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Moon Knight 1x01, la recensione della nuova serie Marvel su Disney+

Il Marvel Cinematic Universe ha un nuovo eroe: scopriamo com'è andato il suo esordio nella recensione dell'episodio 1x01 di Moon Knight.

RECENSIONE di Christian Colli   —   31/03/2022

In questi due anni su Disney+ si sono susseguite già svariate serie TV Marvel, ma finora nessuna aveva proposto qualcosa di veramente inedito. Legata a doppio filo con la Saga dell'Infinito, questa Fase 4 televisiva è servita più che altro a proseguire le sottotrame imbastite negli ultimi film e a ricollocare i sidekick degli Avengers in ruoli di primissimo piano. Ora, però, si comincia a parlare di protagonisti nuovi di zecca che si prendono i riflettori tutti per loro.

La scelta di partire da Moon Knight è insolita a dir poco. Il personaggio - un antieroe, in effetti - è noto più per i meme che circolano su Internet che per le sue storie a fumetti, tornate in voga da qualche tempo proprio per cavalcare la miniserie TV che ci accompagnerà per sei settimane.

In questa recensione di Moon Knight 1x01 troverete la nostra opinione senza spoiler sull'episodio pilota della nuova serie Disney/Marvel.

Steven Grant o Moon Knight?

Moon Knight, Oscar Isaac è Steven Grant
Moon Knight, Oscar Isaac è Steven Grant

I nomi coinvolti in questa nuova fatica dei Marvel Studios sono di un certo livello. Il talentuoso Oscar Isaac non ha più bisogno di presentazioni: l'attore guatemalteco è salito agli onori della cronaca con Star Wars VII - Il risveglio della Forza, e ultimamente ha interpretato il duca Leto Atreides nel Dune di Denis Villeneuve, ma chi segue attentamente il cinema probabilmente lo aveva già adocchiato anni fa in Ex Machina, A proposito di Davis o Indagine a New York. Isaac non è solo l'attore protagonista di Moon Knight, ma anche il produttore esecutivo: praticamente il capoccia Kevin Feige ci ha costruito la serie intorno.

Nel primo episodio interpreta Steven Grant, un mite commesso di un museo di Londra che soffre di nottambulismo. Appare evidente fin dai primissimi minuti che c'è qualcosa di molto più sinistro dietro i suoi blackout, ma la sceneggiatura lavora bene sul "mistero" e incuriosisce lo spettatore per tutta la durata dell'episodio, conducendolo pian piano ma con determinazione alla conclusione più ovvia: Steven ha un'altra personalità molto più cazzuta.

L'episodio funziona bene, il che è curioso se si considera lo sceneggiatore coinvolto: Jeremy Slater. Ora questo nome ai più non dirà nulla, eppure Slater ha scritto alcune serie TV di successo come The Umbrella Academy e The Exorcist. Il problema è che ha firmato pure le sceneggiature di schifezze inenarrabili come Fantastici Quattro - quello del 2015 - e il live action targato Netflix di Death Note. Scrittore altalenante, Slater è riuscito però a firmare un pilota oltremodo difficile, trovando un buon equilibrio tra la suspense, tanta, e la commedia, poca.

In questi primi 50 minuti di Moon Knight si salta agevolmente da una scena all'altra, da una situazione all'altra, ma non c'è confusione o incoerenza. Il merito è anche del regista egiziano Mohamed Diab, scelto da Disney proprio per la sua nazionalità: Moon Knight è una serie intrisa di mitologia egizia e questo primo episodio lo lascia intendere coi suoi spiegoni in formato ridotto su miti e divinità.

Pregi e difetti

Moon Knight, il protagonista in costume in una scena
Moon Knight, il protagonista in costume in una scena

Sembra che Moon Knight sia stata costruita su una forma di passaparola che sta dando i suoi frutti. Diab, per esempio, ha voluto a tutti i costi un compositore egiziano come lui, Hesham Nazih: l'idea era quella di accompagnare la serie con una colonna sonora che rievocasse le atmosfere egiziane, ma che al contempo rompesse coi luoghi comuni. In questo primo episodio, Moon Knight alterna la musica pop a brani incredibilmente epici che aumentano la tensione specialmente nelle ultime scene d'azione.

Mentre Diab reclutava Nazih per le musiche, Isaac si rivolgeva a un altro amico: Ethan Hawke. Altro attore di un certo livello, Hawke interpreta l'antagonista della storia, Arthur Harrow. In questo primo episodio abbiamo avuto solo un assaggio delle sue capacità e siamo sicuri che le prossime settimane approfondiranno il suo legame con la dea Ammit, ma è curioso che i Marvel Studios abbiano scelto un personaggio comparso solo tanti anni fa in una manciata di storie a fumetti. Questa soluzione sicuramente ha garantito a Slater una maggior libertà in fase di scrittura, che per esempio gli ha consentito d'ispirarsi ad antagonisti più recenti - come Sun King o Morning Star - per ridefinire Arthur Harrow in una specie di carismatico santone.

Moon Knight, Ethan Hawke è Arthur Harrow
Moon Knight, Ethan Hawke è Arthur Harrow

Il conflitto tra Harrow e il protagonista è ancora acerbo, e questo episodio pilota non basta certo a delineare in maniera sufficiente le due parti in causa. Anzi, in un certo senso, l'esordio di Moon Knight calca pure un po' troppo la mano sul carattere petulante di Steven Grant, che a tratti risulta insopportabile. È una strategia che serve chiaramente a definire il suo alter ego nei prossimi episodi, e Oscar Isaac giganteggia barcamenandosi tra i manierismi di Steven e quel poco che si è intravisto del più determinato Marc Spector.

Nell'episodio pilota di Moon Knight c'è infatti pochissimo "supereroismo", per così dire. Le scene d'azione non si vedono per scelta autoriale, eccezion fatta per un inseguimento in auto molto ben girato. In effetti, le poche scene frenetiche ci sono apparse convincenti, non fosse per una computer grafica sottotono che speriamo migliori nelle prossime settimane. Infatti è solo nel finale, proprio negli ultimissimi minuti, che si comincia a inquadrare la direzione che potrebbe prendere la serie, e siamo sicuri che il cliffhanger contribuirà a spaccare ulteriormente in il pubblico in due, tra chi preferisce la cadenza settimanale e chi vorrebbe avere tutta la serie in streaming fin da subito.

Moon Knight, Oscar Isaac è anche Marc Spector
Moon Knight, Oscar Isaac è anche Marc Spector

D'altra parte, se non sapessimo che Moon Knight è una serie appartenente alla Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, probabilmente non ce ne saremmo neppure accorti. È interessante e preoccupante al tempo stesso che questo primo episodio non faccia assolutamente nulla per contestualizzare la storia nell'universo cinematografico degli Avengers. Non escludiamo che le prossime settimane possano tessere collegamenti più diretti, ma per il momento non abbiamo colto nessun riferimento agli altri supereroi o al Blip. Tutto sommato, è una scelta coraggiosa: dimostra che Moon Knight vuole quantomeno provare a reggersi sulle proprie gambe senza cavalcare il mero fanservice. Anche se la voce di Khonshu un pochino Venom ce l'ha ricordato.

Notevole questo primo episodio di Moon Knight: la nuova serie TV targata Marvel Studios vuole provare a raccontare qualcosa di diverso dal solito senza rifarsi alla fama degli Avengers. Il tono è sensibilmente più adulto e cupo rispetto alle produzioni Disney+ che l'hanno preceduta, ma stiamo parlando di un vero antipasto: la puntata pilota si limita a preparare il terreno, a imbastire i nodi da sciogliere, e in ultima analisi lascia con tanta voglia di scoprire cosa succederà nelle prossime settimane.

CERTEZZE

  • Le atmosfere inquietanti e i toni maturi
  • L'interpretazione di Oscar Isaac

DUBBI

  • La computer grafica è decisamente sottotono
  • Difficile prendere in simpatia il petulante Steven Grant