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Need for Speed: Underground

Gare clandestine notturne: alta velocità, frenate al limite e tanta adrenalina. Ai nastri di partenza la versione PC di Need for Speed: Underground. Electronic Arts ci propone un nuovo capitolo della prolifica serie di corse arcade.

RECENSIONE di La Redazione   —   20/02/2004
Need for Speed: Underground
Need for Speed: Underground

Voglio il rispetto!

La modalità principale del gioco è l’underground mode, dove inizierà la vostra carriera di corridore notturno. Dal menù avrete la possibilità di scegliere il tipo di gara, modificare il vostro bolide, osservare le statistiche e le copertine delle riviste (si, se vincerete determinate gare la vostra auto finirà sulle più importanti riviste del settore!). Oltre a questa modalità vi sono le classiche corse veloci con giri di prova, gare a eliminazione e due nuove tipologie di sfida: Drag e Drift. La prima consiste in una prova di accelerazione lungo dei rettilinei più o meno impervi: fondamentale è cambiare marcia al momento giusto per rimanere in testa, stando attenti al traffico e agli ostacoli presenti sul percorso, che se urtati comportano l’eliminazione dalla gara. Il Drift invece prevede una serie di circuiti chiusi in cui bisogna far derapare la macchina in continuazione per ottenere più punti degli avversari. Infatti, nel gioco sono presente dei “Punti Stile” che si ottengono facendo particolari evoluzioni (salti, deparate, scie, sfiorate alle altre auto) sulla falsariga dei Kudos di Project Ghotam. Le piste sono abbastanza varie, anche se tendono a riciclare certi tratti perché prese tutte dalla stessa città divisa a zone. Questo a volte trae in inganno per la somiglianza delle strade, che può portare a seguire determinate traiettorie col rischio di cozzare contro qualche muro inaspettato. Fissate sempre la mappa!
Procedendo nella modalità Underground affronterete tutte le tipologie di gara elencate (per un totale di 111 prove) le cui vittorie saranno necessarie per sbloccare nuove piste, auto più performanti e soprattutto pezzi da montare sul vostro mezzo fino a renderlo una caricatura del modello base.
Incredibile la quantità di modifiche eseguibili: dalla semplice vernice della carrozzeria, fino all’installazione di impianti al nitro, passando per minigonne, spoiler, marmitte, ruote, centraline elettroniche, cambio dell’assetto, fari e qualsiasi parte che si trovi su un auto. La disponibilità di parti e mezzi aumenta col passare della gare seguendo una curva di difficoltà ben calibrata, quando incontrerete problemi potrete sempre aggiungere modifiche o cambiare il bolide con uno più potente. Questi non sono molti, circa una ventina, e alcuni tra cui spiccano le auto giapponesi, simili tra loro. Certo si possono personalizzare ma qualche altro modello si poteva inserire. Comunque le gare si possono affrontare in modalità facile, media, difficile, fattore che determina drasticamente l’abilità del computer: gli avversari potranno essere dei babbei a caccia di ostacoli o carogne che tenteranno di speronarvi pur di vincere. In ultima l’aggiunta di migliorie (specie estetiche) servirà anche ad aumentare la vostra reputazione, indicata da una serie di stelle nei menù, che nel procedere del gioco sarà importante far salire.

Bella macchina! Ma sei capace di guidarla?

Per quanto riguarda la grafica siamo su ottimi livelli: macchine ben dettagliate e piene di riflessi, piste colme di edifici e altre strutture finemente realizzate e sufficentemente varie. Come neo però abbiamo l’effetto sfocatura che aumenta con la velocità, bello da vedere ma compromettente per la visibilità. Quando il contachilometri supera i 200 diventa difficoltoso vedere in lontananza, rendendo il rischio di incidenti molto elevato. E’ comunque possibile disattivare l’effetto dal menù della grafica che permette di personalizzare tutti i parametri. Lascia perplessi il fatto di correre solo di notte, mettere almeno un cielo al tramonto avrebbe variato un po’ più le situazioni. Non male il motore di gioco che gestisce il tutto senza eccessivi rallentamenti anche se bisogna dire che dimostra qualche incertezza perfino sulle macchine più potenti, evidentemente a causa di una non perfetta ottimizzazione (la giocabilità della versione xbox è minata da questo problema). Altro fattore sconcertante è la totale assenza di un modello di danni anche solo visivo, va ben che non è Destruction Derby ma sentire gli scontri delle auto (veramente realistici e rumorosi) senza che la carrozzeria si ammacchi almeno un po’ lascia l’amaro in bocca. Siamo molto lontani dalla fisica di Project Ghotam 2. Inoltre lascia a desiderare anche la realizzazione delle auto del traffico, tutte simili tra loro e molto inferiori graficamente alle vetture in gara.

THX CERTIFIED GAME

Il comparto sonoro è di ottimo livello, con i rombi delle auto molto potenti e diversificati tra loro. L’audio in generale è molto curato con un particolare elogio all’effetto scia: quando passerete vicino ad un oggetto a forte velocità lo sentire sfrecciarvi vicino. Il gioco è anche uno dei primi ad avere la nuova certificazione THX della Lucas, che garantisce da parte degli sviluppatori un impegno particolare nella parte sonora.
Stupenda anche la lista dei brani musicali con pezzi rock, hip-hop, tecno e metal, che soddisferanno tutti i gusti anche se non è purtroppo possibile cambiarli in gara (un autoradio non avrebbe guastato visto che si dà peso agli impianti audio anche nella scena iniziale).

Need for Speed: Underground
Need for Speed: Underground

THX CERTIFIED GAME

Play Online on EA.com! (No fast, No furious)
La modalità multiplayer di Underground prevede, come per tutti i giochi di EA, la creazione di un account sui server ufficiali, pena l’impossibilità di giocare a qualsiasi partita con altri piloti virtuali. Al primo collegamento il programma di gestione online interno provvederà a cercare eventuali patch. Eseguite le procedure di aggiornamento è possibile avere informazioni sugli altri utenti, sulle gare in corso, ecc. A fianco di ogni giocatore troviamo una barra che indica la velocità della connessione, rossa se lenta, verde se al massimo: alcune partite (usando una adsl a 256kb) si sono rivelate altalenanti, con auto avversarie che sparivano e riapparivano in continuazione… per il resto la giocabilità è sempre alta, e vincere è prioritario (per alcuni anche troppo perché come al solito troviamo chi tenta speronamenti gratuiti). Le diverse tipologie di gare rendono poi la sfida più varia del semplice testa-a-testa. Durante la sessione è possibile creare il tipo di competizione preferita regolandone i vari parametri e attendere che gli altri utenti si lancino in pista da voi. In definitiva divertente e accattivante, con l’effetto, in caso di sconfitta, di voler gareggiare nuovamente con i vincitori fino a spuntarla! Tutto questo però a patto di avere una connessione veloce.

Commento

Per concludere Need For Speed: Underground è un buon gioco arcade, che fa dell’elaborazione delle auto il suo punto di forza. Quando arriverete a montare improbabili neon pulsanti e impianti al nitro vi sentirete in grado di ridicolizzare l’auto di Vin Diesel in “The Fast & the Furious”.
Bella l’atmosfera, bello il pacchetto in generale e sufficientemente vario da tenere incollati al monitor per svariate ore in singleplayer. Le tipologie di sfida e le tantissime competizioni con relativi premi vi spingeranno ad arrivare alla fine per avere tutto. Se aggiungete una buona modalità multiplayer, in cui non vedrete l’ora di confrontarvi con gli altri tamarri virtuali per vedere chi ha la macchina più esagerata e potente, la longevità è garantita.

    Pro:
  • Ottima grafica
  • Personalizzazione delle auto unica
  • Guida arcade divertente e immediata
    Contro:
  • Modello dei danni assente
  • Poche vetture
  • Necessita di pc potenti

Need for Speed: Underground
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Need for Speed: Underground

Finalmente, dopo svariati mesi di attesa, esce Need For Speed: Underground, ultimo titolo della serie arcade nata ancora anni fa sull'ormai defunto 3DO. Fughiamo subito ogni dubbio: Underground è un gioco prettamente arcade, che basa la sua esistenza sulle corse notturne ad altissima velocità viste nei due film di “Fast and Furious”. Quindi macchine taroccate fino all’inverosimile, gare illegali in mezzo al traffico e filmati d’intermezzo con protagonisti tamarri più o meno spacconi e donne bellissime.
Il modello di guida segue la consuetudine di Electronic Arts: acceleratore quasi sempre a tavoletta, curve ai limiti dell’aderenza e nessuna manovra che richieda eccessiva prudenza, per un sistema che comunque riesce a essere immediato e divertente.