troppo forte, anche al livello di difficoltà più basso le sue combo entreranno devastanti tra la nostra difesa, senza possibilità di schivare i colpi.

La curva di apprendimento è rapida e raggiunge il suo apice dopo pochissime partite, in quanto il gioco risulta semplice, fin troppo

Spaccare faccie può essere divertente, in un videogioco.

Al contrario, i nostri attacchi saranno per la maggior parte delle volte resi vani da una frustrante intelligenza avversaria che non lascia scampo. La modalità principale è quella chiamata "Brawl For It All", un classico torneo ad eliminazione. Innanzitutto si parte con l'editor dei personaggi, nel quale è possibile impostare il nostro volto tramite la web-cam di Xbox Live, scattando una foto frontale ed un'altra di profilo; si passa poi al corpo, dando un tono alla muscolatura e scegliendo la corporatura che preferiamo; infine si aggiustano i dettagli, si assegna un nome e ci si butta nella mischia. I combattenti sono tutti ottimamente caratterizzati e differenziati per quanto riguarda movenze, animazione e mosse, così come lo stile che li accompagna nell'abbigliamento e nelle musiche di sottofondo. Il lavoro maggiore è stato evidentemente fatto in fase di disegno e personalizzazione, tralasciando però la giocabilità vera e propria del titolo, ovvero la parte più importante. In FaceBreaker è possibile creare dei filmati delle proprie prestazioni, modificare il replay, tagliarlo e metterlo in condivisione con i nostri amici, in modo da rendere pubbliche le nostre gesta atletiche.

FaceBreaker - Recensione
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FaceBreaker - Recensione

Pane e lavoro, pane e lavoro, dicevano. Si, ma il salame?

Le animazioni, proprio come già apprezzato in Fifa Street 3, sono estremamente fluide e variegate. Grossa parte del lavoro è stato svolto proprio in questo, raffinare il motion capture, legare i movimenti e donare espressioni facciali convincenti (che però si notano solo nei fermo immagine e nei replay). Qualche problema sorge però con il timing: spesso la CPU sembra avere un consistente - ed inspiegabile - vantaggio sui colpi sferrati: pur utilizzando con cautela la parata, molti degli attacchi avversari vanno comunque a bersaglio. Con delle animazioni più che ottime ma mal calibrate la sensazione di impotenza sorge spontanea. Giocando in multiplayer contro un avversario umano (attraverso Xbox Live o dal vivo) questo fattore viene automaticamente eliminato. In questo caso, lasciandosi giocare, l'essenza di FaceBreaker viene finalmente alla luce. In ogni caso, pur disputando combattimenti a pari armi, non emerge nessun tipo di profondità diversa dallo schiacciare di continuo i soliti due tasti d'attacco ed ogni tanto quello del blocco.

non emerge nessun tipo di profondità diversa dallo schiacciare di continuo i soliti due tasti d'attacco ed ogni tanto quello del blocco

Pane e lavoro, pane e lavoro, dicevano. Si, ma il salame?

FaceBreaker finisce li, senza pretese e senza offrire nient'altro di più. Ereditando il motore grafico di Fight Night, le ambientazioni sono state realizzate con la medesima qualità grafica: colori caldi, tanti poligoni e giochi di luce che esaltano il realismo dei bordo ring. Gli atleti sul quadrante di gioco sono modellati con uno stile cartone animato altrettanto convincente, con un buon uso dei triangoli e delle animazioni di capelli, vestiti e volti. Qualche sporadico difetto come compenetrazioni poligonali e clipping (di lieve entità) vengono notati di tanto in tanto, senza ovviamente danneggiare l'esperienza di gioco. Il comparto audio comprende una buona colonna sonora, come da tradizione EA, ma una quantità di effetti e voci che può essere contata sulle dita di due mani. A parte un breve siparietto iniziale prima di ogni match, i lottatori non aprono quasi mai bocca per parlare, ed i rumori provenienti dal ring sono limitati al minimo. A prescindere da tutto ciò, FaceBreaker non ha una modalità storia, non ci sono obiettivi secondari, non comprende opzioni particolari nè un qualsiasi altro diversivo. In sostanza, si tratta solamente di creare match e sfidare avversari. Decisamente poco.

FaceBreaker - Recensione
FaceBreaker - Recensione
FaceBreaker - Recensione

Commento

FaceBreaker è un gioco molto semplice, forse banale. Approfondendo quello che ha da offrire non scopriamo niente che non si possa apprendere nei primi minuti di gioco, ed oltretutto è avaro di modalità, opzioni, tornei e sotto-giochi che potrebbero allungargli la vita e renderlo più appetibile. L'intelligenza artificiale è frustrante e sembra avere sempre un certo vantaggio sul giocatore, anche al livello di difficoltà più basso. Le buone animazioni di FaceBreaker non sembrano quindi avere un timing coerente, aiutando la CPU negli attacchi e nelle combo. Il comparto grafico è curato e ben caratterizzato sopratutto nelle ambientazioni, e con tanti lottatori molto diversificati per stile e look. Da segnalare la possibilità di crearne di nuovi grazie al buon editor che comprende l'utilizzo della web-cam di Xbox Live. A parte questo, è un'occasione mancata.

Pro

  • Look ed animazioni dei personaggi
  • Editor dei personaggi con Live Vision di Xbox 360
Contro
  • IA irritante e mal bilanciata
  • Nessuna storia e modalità particolari
  • Giocabilità semplicistica

Xbox 360 - Obiettivi

FaceBreaker mette a disposizione del giocatore i canonici 1000 punti da sbloccare. Completando la modalità torneo con ottime prestazioni e con tutti i lottatori si sbloccano ben 525 punti, il tutto in poche ore. 65 punti arrivano extra creando un giocatore con la Live Vision e completando la stessa modalità. I rimanenti si ottengono vincendo gare online in multiplayer o esaudendo richieste particolari, come ad esempio far perdere la conoscenza all'avversario per 15 volte. Decisamente un gioco generoso, sotto questo punto di vista.