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Poinpy, recensione di uno strano platform da Netflix e l'autore di Downwell

La recensione di Poinpy, uno tra i nuovi giochi scaricabili gratuitamente dagli abbonati a Netflix: non è davvero niente male, tra l'altro.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   30/06/2022

Se siete abbonati a Netflix e avete voglia di un gioco immediato e originale da giocare su smartphone, allora la recensione di Poinpy può indicarvi una validissima soluzione, visto che l'opera di Ojiro Fumoto, distribuita gratuitamente dal servizio video agli abbonati, è davvero molto valida.

Per chi non lo conoscesse, si tratta dell'autore del noto Downwell, platform-sparatutto incentrato su una costante caduta verso il basso in un pozzo senza fondo ricco d'insidie e stranezze, che abbiamo anche valutato molto bene nella sua recensione. Ebbene, Poinpy in un certo senso prende qualcosa del concetto di Downwell e lo ribalta, proponendo una struttura fondamentalmente opposta, visto che in questo caso ci troviamo a dover salire costantemente verso l'alto, di piattaforma in piattaforma. Sotto alcuni aspetti ricorda il buon vecchio Doodle Jump, come impostazione verticale e per il suo basarsi su salti continui che portano sempre più in alto, ma il meccanismo qui è piuttosto diverso e originale.

Non c'è proprio una storia, bensì una sorta di "situazione": Poinpy è un piccolo dinosauro salterino che si ritrova a dover costantemente fuggire da una gigantesca creatura blu che occupa la parte inferiore dello schermo e che dev'essere placata rifornendola in continuazione di succo di frutta. Questo può essere ottenuto dai frutti che si trovano in giro per i livelli, ma devono essere raccolti secondo particolari "ricette" fornite via via dalle creature e visibili nella parte alta dello schermo. Di fatto, si tratta di raccogliere questi frutti nella sequenza che viene illustrata, costringendo dunque a effettuare salti secondo alcune traiettorie che consentano di raggiungere gli oggetti giusti e nella sequenza corretta, pena lo scatenarsi della furia distruttrice della creatura blu, in grado di riempire il livello di fiamme.

Scrollate e salti

Poinpy, alcune immagini del gioco
Poinpy, alcune immagini del gioco

A questo punto è chiaro come Fumoto abbia la capacità di creare un gameplay coinvolgente a partire da pochi e semplicissimi elementi, riprendendo alcuni "fondamentali" del videogioco e personalizzandoli abbastanza da costruire un titolo che appare originale e divertente. Se in Downwell si trattava soprattutto di sparare e trovare il percorso giusto in caduta libera, qui ci troviamo sempre a disegnare delle traiettorie, ma nel senso opposto e con un meccanismo che risulta totalmente diverso. In particolare, giocando per qualche minuto appare chiaro su cosa sia costruito Poinpy: si tratta di prendere il classico gesto dello swipe verso il basso, che usiamo mille volte al giorno per scrollare lo schermo di uno smartphone, e utilizzarlo come sistema di input di un platform. In questo modo si crea subito una connessione istintiva con la meccanica di gioco, che va poi affinata imparando a calcolare i rimbalzi contro pareti, nemici ed elementi dello scenario, ma rimanendo sempre in qualche modo familiare.

La difficoltà maggiore sta nel cercare di restare in aria il più a lungo possibile in modo da raggiungere più facilmente i frutti, e per fare questo bisogna imparare a sfruttare i rimbalzi contro pareti, nemici e oggetti in modo da poter ottenere delle spinte "extra". Non è una cosa semplice perché si hanno finestre temporali limitatissime per impostare la traiettoria e nei livelli più avanzati basta pochissimo per sbagliare, facendo arrabbiare il mostro blu e raggiungendo subito il game over.

Poinpy, tre screenshot del gioco
Poinpy, tre screenshot del gioco

C'è anche una certa progressione data dallo sblocco di power-up che incrementano le abilità di Poinpy, aumentando la quantità di salti eseguibili in sequenza od ottenendo vite extra, mentre un'aggiunta interessante è fornita dalla modalità Puzzle che si sblocca avanzando nel gioco e introduce un sistema di gioco decisamente differente.

Un elemento caratterizzante di Poinpy è chiaramente il suo stile grafico: anche in questo caso si può riconoscere una ricerca dell'opposto rispetto a Downwell, la cui identità era fortemente marcata dall'uso del bianco e nero. In questo caso invece la cifra stilistica è data da una vera e propria festa di colori, con tonalità sgargianti e contrastanti in maniera quasi irriverente, sottolineando un disegno cartoonesco e stilizzato che ricorda un libro illustrato per bambini. Un vero e proprio piacere per gli occhi, che compensa in buona parte una colonna sonora invece un po' ripetitiva e poco carismatica.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1.0.4
Digital Delivery App Store, Google Play
Multiplayer.it
8.4
Lettori (6)
8.6
Il tuo voto

Ojiro Fumoto si conferma uno sviluppatore in grado di sfruttare pochi elementi basilari per creare un gameplay semplice, ma in grado di creare dipendenza. La premessa di Poinpy è elementare: saltare sempre più in alto e cercare di raccogliere gli oggetti richiesti nel tempo concesso, ma al di là della maestria negli swipe alla ricerca delle giuste traiettorie diventa sempre più importante padroneggiare le meccaniche secondarie, sfruttando nemici ed elementi dello scenario per effettuare rimbalzi e ulteriori salti, oltre ad applicare i giusti power-up. Resta un gioco piccolo e non particolarmente profondo ma nella sua immediatezza e semplicità si rivela perfettamente "mobile", da controllare con il solo pollice e in grado di catturarci grazie anche alla sua particolare caratterizzazione grafica. Se siete abbonati a Netflix, raccomandiamo il download di Poinpy senza alcuna riserva.

PRO

  • Gameplay immediato, semplice ma subito coinvolgente e divertente
  • Caratterizzazione grafica irresistibile
  • Controlli reattivi e istintivi

CONTRO

  • Molto basilare come meccanica, alla lunga ripetitivo
  • Nessun "high score" o elemento di sfida con altri giocatori