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Fez, la recensione su Nintendo Switch del fantastico platform-puzzle

Fez arriva anche su Nintendo Switch e non ha perso nulla di quel fascino che aveva quasi dieci anni fa.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   21/04/2021

9 anni e non sentirli: la recensione di Fez su Nintendo Switch poteva aprirsi magari con qualche considerazione un po' più profonda, ma questa è proprio la prima impressione che si prova accendendo la console e avviando il mitico gioco di Phil Fish. Fez ha tutti i crismi del capolavoro indie un po' maledetto: un'idea stravagante alla base, una gestazione lunga e sofferta e un lavoro portato avanti quasi in solitario da un autore alquanto sopra le righe, che per finire ha anche deciso di abbandonare il mondo dello sviluppo per sopraggiunto schifo nei confronti dell'ambiente videoludico tutto. Ma soprattutto, è un gioco fantastico, ed è questo che alla fine rimane e conserva il suo valore intatto, al di là delle chiacchiere e delle mode del momento. Annunciato nel remoto 2007, fin dai suoi primi screen sembrava destinato a grandi cose, è diventato praticamente il simbolo stesso di Xbox Live Arcade per i lunghi anni che hanno segnato il suo sviluppo e poi, all'uscita, ha semplicemente confermato tutto quello che sembrava essere e anche di più, andando probabilmente oltre le grandi aspettative che i giocatori gli avevano riservato. Ora è giusto che anche gli utenti Nintendo Switch possano godere di tutto questo, con una versione che funziona perfettamente e viene anche esaltata dalla fruizione in mobilità.

Questione di prospettiva

La genialità di Fez è tutta contenuta nella sua idea iniziale apparentemente semplice, ma terribilmente complessa da mettere in atto nel migliore dei modi. Immaginate la meraviglia di scoprire improvvisamente la terza dimensione in un mondo che si era sempre creduto essere in 2D: questo è l'evento scatenante per l'avventura di Gomez, il protagonista del gioco, che si ritrova a un tratto dotato di un cappellino (il fez, appunto) con il quale poter vedere il mondo in tre dimensioni. Tutto ciò che sembrava semplicemente quadrato diventa dunque cubico, con tutte le possibilità aggiuntive che le quattro facce del solido possono consentire, pur rimanendo però essenzialmente un platform in 2D. La complessità progettuale di Fez appare evidente proprio nella semplicità con cui si lascia giocare, cosa che nasconde un lavoro di level design clamoroso: possiamo ruotare orizzontalmente ogni schermata del gioco, svelando nuovi elementi di scenario e soprattutto nuove prospettive, cercando di sfruttarle in modo da raggiungere gli obiettivi dei vari livelli tra le strutture sospese.

Fez è ambientato in uno strano mondo composto da scenari sospesi, enigmi e piattaforme
Fez è ambientato in uno strano mondo composto da scenari sospesi, enigmi e piattaforme

La meccanica resta però puramente 2D, dunque la trasformazione dello scenario diventa parte integrante del gameplay, per aprire nuove strade, scoprire oggetti nascosti e modificare la posizione delle piattaforme in base alle diverse inquadrature. A un livello ancora più ampio, questo intersecarsi di piani e prospettive si ritrova anche nei collegamenti tra le ambientazioni stesse, con diverse "isole" o sezioni sospese che concorrono a creare un percorso più ampio e stratificato e una vera e propria mappa 3D da studiare per capire come raggiungere nuovi passaggi e ambientazioni. Vedendo la complessità che contraddistingue il tutto, non stupisce più di tanto pensare che Fish si sia esaurito e abbia deciso di chiudere con lo sviluppo videoludico, ma quello che ha lasciato è veramente una creazione importante ancora oggi dopo 10 anni, e che probabilmente rimarrà tale per molto tempo.

Arte e raziocinio

In Fez, ogni livello nasconde prospettive diverse ma resta un platform in 2D
In Fez, ogni livello nasconde prospettive diverse ma resta un platform in 2D

Fez è rimasto lo stesso gioco uscito originariamente su Xbox 360 e a seguire sulle altre console, pertanto vi rimandiamo alla recensione originale per un'analisi più dettagliata, limitandoci qui a riprendere alcuni elementi e spiegare soprattutto perché sia ancora un gioco assolutamente da giocare anche su Nintendo Switch. La commistione tra azione platform e puzzle è qui particolarmente marcata, perché l'abilità con i salti è solo uno degli elementi del gameplay, che per il resto si basa soprattutto sull'analisi dello scenario, la scelta delle strade da seguire e alcune interazioni contestuali. Lo scopo è raccogliere cubi d'oro in grado di aprire nuove porte e livelli, ma dopo una prima fase di ambientamento con il sistema della rotazione dello schermo il gioco si complica progressivamente, inserendo vari enigmi come bombe a tempo, interruttori che agiscono su piattaforme ed elementi di scenario, chiavi per aprire porte e altre soluzioni tutte perfettamente intersecate con la struttura dei livelli e le loro prospettive variabili.

I livelli di Fez sono stratificati, con ulteriori ambientazioni visibili sullo sfondo
I livelli di Fez sono stratificati, con ulteriori ambientazioni visibili sullo sfondo

Sotto diversi aspetti, come l'attento studio della mappa per la ricerca e l'apertura di nuove strade, si può dire che Fez abbia anche anticipato varie caratteristiche diventate poi comuni negli attuali metroidvania, tanto per rimarcare come questo gioco abbia un'importanza notevole nella storia dei videogiochi, anche al di là dell'ambito produttivo indie. Tutto questo è poi messo in scena con uno stile impeccabile, che dimostra una grande maestria nel maneggiare grafica e audio in modo da creare un mondo astratto e vivido, veramente memorabile. Oggi la sua potenza espressiva è probabilmente mitigata dall'ampio uso che si fa della pixel art e anche della commistione fra 2D e 3D, nonché dallo sdoganamento definitivo di una visione artistica del videogioco che ha portato a produzioni sempre più raffinate dal punto di vista estetico, anche (e soprattutto) per i titoli indie. Bisogna però considerare che Fez ha contribuito all'affermazione di queste nuove tendenze, ma anche al di là dei meriti storici risulta ancora davvero una splendida esperienza anche dal punto di vista audio-visivo, a supporto di un gameplay che rappresenta comunque l'elemento più sostanziale del gioco.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 13,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (6)
7.0
Il tuo voto

Fez riesce a mettere insieme diverse cose e risultare comunque unico: dal richiamo nostalgico dei platform classici in 2D alla complessità strutturale che hanno raggiunto i videogiochi con il passaggio al 3D, il suo giocare sulle prospettive e il contrasto tra le dimensioni è quasi simbolico di questa ricerca di fusione, ma la sua anima composita trova un'identità precisa grazie a una forte impronta stilistica e soprattutto a un design magistrale di livelli e gameplay. Non ha perso veramente nulla del suo fascino originale e la meraviglia che si prova le prime volte che ci si ritrova a ruotare lo schermo, scoprendo lo sconvolgimento delle prospettive, è ancora perfettamente intatta. Chi non l'ha ancora giocato non perda tempo e proceda subito al download, perché Fez può essere considerato tranquillamente un capolavoro di design con un proprio posto specifico nella storia dei videogiochi.

PRO

  • Gameplay profondo e complesso ma anche incredibilmente semplice e divertente da giocare
  • Level design magistrale
  • Il mondo astratto di Fez resta ancora perfettamente impresso

CONTRO

  • Arriva su Nintendo Switch dopo quasi 10 anni senza alcuna aggiunta o variazione
  • Il salto di Gomez potrebbe essere perfettibile