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Moonshot: Viaggio verso casa, la recensione di un puzzle lunare

Moonshot: Viaggio verso casa è un nuovo puzzle di Noodlecake a base di fisica, appena arrivato su Apple Arcade: vediamo di cosa si tratta nella recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   29/04/2022

C'è un legame profondo e duraturo tra la simulazione fisica e il puzzle game, un connubio che su piattaforme mobile ha raggiunto una popolarità straordinaria nella particolare interpretazione legata al lancio di oggetti secondo traiettorie più o meno complesse per colpire bersagli di vario tipo, come dimostra anche questa recensione di Moonshot: Viaggio verso casa.

Il gioco non è altro che una variazione sul tema reso celebre da Angry Birds, su cui Rovio ha costruito un vero e proprio impero, a sua volta derivante da una serie di sperimentazioni e varianti uscite in precedenza presso vari portali di giochi in flash e simili. Chi ha passato del tempo, anni fa, su siti come Kongregate, ha visto praticamente nascere e proliferare gameplay di questo tipo, essendo questi luoghi una sorta di brodo primordiale da cui sono poi derivate tutte le moderne tendenze dei giochi mobile. Il concetto alla base di Moonshot non è che una derivazione diretta di quei prototipi, ma presentato con tutti i crismi di un titolo ben costruito e confezionato.

La storia è molto semplice: la luna chiamata "Moon Pi" si ritrova improvvisamente separata dalla "madre Terra" e deve cercare di tornare nella sua orbita attraversando vari sistemi in 126 livelli divisi in 7 mondi, ognuno caratterizzato da nuove variabili che propongono ostacoli e variazioni marginali al gameplay, ma che lo arricchiscono in maniera sostanziale, mantenendolo piuttosto interessante e cercando di limitare l'effetto monotono che la continua ripetizione della medesima struttura inevitabilmente fa comparire, su un percorso così lungo.

Il viaggio della luna è tutto incentrato sull'attrazione gravitazionale e lo sfruttamento dell'effetto fionda, in maniera simile a quanto era stato proposto anche da Angry Birds Space, tanto per fare un esempio celebre, ma con alcune caratteristiche peculiari date dalle numerose variabili che compaiono lungo i livelli.

Un viaggio stellare, anzi lunare

Moonshot, un'immagine del gioco
Moonshot, un'immagine del gioco

L'obiettivo di ogni livello è far raggiungere una sorta di wormhole alla piccola lunga protagonista della storia, in modo da poter passare da un sistema all'altro alla ricerca della Terra. Per arrivare al traguardo dobbiamo lanciare il satellite caricando la spinta in modo da farle effettuare la giusta traiettoria, calcolando la curvatura e la potenza del lancio in modo da centrare il passaggio con un singolo colpo ben assestato.

Ovviamente il percorso diventa sempre più complicato man mano che ci addentriamo tra i livelli: pianeti, fasce di asteroidi, buchi neri, astronavi e ostacoli vari si frappongono fra il punto iniziale e quello finale del percorso, costringendoci a calcolare in maniera accurata la traiettoria da far effettuare a Moon Pi. Una linea appena accennata ci consente di avere un'idea del percorso iniziale che la luna eseguirà subito dopo il lancio, in modo da avere un riferimento tangibile sulla direzione intrapresa nei primi secondi, ma per il resto la traiettoria precisa dovrà essere prevista in base alla logica dell'effetto fionda e all'attrazione esercitata dagli altri elementi, sfruttando i pianeti presenti sullo schermo per effettuare curve e accelerazioni.

Moonshot, uno screenshot che mostra un livello più avanzato
Moonshot, uno screenshot che mostra un livello più avanzato

Si tratta insomma di una soluzione di gioco non proprio inedita, ma costruita con grande cura da parte del team Morsel Interactive, che è riuscita anche ad arricchire la struttura estremamente basilare con caratteristiche aggiuntive date da un level design sempre più complesso e in certi casi veramente apprezzabile, nonostante gli elementi fondamentali del gameplay non possano ovviamente non risultare un po' ripetitivi.

A concorrere alle buone sensazioni aggiungiamo anche un sistema di controllo preciso e naturalmente progettato per il touch screen, oltre allo stile grafico adottato. Quest'ultimo è uno degli elementi che maggiormente caratterizzano Moonshot: il tratto delicato del disegno in 2D eseguito a mano contribuisce a donare una notevole identità al gioco, contribuendo a farlo risaltare anche a fronte di una dinamica non particolarmente originale.

Conclusioni

Versione testata iPad 1.0
Digital Delivery App Store
Multiplayer.it
7.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Confacendosi alla tradizione classica del puzzle, Moonshot: Viaggio verso casa si basa su una meccanica basilare semplice e reiterata, ma progressivamente arricchita di nuovi elementi. Non è una sfida che richiede grandi ragionamenti o abilità ai controlli, configurandosi piuttosto come un passatempo tranquillo e sostenuto anche da un aspetto decisamente piacevole, ma con l'avanzare dei livelli può comunque causare qualche grattacapo e richiedere più di qualche tentativo per completare i vari passaggi. In un mercato così saturo la formula non può che risultare un po' trita, essendo comparsa con varie interpretazioni in molti altri giochi, ma l'ottima rappresentazione grafica e qualche livello ben studiato rendono Moonshot un titolo ottimamente inserito nel catalogo Apple Arcade, da scaricare e provare per tutti gli abbonati.

PRO

  • Il puzzle a base di lanci e fisica è una formula rodata e ben funzionante
  • C'è una buona quantità di variabili, inserite progressivamente nel corso dei livelli
  • Ottimo stile grafico che crea una bella atmosfera

CONTRO

  • Nulla di nuovo sul fronte del gameplay
  • Il meccanismo semplice può facilmente risultare ripetitivo a lungo andare