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La recensione di Soldner: Secret Wars

Le guerra nel 2010 potrebbe non essere più la stessa. JoWood ha da dire la sua!

RECENSIONE di La Redazione   —   19/07/2004
La recensione di Soldner: Secret Wars
La recensione di Soldner: Secret Wars

Guerra nascosta, ma pur sempre guerra

Wings Simulation, sotenuta dalla solida produzione JoWood, ripropone un titolo dai toni militareschi, come già avvenne per Panzer Elite. Il gioco pur non brillando in originalità scenografica e narrativa catapulta il giocatore in un ambiente fortemente coinvolgente, in cui la trama del gioco poco importa, ma conta soprattutto l’azione ed il divertimento. Non si perde tempo in chiacchiere in Soldner e si arriva subito al dunque. Il personaggio che ci viene affidato, un soldato, nella fattispecie un mercenario, si ritrova in un campo militare attrezzato per l’invio immediato in una delle zone nevralgiche della battaglia. Il giocatore è chiamato subito a scegliere la missione da svolgere, unici riferimenti, il luogo in cui si svolgerà la missione, lo scopo ultimo e la data di partenza. Fatti i dovuti calcoli e selezionata la destinazione con la stessa facilità con cui si preleva dal bancomat sotto casa, il giocatore viene spawnato nella base militare più vicina al luogo interessato. Qui si ritrovano i medesimi punti di riferimenti del campo base di partenza. All’interno del perimetro recintato della base sarà possibile trovare oltre al computer del briefing, diverse baracche contrassegnate da simboli alquanto esplicativi. Tramite queste postazioni si accede velocemente ad un menu tramite il quale è possibile selezionare l’equipaggiamento da utilizzare durante la misisone. Il numero di armi e mezzi disponibili è impressionante. A seconda delle missioni il giocatore dovrà selezionare le armi più efficaci ed utili. Il carico massimo infatti è piuttosto limitato, per questo si deve fare molta attenzione a non prtare sul campo di battaglia armi superflue. Ogniqualvolta si parte per una nuova missione si deve fare sempre affidamento sulla medesima riserva di armi e mezzi. Se il soldato viene ucciso durante un’azione le armi ed i veicoli, se ancora integri, rimangono sul terreno nella medesima posizione.

La recensione di Soldner: Secret Wars
La recensione di Soldner: Secret Wars

La simulazione di un background politico evolutivo è uno dei punti di forza di Soldner

Il gioco ruota interamente attorno all’idea di brevi campagne mordi e fuggi, nelle quali si è chiamati a prendere il comando di una squadra di mercenari in missione. Date le caratteristiche il gioco si presta perfettamente ad essere giocato in multiplayer, modalità che aggiunge molto più spessore all’esperienza di gioco. Soldner nasce proprio con l’idea che il multiplayer costituisca uno dei suoi punti di forza. I server supportano partite da 32 giocatori fino ad un massimo di 128. Inoltre grande spazio è lasciato alla fantasia dei giocatori anche nella scelta delle divise da combattimento (si passa da uno stile paramilitare, ad abiti civili, fino a sofisticate uniformi dal look accattivante, moderatamente futuristico). Il gioco in multiplayer prevede tre modalità. “Extract” vede i giocatori impegnati in missioni di recupero (come salvare un ostaggioo dal nemico), “Destroy” propone un obiettivo da distruggere per ogni squadra, mentre “Conquest” vede i giocatori impegnati in una sorta di gara per la conquista di un’area della mappa. Il gioco in modalità Single Player offre invece una struttura di gioco a missioni, capace di evolvere a seconda delle scelte fatte dal giocatore e dagli esiti delle battaglie. L’assetto geo politico del mondo nel quale si è immersi infatti cambia in base agli avvenimenti pilotati dal giocatore, che si rende artefice della propria sorte e allo stesso tempo potenziale vittima della propria condotta in gioco. La simulazione di un background politico evolutivo è uno dei punti di forza di Soldner, che non ha la pretesa di offrire una trama ricca e avvincente ma di sicuro può colpire il giocatore per la longevità dovuta proprio a questa dinamicità e mutevolezza.

La recensione di Soldner: Secret Wars
La recensione di Soldner: Secret Wars

Un arsenale da paura! E non hai visto ancora il garage...

La recensione di Soldner: Secret Wars

Oltre cinquanta tipi di arma da fuoco e più di trenta veicoli fanno da spalla all’azione sul campo di battaglia. Le armi rispondono proprio come i modelli originali, il comportamento del pezzo è riportato in maniera molto accurata e fedele, con tanto di rinculo e perdita di precisione in seguito ad una raffica. Ma le migliori tattiche ruotano attorno all’impego oculato dei mezzi di trasporto, vere e propri assi nella manica del buon stratega. Ogni singolo veicolo infatti ha determinate caratteristiche che lo rendono unico e applicabile al meglio in determinate situazioni. Le auto ad esempio hanno differenti caratteristiche di guida, c’è quella che resiste meglio agli urti (pericolosissimi perchè possono portare ad una mortale esplosione del mezzo), e c’è quella che resiste meglio al terreno sconnesso evitando letali sovrasterzi. Come se non bastasse sono disponibili anche mezzi cingolati, pesanti e leggeri, per azioni più massicce, senza dimenticare il fondamentale supporto aereo.

E' addirittura possibile paracadutarsi dal velivolo in volo

Un arsenale da paura! E non hai visto ancora il garage...

Sarà infatti possibile pilotare elicotteri da combattimento o da trasporto (un’impresa tutt’altro che semplice) per raggiungere in un baleno l’obiettivo, arrivando addirittura a paracadutarsi dal velivolo in volo (sensazionale!). Gli aerei torneranno invece utili per bombardamenti mirati e azioni ad alto potenziale esplosivo. Le interfacce di controllo dei veicoli appaiono piuttosto scarne ma funzionali. Ovviamente il controllo è stato semplificato per non distogliere troppo l’attenzione del giocatore dall’obiettivo dle gioco, che certamente non è quello di apprendere i segreti delle tecniche di volo e della guida dei mezzi pesanti. Soldener impone al giocatore un atteggiamento estremamanete attento nei confronti di queste risorse, dato il numero limitato di armi e veicoli in dotazione nelle fasi iniziali del gioco.
Lo sottolinea il fatto che il premio per una missione portata a termine con successo è proprio un pezzo da aggiungere alla propria riserva (sia esso un veicolo, un medikit o un’arma).

La recensione di Soldner: Secret Wars
La recensione di Soldner: Secret Wars
La recensione di Soldner: Secret Wars

L'immancabile De Tecnica

L’apparato grafico non delude gli occhi dei più smaliziati, anche se siamo lontani dai capolavori degli ultimi tempi. Le richieste hardware non sono particolarmente inaffrontabili, ma la notazione presente sul sito ufficiale del gioco che ricorda che il gioco offre le migliori prestazioni con i nuovi processori a 64 bit forse non è solo una ovvia trovata pubblicitaria. I modelli dei personaggi sono ben realizzati, così come i movimenti da essi compiuti. L’ambientazione esterna non appare quasi mai spoglia e si presenta piuttosto varia, ben realizzati anche gli alberi e l’erba. Gli edifici invece, pur essendo interamente visitabili spesso si rivelano fin troppo spogli, ma il loro obiettivo non è certo quello di regalare una vetrina sull’arredamento moderno quanto più quello di fornire una postazione di tutto rispetto al grilletto degli sniper. L’ambiente è totalmente modificabili, alberi ed edifici possono essere distrutti, completamente o parzialmente, come possono anche prendere fuoco e a seconda della natura esplodere con risultati esaltanti non solo dal punto di vista grafico.
Musiche ed effetti sonori invece appaiano disarmanti e ripetitivi: su questo versante si sarebbe potuto fare di certo molto di più. La giocabilità, a patto di poter usufruire di una macchina che eviti i frequenti cali di frame rate, è di tutto rispetto e acquisisce maggiore spessore nella versione multiplayer, mettendo in risalto l’aspetto tattico e strategico che è la peculiarità di questo genere di FPS tattici.

Commento

Soldner: Secret Wars sembra essere lo sparatutto adatto a tutti coloro che preferiscono l'azione rapida e fulminea a quella riflessiva e stazionaria. Dotato di un discreto apparato grafico e di un'enorme disponibilità in materia di armi e mezzi, non dovrebbe deludere chi è già avvezzi a sparare pallottole digitali. Chi si avvicina per la prima volta al genere consideri che in giro sono sicuramente disponibili titoli più accessibili e diretti. Un gioco per patiti della guerra, virtuale s'intenda.

    Pro:
  • Numerose armi e mezzi a disposizione
  • Azioni veloci, mordi e fuggi
  • In multiplayer fino a 128 giocatori su server speciali
    Contro:
  • Sonoro KO
  • Veicoli non sempre governabili
  • Gli interni degli edifici spesso sono irrealmente spogli

Nemmeno la guerra sarà più la stessa.

Nel 2010 la guerra non è più una cosa per tutti. Ci sono costi, costi di ogni tipo che impediscono il comune svolgimento degli avvenimenti. Non è che ci si sveglia un amattina e si bombarda questa o quella città. E poi ci sono tanti, troppi interessi ormai in ogni nazione del mondo per le superpotenze, e non ci si può più permettere cattive figure. E’ così che la guerra ha deciso di nascondersi agli occhi dei più e di diventare segreta. Una guerra tanto spietata quanto nascosta e sottile. Lontani da occhi indiscreti, nelle aree nevralgiche del globo terrestre uomini e mezzi ancora si scontrano per la supremazia ed il controllo di posizioni strategiche e ricchezze. E i soldati, quasi non esistono più, aloro posto centinaia, forse migliaia di mercenari, professionisti della guerra ed artisti della distruzione. Non c’è piano sofisticato o strategia ben calcolata che tenga ad un assalto coi fiocchi, condotta da chi ha trovato un lavoro, e anche ben retribuito. Questo racconta Soldner: Secret Wars, e in questo scenario siamo chiamati a tuffarci a capofitto.