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Hang Line: Mountain Climber, la recensione

L'alpinismo diventa uno strano gioco con Hang Line: Mountain Climber. Ecco la nostra recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   24/01/2019
Hang Line: Mountain Climber
Hang Line: Mountain Climber
Video Immagini

L'alpinismo è forse uno degli ambiti sportivi (se così si può definire) meno esplorati dai videogiochi in assoluto e la cosa non stupisce più di tanto, se si considera quanto sia distante l'esperienza della scalata dalle tipiche dinamiche videoludiche veloci e immediate. L'unico modo per riferirsi a tale ambito è allora prenderlo come ispirazione per proporre qualcosa che non ha praticamente nulla a che fare con una scalata vera, proprio come succede in Hang Line: Mountain Climber, che esploriamo in questa recensione. Il protagonista è una sorta di addetto al soccorso alpino, che si ritrova coinvolto in operazioni di salvataggio ad alta quota, di volta in volta scaricato direttamente da un elicottero su varie pareti rocciose alla ricerca di superstiti smarriti tra le nevi, oggetti dispersi e altro, a seconda degli obiettivi posti dalla missione.

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Il modo in cui ci si approccia alla scalata è alquanto bizzarro: il personaggio principale non è propriamente uno scalatore, ma è in grado di utilizzare un rampino allungabile a dismisura, che può agganciarsi alla neve, al ghiaccio e ad altre tipologie specifiche di superfici ma sfortunatamente non alla nuda roccia. Lanciando e facendo agganciare il rampino, il protagonista così capace di spostarsi a sbalzi tra le pareti rocciose, oscillando secondo la dinamica impartita dalla simulazione della fisica applicata, dunque continuando a effettuare un movimento a pendolo salvo eventualmente sbattere su spuntoni di roccia o altri ostacoli. Immaginate una sorta di Uomo-Ragno con il suo classico movimento di swing tra le ragnatele, solo che in questo caso abbiamo a che fare con una corda, un rampino e possibilmente qualche appiglio solido su cui far leva per darsi ulteriormente la spinta e raggiungere nuovi punti della montagna.

Scalata estrema

Ogni livello ci pone solitamente tre obiettivi da portare a termine, che possono comprendere il salvataggio di un certo numero di persone intrappolate sulle rocce, la raccolta di bonus o il recupero di oggetti. Questi obiettivi vanno ricercati nel corso della scalata, con il fine ultimo rappresentato dal raggiungimento della vetta. La meccanica di base, così come la dinamica del movimento con il rampino, resta sempre la stessa, ma lo spostamento da una montagna all'altra introduce alcune variazioni importanti nella composizione degli scenari: questo non tanto per quanto riguarda le differenze estetiche fra i vari livelli (a dire il vero alquanto minime) quanto piuttosto negli elementi del gameplay, visto che progredendo nel gioco ci si ritrova a fare i conti con nuovi ostacoli e varianti come neve che crolla, rocce friabili, valanghe e quant'altro che ovviamente ci complicano sensibilmente la scalata verso la vetta. Per lanciare il rampino è sufficiente toccare il punto dello schermo in cui si vuol fare agganciare ma bisogna considerare che solo alcune superfici possono essere utilizzate a questo scopo e solitamente sono gli strati di neve.

Hang Line Mix 1


Nel caso in cui si manchi il bersaglio, il protagonista precipita nel vuoto verso l'immancabile "game over" e questo può succedere spesso una volta superati i primi livelli piuttosto semplici. La neve che crolla e ci costringe a passare velocemente a un altro appiglio, impedendoci di tornare indietro, i frammenti di roccia che ci cadono addosso o ostruiscono i passaggi, sono molte le variabili da prendere in considerazione nel nostro continuo oscillare sul vuoto. All'inizio dei livelli possiamo scegliere degli oggetti da equipaggiare che possono semplificarci sostanzialmente la vita, come la bussola per rilevare i superstiti o lo scudo di protezione contro il crollo delle rocce, ma ovviamente su questi elementi si innestano le micro-transazioni. Hang Line: Mountain Climber è un free-to-play che scorre abbastanza liscio nelle sue prime fasi, ma l'azione si semplifica talmente tanto con il supporto degli oggetti da renderli degli elementi in grado di modificare sensibilmente l'equilibrio generale. Gli sviluppatori hanno caricato su questo aspetto rendendoli piuttosto preziosi da utilizzare con la valuta in-game, cosa che può spingere all'acquisto in-app per un uso a tempo limitato dei vari gadget.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Le prime fasi di gioco in Hang Line: Mountain Climber sono quasi inebrianti, con il protagonista che si sposta veloce tra le pareti innevate mantenendo movimenti fluidi in percorsi piuttosto semplici fino alla vetta, ma la cosa si complica ben presto. L'aggiunta delle diverse variabili al gameplay complica l'esplorazione alla ricerca degli obiettivi e minimi errori possono portare all'incontro precoce con i piedi della montagna. La disposizione dello schermo in verticale spesso non consente una visione precisa dell'ambiente circostante e questo può rappresentare un problema di design generale. In definitiva, si tratta di un gioco piacevole sulle prime ma quando si perde il ritmo, in un titolo così incentrato sulla meccanica basilare della fisica, il gameplay può ingolfarsi e far emergere i limiti di un'interazione così semplice e ripetitiva.

PRO

  • Interessanti l'idea e l'ambientazione
  • Sistema di spostamento piacevole e dinamico
  • Gli obiettivi aggiungono un po' di profondità

CONTRO

  • Interazione che rimane sempre molto basilare
  • Un po' caotico anche per l'inquadratura adottata
  • Gli oggetti a tempo possono falsare il bilanciamento