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La recensione di Silent Storm

Mai più senza turni nella nostra vita videoludica...

RECENSIONE di Fabrizio Montebello   —   31/08/2004

Oltre ai parametri più canonici, i nostri intrepidi soldati potranno acquisire abilità “eccezionali” in un sistema ad albero gerarchico

Una volta iniziata l’avventura, la prima missione (in entrambi gli schieramenti) ci vedrà solitari a realizzare gli obbiettivi prefissati. Scopriremo prestissimo che in realtà si tratta solo di una introduzione interattiva: il gioco vero e proprio comincia immediatamente dopo quando costruiremo il nostro “party” che affronterà i vari schemi previsti ed anche le battaglie generate in modo “random” con cui potremo far avanzare di livello i nostri personaggi. Oltre ai parametri più canonici, i nostri intrepidi soldati potranno acquisire abilità “eccezionali” in un sistema ad albero gerarchico, sbloccabile quindi pian piano che avanzeremo.

Reazione a Catena

Se abbiamo quindi già sviscerato le caratteristiche RPG di Silent Storm ora è il momento di descrivervi la parte strategica a turni. In realtà il gioco diverrà a turni solo nelle situazioni belliche mentre si comporterà da tipico RTS fin quando si tratterà esclusivamente di muoversi (comunque opzionale: chi vuole potrà giocarlo tutto a turni o cambiare quando vorrà in ogni momento). La gestione del conflitto è decisamente valida grazie ad una interfaccia molto versatile con cui avremo un controllo totale dei nostri uomini. Oltre alla buona scelta di evidenziare la percentuale di probabilità che avremo nel colpire un nemico, l’aspetto più sorprendente del gioco è la totale interattività dell’ambiente che reagirà in modo concatenato alle nostre azioni. Oltre ad un’ottima rappresentazione grafica e ad una fisica senza precedenti, facendo riferimento al genere di appartenenza, questo comporta un attento studio delle azioni che andremo a compiere soprattutto a riguardo degli effetti collaterali che andremo ad attivare. I programmatori di Nival hanno veramente compiuto un’opera certosina visto che l’interazione avverrà con una infinità di elementi, mandando in sollucchero gli appassionati mentre forse terrà a debita distanza i neofiti che già potrebbero guardare con circospezione il titolo.

La recensione di Silent Storm
La recensione di Silent Storm
La recensione di Silent Storm

Reazione a Catena

Un gameplay comunque eccellente se pur non esente da difetti. Quello più fastidioso è sicuramente l’eccessiva lentezza con cui la CPU muove i suoi soldati: nelle situazioni più intricate i tempi di attesa si faranno decisamente lunghi e con il conseguente fastidio derivato a fare per troppo tempo solo lo spettatore. Una nota di demerito più soggettiva è riguardo una eccessiva somiglianza dei livelli e delle battaglie: nonostante ci siano obiettivi molto diversi da compiere, il cuore dell’azione non si differenzia troppo ma forse in questo genere non è poi così facile diversificare maggiormente.

I programmatori di Nival hanno veramente compiuto un’opera certosina visto che l’interazione con l'ambiente avverrà con una infinità di elementi

Arriviamo quindi all’aspetto tecnico di Silent Storm e qui i Nival Boys si meritano una standing ovation da parte mia. Il motore grafico completamente in 3D (quindi rotazioni e zoomate a portata di click quando vorrete) oltre a non essere troppo pesante e a girare in modo fluidissimo anche su di un PC di fascia media, riesce a gestire in modo strepitoso l’interazione con l’ambiente di cui vi ho già parlato in precedenza. E’ un vero spettacolo vedere le reazioni a catena che una pallottola potrà avere su una moto o il lancio di una granata su di un bidone pieno d’olio. Anche le animazioni dei personaggi si distinguono positivamente e se tutto questo non fosse sufficiente, dopo aver ucciso i vostri primi 10 nemici, vi accorgerete che il modo con cui spireranno non sarà sempre uguale ma dipenderà sia dall’arma e dal punto in cui lo avrete colpito… semplicemente sublime sotto il profilo videoludico, chiaramente.
Un plauso infine anche al dettaglio con cui sono state realizzate le varie costruzioni e gli elementi naturali (i fili d’erba sono quasi a livello di un FPS…) che costituiscono il background delle nostre azioni. Non si può elogiare allo stesso modo la componente sonora della produzione Encore – Jowood visto che si attesta su livelli non più che sufficienti sia per delle tracce musicali eccessivamente anonime (se pur la loro epicità ed il carattere militare siano molto in empatia con la natura stessa del gioco) che per le “interpretazioni” non troppo ispirate dei dialoghi (in inglese ma con i sottitoli in italiano così come il resto di tutti i testi) durante le cut scene.

Commento

Gli appassionati di strategici a turni su PC hanno di che gioire perché finalmente possono mettere le mani su di un ottimo titolo. Dopo le ultime deludenti prestazioni della serie X-Com e la “latitanza” di Jagged Alliance, Silent Storm rappresenta un eccellente connubio di elementi RPG e strategici, nell’abusatissimo scenario della seconda guerra mondiale (se pur con alcune “fantapoliticoscientifiche” variazioni sul tema). Con un motore grafico completamente in 3D, ricco di alcune features piuttosto raffinate e capace di gestire delle ambientazioni completamente interattive, la produzione Jowood – Nival si rivela un prodotto quasi unico e quasi scevro da difetti (l’unico non veniale è l’eccessiva lentezza dell’intelligenza artificiale a muovere) nel panorama delle produzioni più recenti ed assolutamente imperdibile per gli amanti della non real time strategy. E dopo averlo finito, non disperatevi visto che è già previsto l’arrivo dell’add-on dall’affascinante titolo di Sentinels. Mai più senza turni nella vostra vita videoludica…

    Pro:
  • Motore grafico eccellente
  • Interazione totale con l’ambiente
  • Ottimo connubio fra RPG e strategia a turni
    Contro:
  • Intelligenza Artificiale molto, troppo lenta
  • Un po’ ripetitivo
  • Solo per appassionati

La recensione di Silent Storm

Vi confesso un piccolo segreto: se qualche anno fa qualcuno mi avesse chiesto un’opinione sul possibile revival in chiave videoludica della Seconda Guerra Mondiale, mai e poi mai avrei risposto in modo affermativo. Come si dice in questi casi, nessuno è perfetto ed infatti da Medal of Honor in poi è stato un fiorire di produzioni dedicate al terribile conflitto. Ed il trend sembra tutt’altro che in flessione visto che nei prossimi mesi ci aspettano Brothers in Arms, Call of Duty – United Offensive, Combat Elite, D-Day, Axis & Allies, Pacific Fighters, Midway e molti altri ancora.

Silent Storm, produzione russa di Nival (gli stessi autori di Blitzkrieg, Etherlords e Rage of Mages), cerca quindi di sfruttare l’interesse intorno a questo particolare periodo storico ma applicato ad un genere che su PC non gode certo di buona salute. Il gioco infatti fa riferimento ai crismi degli strategici a turni con molti elementi ripresi dagli RPG. Che sia la volta buona per gli appassionati dopo le ultime deludenti prestazioni della serie X-Com e la “latitanza” di Jagged Alliance? Anticipandovi il finale, fortunatamente la risposta è positiva…

Effettuata quindi l’istallazione e dopo aver apprezzato una rapida introduzione in cui si percepisce che lo scenario non è proprio fedele ai fatti realmente accaduti con “fantapoliticoscientifiche” variazioni sul tema, sono già pronto a buttarmi nella campagna principale di gioco. La prima scelta da compiere è se prendere le parti dell’asse italo-tedesco-nipponico oppure quelle degli alleati (qui rappresentati dagli USA, l’URSS e la Gran Bretagna). Oltre a due campagne differenti, la scelta condizionerà anche le caratteristiche del nostro alter ego digitale che potremo scegliere all’interno degli eserciti presenti nelle due parti in campo. Avremo modo di “customizzare” molte caratteristiche del nostro soldato, dal sesso alle caratteristiche fisiche e, come ogni RPG che si rispetti, le abilità e la classe (ne sono presenti 6).