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Mario Golf Toadstool Tour

L'attesa è stata lunga, ma finalmente si è conclusa: anche per i giocatori europei è finalmente ora di scendere sul green con Mario!

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   08/07/2004
Mario Golf Toadstool Tour
Mario Golf Toadstool Tour

Now watch this drive

La principale novità introdotta dai programmatori nipponici, al fine di rendere accessibile ad un pubblico ancora più vasto un titolo già di per sé non certo di nicchia, va ricercata nell’inclusione di un doppio sistema di controllo, con due modalità integrate ed utilizzabili in ogni momento. In sintesi, al classico sistema di lancio (tasto A), selezione della forza del colpo (tasto B) e la precisione (A o B) né è stato affiancato un secondo, tutto tramite tasto A, che esula dalla necessità di cogliere il tempismo per l’ultimo passaggio lasciando in automatico il gravoso compito. Si tratta chiaramente di un’inclusione dedicata ai fan Nintendo più giovani o agli utenti dotati di scarsa familiarità col pad, e che andrebbe quindi scartata a priori da ogni videogiocatore navigato. Come da tradizione, Mario Golf propone varie modalità extra che si accompagnano a quella classica principale; in quest’ultima, il giocatore viene chiamato ad affrontare uno dei percorsi a 18 buche disponibili, cercando ovviamente di giungere al termine con meno colpi degli avversari. Per quanto riguarda invece le modalità alternative, di carne al fuoco ce n’è davvero parecchia. La Gara Anelli richiede infatti di lanciare la palla attraverso appunto degli anelli sparsi lungo il tracciato, mentre similmente nella Gara Monete lo scopo e avvicinarsi il più possibile ad un gruppo di monete sospese nel vuoto per raccoglierne quante più possibile. Nella Slot Machine invece, prima di ogni buca è necessario fermare una slot che determinerà un legno e una coppia di ferri che potranno essere usati sul campo di gioco, inibendo tutte le altre mazze. Speed Golf infine, come suggerisce il nome, premia il giocatore capace di concludere un giro nel minor tempo possibile. La varietà non è certo ciò che manca quindi all’ultima fatica di Camelot che, come in tutti i giochi sportivi, offre il meglio di sé in multiplayer. Con un supporto fino a 4 giocatori infatti, giocare a Mario Golf tra amici aumenta senza dubbio il tasso di coinvolgimento e sfida, soprattutto con dei compagni dotati di un buon tasso tecnico. Nelle partite con 2 o più giocatori umani, è inoltre apprezzabile la possibilità di disturbare chi è alla battuta con frasi che vanno dal “Dài che ce la fai” allo starnuto proprio un attimo prima di colpire la pallina.

Mario Golf Toadstool Tour
Mario Golf Toadstool Tour

Nintendosity

Tornando sul sistema di controllo, fatta eccezione per la novità della modalità semplificata, tutto si mantiene su meccaniche estremamente classiche e collaudate ben conosciute da chiunque abbia solo sfiorato il genere dei giochi di golf. La scelta della mazza, la distanza dalla buca, la traiettoria ideale, il vento… tutto come da tradizione. Ed è infatti questo l’unico limite reale di Mario Golf Toadstool Tour, ovvero il basarsi su una meccanica che, in fondo, è vecchia di parecchi anni. Ciò sta a significare che giocare all’ultima fatica di Camelot, per chi abbia avuto esperienze con giochi basati su questo sport, può rivelarsi un’esperienza giocoforza ricca di deja-vu o comunque senza particolari sorprese. Ovviamente tale sensazione può venire più o meno marcatamente mitigata dal marcato spirito Nintendoso del titolo in questione: sì perché Toadstool Tour è un titolo Nintendo 100%, con un aspetto ed un fascino davvero unici. La componente sonora, ricca di frasi e versi caratteristici dei personaggi presenti è completata da un accompagnamento musicale davvero azzeccato, mai invadente e adattissimo ad accompagnare le partite. Anche dal punto di vista grafico, il lavoro svolto dai programmatori è senza ombra di dubbio apprezzabile, a maggior ragione considerato il tempo trascorso dalla pubblicazione americana a quella europea; soprattutto per quanto riguarda i personaggi, la modellazione è davvero eccellente con una grande quantità di dettagli ed una fedeltà impeccabile. Buoni anche i percorsi, pur con alcuni cali di qualità in alcuni per fortuna limitati passaggi, mentre la qualità delle texture appare in ogni occasione di buon livello. Qualche appunto si potrebbe invece muovere alla gestione della camera con il c-stick, delegato alla navigazione all’interno del percorso e non sempre perfetta e di facile utilizzo. Ciò nonostante si tratta di leggere imperfezioni per un prodotto confezionato ad arte, divertente ed apprezzabile, ben lungi però da sorprendere.

Mario Golf Toadstool Tour
Mario Golf Toadstool Tour

Commento

Mario Golf Toadstool Tour conferma anche su Gamecube l’ottima tradizione della serie, oltre all’abilità di Camelot nel confezionare un prodotto senza grosse sbavature, divertente, ricco di modalità extra ed ottimo in multiplayer. L’unico limite sta quindi nella sua stessa natura, ovvero quella di essere un gioco di golf basato su meccaniche in larghissima parte viste e riviste capaci di provocare più di qualche deja-vu nei giocatori già avvezzi al genere in questione. Il voto finale va quindi preso come media di diversi fattori, ed in tale ottica può variare in positivo o in negativo a seconda delle attitudini e preferenze personali.

    Pro:
  • Giocabilità immediata e divertente
  • Ottima veste grafica e sonoro azzeccato
  • Grande quantità di extra
    Contro:
  • Meccanica di gioco fin troppo classica per qualcuno
  • Alcuni problemi con la telecamera
  • Qualche leggero calo qualitativo nei percorsi

A quasi un intero anno di distanza dalla pubblicazione sul suolo americano, l’ultimo capitolo della serie Mario Golf è finalmente approdato anche nel vecchio continente, ovviamente su Gamecube. Nato per mano di Camelot su N64 sviluppando la struttura di Hot Shots Golf attorno al mondo Nintendo, la serie ha fin da subito guadagnato un ottimo riscontro grazie ad una giocabilità accessibile ma allo stesso tempo non priva di profondità, unita alla simpatia e allo charme di Mario, Luigi, Bowser e compagnia. Ciò nonostante, il passaggio ad una console dalle maggiori potenzialità quale è il Gamecube deve per forza di cose sottintendere uno sviluppo ed un perfezionamento non solo dal punto di vista tecnico, ma altrettanto da quello ludico.