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Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned - Recensione

Dopo un anno di discussioni arriva la prime delle due espansioni di GTA IV in esclusiva per Xbox 360. Ne è valsa la pena?

RECENSIONE di La Redazione   —   17/02/2009

Johnny Klevitz è quasi un padre di famiglia, che manda avanti la baracca e fa in modo che ai suoi ragazzi non manchino mai da mangiare e un tetto sopra la testa. Il problema è che la famiglia è una banda di motociclisti spacciatori, in perenne lotta con le altre gang sul territorio di Liberty City, e che la baracca è una specie di tugurio in cui i nostri eroi vivono assiepati in condizioni igieniche quanto meno discutibili. Johnny ha riportato la pace, facendo in modo che ogni gang si dedicasse al proprio territorio senza entrare in conflitto con le altre, almeno fino a quando Billy, il vero capo dei Lost MC, non esce di galera, rimettendo a piede libero la sua dipendenza dalle droghe e tutta la violenza che pareva essersi sopita.

Una nuova avventura

Si fa fatica a pensare a L&D come ad una semplice espansione di GTA IV, rispetto al quale aggiunge nuovi protagonisti, tante linee di dialogo, film in tv, modalità multiplayer, alcuni sottogiochi e persino brani musicali del tenore di Bon Jovi e Aerosmith. In comune, ci sono Liberty City e le meccaniche base, che però sono al servizio di una storia diversa, continuamente intrecciata con le vicende di Niko Bellic e di suo cugino, per raccontare ai tanti fan i retroscena di alcune delle fasi più memorabili del titolo uscito l'anno scorso. Ritornano, quindi, alcuni dei personaggi, ma visti sotto una differente ottica, su cui pesa soprattutto l'assenza dei momenti in cui le battute di Roman e Brucie alleggerivano i toni e smorzavano le situazioni più crude, lasciando in campo una vicenda, a tratti, disperata in cui si vedono volare martellate in bocca, torture a colpi di fiamma ossidrica e storie d'amore senza speranza. Con una telecamera che non abbassa mai lo sguardo, persino quando si tratta di inquadrare la prima scena di nudo integrale maschile della storia dei videogiochi, che lascia basiti (soprattutto se si pensa alle polemiche che ne potrebbero scaturire), ma che riesce a non sembrare fuori posto nel quadro generale.
La quest principale dura circa 10 ore e, quando l'abbiamo portata a termine, avevamo totalizzato il 60% di completamento con ancora tutte le battaglie tra gang da effettuare - guerriglie urbane che si scatenano in determinati punti della mappa - , le corse da vincere, le moto da rubare, alcuni lavoretti su commissione e 50 gabbiani da cacciare in tutta la città. Insomma, a chi si chiedeva se sarebbe valsa la pena aspettare questo Lost & Damned, Rockstar risponde con un gioco che avrebbe potuto tranquillamente trovarsi sugli scaffali dei negozi, e che per circa 20 euro è un acquisto imperdibile per tutti quelli a cui è piaciuto GTA IV.
Mancano del tutto gli incontri d'amore improbabili di Niko, i negozi d'abbigliamento - ci sono, ma non sono accessibili -, le missioni ottenibili dai computer delle volanti della polizia e le sezioni in motoscafo o elicottero. L&D, dal punto di vista del gameplay, è come se fosse un concentrato dell'azione di GTA IV, che mette in campo molte più sparatorie, da cui non è più necessario scappare in continuazione, visto che viene espressamente chiesto a più riprese di uccidere fino all'ultimo poliziotto su schermo. Ovviamente, si viene spesso invitati - quando non obbligati - ad usare le moto anche per gli scontri su strada ma, seppure ne abbiano un po' sistemato la guida, la gestione delle due ruote resta ancora problematica, soprattutto nelle situazioni più ingarbugliate. C'è di buono che son stati inseriti i checkpoint intermedi e che quindi anche le quest più lunghe riescono ad essere superate senza eccessivi traumi.
Sono accessibili sin dall'inizio i compagni che forniscono moto, armi a prezzi vantaggiosi e, da un certo punto in poi, supporto nelle missioni, con un sistema innovativo per la serie, grazie al quale ognuno di essi migliora le proprie statistiche ogni volta che supera indenne una spedizione. L'idea della gang viene favorita dal modo in cui Johnny e gli altri viaggiano sulle strade in perenne formazione,con una precisa disposizione sull'asfalto che, se rispettata, aiuta a ricaricare l'energia vitale e quella del giubbotto antiproiettile. L&D è un concentrato di alcuni elementi di GTA IV, senza le pause che si concedeva Niko, per cui alla fine si assiste ad un'altra storia, ambientata nello stesso posto, e che, se pur non raggiunge le vette e la complessità dell'originale, potrebbe essere apprezzata maggiormente da quelli che avrebbero preferito un gioco meno dispersivo.

Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned - Recensione
Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned - Recensione
Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned - Recensione

Il Multiplayer di Lost and Damned

Con l'annuncio di questa prima espansione per Grand Theft Auto IV le domande che i milioni di utenti Xbox 360 interessati si sono incessantemente posti per mesi erano relative al protagonista e all'ambientazione, molto meno alle aggiunte dedicate al multiplayer che, dopo le prime settimane dall'uscita, si è eclissato a favore dei soliti Halo e Call of Duty. Rockstar non si è però persa d'animo e ha deciso di provarci nuovamente, producendo in questa occasione tutta una serie di contenuti volti ad aumentare la varietà e riprendersi una quota d'utenza, riciclando - ma che bel riciclare - il lavoro fatto per la componente in singolo di Lost and Damned così da mantenere il complesso compatto e coerente. È stato possibile provare questa nuova veste competitiva negli studi londinesi dello sviluppatore, testando con mano le aggiunte.
In totale sono state create cinque nuove modalità, quattro delle quali provate e una che non verrà mostrata in azione fino al momento dell'uscita. L'impressione è che si sia data grande importanza al gioco in team, tanto che la miglior nuova partita si è rivelata essere Witness Protection, dove una squadra deve dividersi tra il conducente di un camioncino incaricato di portare alcuni criminali in prigione e le macchine della polizia che ne comporranno la scorta, e l'altra veste i panni dei Lost, impegnati a liberare i compagni intrappolati e destinati a una vita dietro le sbarre; una sfida senza sosta molto divertente, frenetica ma capace di chiedere grande coordinazione. Decisamente più classica, Own the City è una rivisitazione della canonica Conquista ma in grado di coinvolgere cinque ampie zone di ciascuna isola, con tanto di bot controllati dalla IA a presidiare le aree possedute e un pulmino carico di armi con cui migliorarne la dotazione. Lone Wolf Biker propone poi un altro incontro piuttosto tradizionale: un giocatore ha l'abilità di vedere il posizionamento del checkpoint successivo e deve cercare di raggiungerlo per totalizzare un punto mentre gli altri lo devono toccare per diventare a loro volta detentori di quella speciale abilità. Se fino a ora si è parlato di match per sedici utenti, Rockstar ha voluto pensare anche alle coppie regalando loro l'esperienza più ignorante e fuori di testa dell'intero pacchetto: Chopper VS Chopper, moto contro elicottero, se il secondo distrugge chi conduce la prima, ne prende il posto e può andare a caccia del checkpoint; nulla di più semplice e nel contempo distruttivo. Infine la non ancora provata Club Business, tutti contro tutti o in squadra, dove portare a termine individualmente il maggior numero di compiti assegnati possibile così da diventare il leader del club. Insomma un buon complesso di nuove possibili situazioni per divertirsi parecchie ore, senza contare che saranno mantenute la rinnovata fisica delle moto e le armi inedite, oltre alla nuova fisicità restituita usando i membri dei Lost. Chiudono la panoramica tutte le modalità precedentemente create - con tredici nuove corse solo per le motociclette - e un'opzione per entrare nelle partite già in corso senza passare dalla lobby.
Viene difficile pensare che il multiplayer di Lost and Damned possa far cambiare abitudini online a qualcuno, ma certamente porterà parecchia gente a sperimentare e passare qualche ora in compagnia di quanto messo in un pacchetto interessante anche per queste aggiunte.

Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned - Recensione
Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned - Recensione
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Commento

Rockstar ne mette a segno un'altra delle sue, confezionando un'espansione che non sembra tale, ma piuttosto una versione, tutta action e nera come la pece, di uno dei giochi più belli che questa generazione di console è stata in grado di partorire. Se vi è piaciuto GTA IV, Lost & Damned vale ogni singolo centesimo da pagare, una volta accettato il fatto di trovarsi di fronte ad una storia torva, fitta di personaggi senza luce, ma che brillano di una maturità espressiva fuori dal comune per un videogioco. La struttura delle missioni è la stessa dell'originale e manca del tutto la parte più "sociale" che aveva il merito di alleggerire toni e atmosfera, sollevando il giocatore da un vero e proprio senso d'inquietudine, che qui si avverte per tutto il tempo. E' sempre più chiaro, a questo punto, che la vera protagonista di GTA IV è Liberty City, ammaliante e pronta a ospitare qualsiasi avventura venga in mente a Rockstar di mettere in scena, e alla fine di Lost & Damned non si può fare a meno di chiedersi cosa diavolo si inventeranno la prossima volta per stupire.
Pro

  • Trama e personaggi
  • Meno dispersivo di GTA IV
  • Le aggiunte al multiplayer
Contro
  • Sostanzialmente identico nella struttura delle missioni
  • Mancano buona parte degli elementi sociali
  • La guida delle moto è ancora da perfezionare

Xbox 360 - Obiettivi

Lost and Damned mette in palio 250 punti oltre ai 1000 già disponibili con GTA IV. A differenza di quest'ultimo, in cui c'era da sudare sette camicie per ottenerli tutti, qui il bottino pieno è facilmente alla portata di chi abbia voglia di impegnarsi a giocare.