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Operation Tango, recensione: la spy story cooperativa che stavate aspettando

Operation Tango sarà presto disponibile: ecco la nostra recensione di quest'ottima spy story, che non dovreste assolutamente perdervi.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   26/05/2021

Sono passati due mesi da quando il mondo è stato sconvolto dall'inaspettato successo di It Takes Two, nuovo gioco del caotico ma talentuoso Josef Fares. Ora, abbiamo la possibilità di giocare un'altra opera che segue la stessa filosofia: Operation Tango. Due giocatori, cuffie e microfono a portata e pura cooperazione sono gli ingredienti fondamentali per questa avventura.

Vediamo nella nostra recensione di Operation Tango se questa interessante proposta merita la vostra attenzione.

Spie nate

Operation Tango ci porta in giro per il mondo per combattere un cybercriminale
Operation Tango ci porta in giro per il mondo per combattere un cybercriminale

Operation Tango porta nel mondo dello spionaggio. I giocatori prenderanno il controllo di un'Agente e di un Hacker e dovranno infiltrarsi all'interno di sei diversi luoghi con lo scopo di recuperare informazioni vitali per fermare un complotto che potrebbe avere ripercussioni mondiali.

Operation Tango segue una trama molto classica per il genere dello spionaggio e tira in ballo multinazionali, un futuro che rischia di divenire distopico e un hacker malvagio da rintracciare e fermare. Purtroppo, la storia è molto semplice, un insieme di brevissimi filmati generici che danno contesto alle missioni e poco altro. Si tratta più di una giustificazione di fondo per farci viaggiare in giro per il mondo, non una vera spy story dai risvolti drammatici.

Inoltre, l'opera non ha nemmeno il tempo di costruire una trama complessa a causa della propria limitata longevità: parliamo di un massimo di tre ore (99% delle quali di gameplay) per completare con un singolo personaggio tutte le missioni disponibili. Fortunatamente, il numero può raddoppiare se si decide di riaffrontare ogni missione dal punto di vista opposto e, come vedremo subito, ve ne è assolutamente motivo.

Ne servono due

Uno dei più grandi punti di forza di Operation Tango è che si tratta di due giochi in uno. L'Agente, infatti, si trova sul campo e deve fisicamente infiltrarsi all'interno di luoghi protetti, evitando droni e interagendo con i device a portata. L'Hacker, invece, se ne sta al sicuro e, tramite il proprio computer, entra nei sistemi di sicurezza e interagisce con telecamere, planimetrie e intercetta informazioni in arrivo.

Si tratta di due esperienze molto diverse, ma altrettanto divertenti. Fondamentale, ovviamente, la cooperazione: ogni pochi passi c'è un ostacolo, che sia una porta chiusa, un ascensore che non si muove o dei laser invisibili. I giocatori devono in continuazione scambiarsi informazioni per capire come procedere.

La maggior parte delle azioni richieste, quindi, sono semplici da eseguire: premi su un pulsante, inserisci un codice, schiva un paio di droni. A rendere il tutto molto più soddisfacente è però il fatto che è impossibile fare qualsiasi cosa senza il supporto del secondo giocatore. Indipendentemente da quello che è richiesto, a ogni giocatore manca sempre una componente fondamentale per fare quel che deve fare. Non si è mai in silenzio, quindi, e il ritmo di gioco abbastanza sostenuto aiuta a non creare mai un momento di vuoto.

Operation Tango: alcuni minigiochi ci portano in labirinti virtuali
Operation Tango: alcuni minigiochi ci portano in labirinti virtuali

Le uniche fasi di gameplay più "strutturate" sono legate ad alcuni minigiochi cooperativi, come dei puzzle game nei quali bisogna spostare una serie di blocchi per portare una chiave all'uscita. O anche dei livelli nei quali un giocatore deve creare un percorso con un numero limitato di caselle a disposizione, da posizionare sulla base delle indicazioni del secondo giocatore, unico in grado di vedere delle trappole mobili.

Operation Tango, in media, è molto semplice e, se anche i minigiochi possono causare alcuni game over, i checkpoint sono frequentissimi e spesso ci permettono di ripartire letteralmente un secondo prima dell'errore. Non ci sono mai perdite di tempo e non è quindi necessario ripetere intere sezioni in caso di errore. Inoltre, gli sviluppatori hanno inserito un sistema di Suggerimenti per aiutare i meno esperti, nel caso nel quale ci si ritrovi bloccati e non si capisca come proseguire. Nel nostro caso, però, non abbiamo mai avuto necessità di attivarlo, sintomo di un gioco con una difficoltà ottimamente calibrata.

Operation Tango è sempre molto logico e chiaro nei propri obbiettivi, quindi è impossibile ritrovarsi a girare senza capire esattamente cosa si debba fare. Al tempo stesso, vi è sempre un attimo durante il quale ci si deve guardare attorno e si deve discutere con il secondo giocatore, cercando di capire dove ci si trova, dove si deve andare e quali informazioni sono necessarie all'altro per andare avanti. Questo gioco cooperativo spinge quindi al ragionamento senza risultare mai cervellotico.

Ottima anche la varietà di situazioni. Ci sono missioni molto tranquille, dove si può agire senza fretta. Altre nelle quali scattano conti alla rovescia. Situazioni nelle quali l'Hacker e l'Agente si invertono di ruolo. I suddetti minigiochi sono forse l'unico elemento che si ripete un po' troppo, soprattutto considerando che Operation Tango è abbastanza breve: comunque non annoiano e questo è ciò che conta.

In giro per il mondo

Gli ambienti di gioco di Operation Tango sono tutti un po' troppo generici
Gli ambienti di gioco di Operation Tango sono tutti un po' troppo generici

Un po' meno interessante il lato grafico e artistico. A livello tecnico parliamo di un gioco low poly e con aree sempre abbastanza piccole. È un'opera indie sotto tutti i punti di vista, ma a nostro parere non vi è bisogno di molto di più. Sul lato artistico, invece, avremmo gradito un po' più di personalità. Il gioco, teoricamente, ci porta in giro per il mondo, ma non si percepisce mai di essere in Oriente, in Sud America o in Sud Africa: tutti i luoghi sono interscambiabili e diventano un generico "futuro a breve termine". Sommando anche il fatto che la storia è quasi superflua, Operation Tango manca un po' di carattere a livello artistico. Si tratta però del difetto meno importante a nostro parere.

La componente sonora, infine, fa il proprio dovere, ma chiaramente non ha molto spazio a disposizione. Ricordiamo che la maggior parte del tempo avremo nelle orecchie la voce dell'altro giocatore, musica ed effetti devono stare in secondo piano, d'obbligo.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
8.8
Il tuo voto

Operation Tango è un'ottima esperienza cooperativa. Questo "simulatore di spionaggio" propone in pratica due giochi in uno e riesce in questo modo a sopperire al limitato numero di missioni e alla scarsa longevità. La varietà di situazioni ludiche è molto buona e il vero fulcro dell'intera avventura è l'azione coordinata con il secondo giocatore. Ogni sequenza è ben calibrata per spingerci a ragionare, senza risultare mai complessa o cervellotica. Inoltre, il secondo giocatore può affrontare il gioco gratis tramite un Friend Pass, anche in cross-play tramite una piattaforma diversa da quella del primo giocatore.

PRO

  • Divertente e ragionato
  • Due giochi in uno
  • Friend Pass cross-play

CONTRO

  • Artisticamente poco d'impatto
  • Un paio di missioni in più non avrebbero guastato