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Predator Helios Neo 16 2024: la recensione del laptop medio gamma da gaming che mette tutti d'accordo

Helios 16 in versione 2024 è la proposta di Predator che mette sul piatto un'ottima dotazione hardware e un grande rapporto qualità/prezzo.

Predator Helios Neo 16 2024: la recensione del laptop medio gamma da gaming che mette tutti d'accordo
RECENSIONE di Maicol Calegari   —   02/05/2024

Parlando di portatili da gaming molto spesso ci troviamo a discutere di notebook che per la volontà di massimizzare le performance lasciano da parte alcune caratteristiche che saltano meno agli occhi, come un buon bilanciamento generale o la possibilità di sfruttare l'hardware senza incorrere in problemi di dissipazione e rumore.

Ad onor del vero non è sicuramente semplice convivere in portabilità con tutti i sistemi che i produttori come Intel o NVIDIA hanno sviluppato per spremere ogni singolo e ultimo MHz dai loro hardware, quando dall'altra parte devi far coesistere tutta questa potenza con una batteria e dimensioni ridotte dello chassis. Questo solitamente porta al trovare PC portatili di fascia alta con il meglio che si possa desiderare anche su dettagli "non da scheda tecnica", come un buon dissipatore o la cura costruttiva, mentre i sistemi di fascia media e a scendere magari scontano una certa inconsistenza circa la qualità dei materiali, sacrificando sull'altare della qualità generale e della relativa esperienza d'uso, la volontà di presentarsi con una dotazione un poco più sfiziosa.

Predator, che si occupa si sviluppare le soluzioni destinate al mondo gaming per Acer, ha scelto una strada diversa e questo Helios lo dimostra: nella versione da noi provata che rappresenta il perfetto punto d'incontro tra una dotazione di fascia medio/alta e una cura costruttiva che non sarebbe strano trovare in sistemi di fascia più elevata.

Caratteristiche tecniche

Il Predator Helios Neo 16 ricevuto in redazione è equipaggiato con un Intel Core i7-14700HX e una NVIDIA GeForce RTX 4070
Il Predator Helios Neo 16 ricevuto in redazione è equipaggiato con un Intel Core i7-14700HX e una NVIDIA GeForce RTX 4070

Come sempre partiamo con la nostra analisi dalle caratteristiche tecniche, dove spiccano ovviamente i due grandi attori di ogni portatile gaming che si rispetti: il processore e la scheda video.
A dirigere il tutto troviamo un ottimo Intel Core i7-14700HX, fratello minore del mostruoso i9-14900HX rispetto a cui "perde" alcuni core ad alta efficienza (20 vs 24), qualche MB di cache (30 vs 33) e una manciata di MHz di frequenza (dai 100 ai 300 MHz, tra frequenze normali e turbo). Non bisogna farsi trarre in inganno dall'idea che il 14700HX non sia il top di gamma, visto che forse proprio per la lieve riduzione rispetto al fratello maggiore, risulta invece molto gestibile nel notebook provato e garantisce performance fantastiche, sia in single core che in multi core. Parliamo comunque di un processore capace di toccare 5.5 GHz di frequenza massima e mettere a disposizione ben 20 core e 28 thread: difficile pensare che non sia in grado di offrire tutta la cavalleria di cui potremmo aver bisogno.

Per la parte 3D Predator ha scelto di affidarsi ad una vecchia conoscenza, ma per questo non meno valida: una NVIDIA GeForce RTX 4070 in versione laptop a piena potenza, ovvero 115 Watt.
Completano il sistema 32 GB di RAM DDR5 a 5600 MHz, composti da 2 moduli da 16 GB l'uno e un singolo disco SSD PCIe Gen4 da 1 TB.
Come possiamo notare nessuna voce tecnica del portatile è "il top" a cui si possa ambire oggi, ma è proprio questo bilanciamento unito alle ottime qualità costruttive il principale punto di forza del sistema.

Adeguata la componentistica rimanente, specialmente sul fronte della connettività: per gestire le reti Wi-Fi troviamo una scheda di rete Killer Wireless Wi-Fi 6E 1675i, che collegata ad un router/access point capace di supportare il Wi-Fi permette davvero grandi velocità e latenze ridotte. Solo discreta la webcam integrata, con supporto a risoluzione 720p: considerando però la fascia di prezzo in cui questo prodotto si inserisce, ovvero 1999€, sarebbe stato difficile fare meglio e considerando anche la natura gaming del prodotto, non ci sentiamo di considerarlo come un difetto a cui dare troppo peso.

Display

Il display del Predator Helios Neo 16 è un 16 pollici con risoluzione 2560 x 1600 e refresh rate di 240 Hz
Il display del Predator Helios Neo 16 è un 16 pollici con risoluzione 2560 x 1600 e refresh rate di 240 Hz

Ottima da parte di Predator la scelta del monitor: un'unità da 16 pollici con risoluzione WQXGA (quindi con rapporto 16:10 e risoluzione 2560 x 1600) a LED, capace di una frequenza di aggiornamento massima di ben 240 Hz, 500 nits di luminosità e con un tempo di risposta di 3ms: il tutto è ovviamente supportato dalla presenza del G-Sync per sfruttare al meglio la GPU NVIDIA.

La dimensione da 16" rappresenta un buon punto d'incontro tra portabilità e dimensioni dello schermo, ovviamente i tecnici Predator hanno infuso cura e perizia nel selezionare un pannello che non sfigurasse e il lavoro svolto è ottimo: lo schermo integrato ha una buona resa cromatica, anche in condizioni di luce sfavorevoli, e la dimensione permette anche di gustarsi una buona partita senza dover per forza ricorrere ad un monitor esterno, che comunque ci aspettiamo sia in qualche modo da considerare se si vuole apprezzare appieno la resa grafica.

Un paio di pollici in più sarebbero tutto sommato graditi, nell'ottica di usare lo schermo integrato quando necessario, ma questo alza l'asticella verso laptop decisamente più ingombranti e meno "portatili" e non è il terreno di caccia del Predator Helios Neo in prova.

Se da una parte è vero che questo pannello "brilla" unicamente per il valore di refresh rate (ben 240 Hz), dall'altra va però detto che è un'ottima unità che pur non eccellendo in nulla si ritrova a fare bene praticamente tutto. Oggi - anche rivolgendosi a sistemi di fascia ben più alta e meno popolare - ci si ritrova comunque a dover fare i conti con regolazioni specifiche, specialmente nell'ottica di un uso anche per la creazione di contenuti e il pannello dell'Helios Neo 16 si comporta comunque in maniera egregia anche così come lo si trova impostato di fabbrica.

Supportato ovviamente anche il sistema Optimus che permette l'uso intelligente della GPU integrata del processore o di quella discreta, anche se abbiamo ravveduto alcuni momenti di lag durante la fase di passaggio dall'una all'altra scheda, risolti prontamente forzando la voce Optimus sul pannello NVIDIA al posto dell'impostazione Auto.

Audio

Pur non essendo un laptop da gaming gigante, il Predator Helios Neo 16 si fa sentire e notare con i suoi 2,8 Kg di peso
Pur non essendo un laptop da gaming gigante, il Predator Helios Neo 16 si fa sentire e notare con i suoi 2,8 Kg di peso

Al supporto dell'uso in mobilità, poiché chi scrive è piuttosto convinto che nella comodità di casa propria o quando possibile, sia più facile rivolgersi ad un set di cuffie da gaming, Predator ha equipaggiato l'Helios Neo 16 con una coppia di altoparlanti stereo e con una certa cura ha inserito tutta una serie di sistemi "IA" per aiutare il comparto, specialmente lato microfono.

Benché lo sforzo sia encomiabile, il sistema si rivela appena sufficiente per l'uso durante carichi leggeri e in presenza di stress importanti il rumore delle ventole si fa troppo presente.
Come abbiamo avuto modo di dire più volte questo non possiamo considerarlo un vero e proprio difetto, quanto una caratteristica intrinseca del dover inserire in qualche modo degli altoparlanti in uno chassis che giocoforza ha misure contenute. Fatta questa doverosa precisazione (evitando di richiedere performance inarrivabili a driver audio di questa dimensione) i 2 altoparlanti garantiscono comunque una discreta spazialità del suono e in ambienti abbastanza silenziosi, come può essere il salotto di casa, garantiscono una pressione sonora tutto sommata adeguata e la possibilità di regolare alcune voci tramite DTS X.

Scheda tecnica Acer Predator Helios Neo 16

  • Processore:
    • Intel Core i7-14700HX @5.5 GHz (Max Turbo)
    • 20 core e 28 thread
    • TDP 55 Watt | 157 Watt massimi
  • Scheda video:
    • NVIDIA GeForce RTX 4070 Laptop con 8 GB GDDR6
    • TDP 115 Watt
    • Frequenza core: fino a 2350 MHz
    • Frequenza memoria: 2000 MHz
  • Memoria: 32 GB DDR5-5600 MHz (2 x 16 GB)
  • Storage: SSD da 1 TB PCIe 4.0 NVMe M.2
  • Display:
    • LED di tipo IPS da 16,0 pollici
    • Risoluzione 2560 x 1600
    • Refresh rate 240 Hz
    • Luminosità 500 nit
    • Supporto G-Sync e Advanced Optimus
  • Connettività: Killer Wireless Wi-Fi 6E 1675i, Killer Ethernet E3100G e Bluetooth 5.2
  • Porte:
    • 1x USB-C 3.2 con Thunderbolt 4
    • 1x USB-C gen2 con DisplayPort 1.4 e alimentazione
    • 3x USB-A gen1
    • 2x USB-A 3.2 gen2 (di cui una con funzione di ricarica USB da spento)
    • 1x HDMI 2.1
    • 1x jack Ethernet RJ-45
    • 1x lettore SDXC
    • 1x mini-jack 3.5 mm per cuffie e auricolari
  • Webcam: HD 720p con supporto Temporal Noise Reduction
  • Batteria: 90 Wattora con alimentatore da 330 Watt. Supporto alla carica tramite USB-C 65 Watt
  • Sistema operativo: Windows 11 Home
  • Dimensioni: 357 x 278 x 25/27 mm
  • Peso: 2,8 Kg
  • Prezzo: 1999€

Design

In Italia è possibile trovare il Predator Helios Neo 16 solo con 2 processori Intel di 14° generazione: il 14700HX e il 14650HX
In Italia è possibile trovare il Predator Helios Neo 16 solo con 2 processori Intel di 14° generazione: il 14700HX e il 14650HX

Il design dell'Helios Neo 16 segue un certo dettame di eleganza, pur se applicata ad un portatile che non nasconde la sua natura gaming, ma che nemmeno la esalta.
Questa scelta permette, volendo, anche di andare a inserire il portatile in un ambiente lavorativo senza stonare eccessivamente, magari disabilitando l'illuminazione della tastiera.
I rimandi che da fuori tradiscono la natura gaming sono tutto sommato piuttosto neutri e questo dettaglio potrebbe essere un pregio così come un difetto, dipendentemente dai gusti personali di ogni utente.
Il corpo del portatile non è compatto in senso assoluto e per essere un 16" il peso è comunque generoso, chiaro che alloggiare un sistema di dissipazione capace di gestire lo stress termico generato dalle componenti installate costringe a pagare pegno e non è possibile limitare troppo gli spazi, considerando anche che non ci troviamo di fronte ad un portatile di fascia altissima (e relativi altissimi costi) che permette anche uno studio e l'uso di soluzioni ancora più particolareggiate per limitare in qualche modo peso e dimensioni.

Lo chassis dell'Helios Neo 16 è costruito in plastica di buona fattura e al tatto dà una buona sensazione di solidità: il display è montato su due cerniere solide e una volta aperto lascia una parte a sbalzo posteriore dove trovano posto alcuni connettori come alimentazione, HDMI e porte Type-C. Sotto l'area occupata dallo schermo trova spazio forse la componente che più di tutte tradisce la natura gaming del portatile, ossia la tastiera RGB pilotabile dal software Predator Sense: il feedback è generalmente buono e con una buona spaziatura tra i tasti anche se si nota una lieve tendenza durante le fasi più concitate di scrittura o gioco a flettere e generare qualche scricchiolio. Ottima la presenza di un tastierino numerico, anche se piuttosto ridotto di dimensioni: certamente comodo.

Non impeccabile invece la resa del touchpad, che lascia un feedback un po' gommoso e poco preciso: come per altri notebook tuttavia consideriamo il touchpad come un elemento davvero di contorno. Parliamo comunque di un portatile che merita un buon mouse gaming.

Porte I/O

La presenza del tacco posteriore permette al Predator Helios Neo 16 di avere diverse porte sul retro
La presenza del tacco posteriore permette al Predator Helios Neo 16 di avere diverse porte sul retro

Valida la dotazione di porte I/O, coadiuvata dalla presenza nella parte posteriore di alcuni connettori. In particolare troviamo estremamente intelligente l'aver posizionato sul retro proprio i due connettori di maggiori dimensioni, come quello HDMI per il monitor esterno e quello di alimentazione, oltre ad alcune porte USB Type-C.

Buona anche la possibilità di avere accesso a monitor esterni, sia grazie alla porta HDMI 2.1 che ad una porta Type-C, questo permette di godere di una certa flessibilità nell'inserimento dell'Helios sulla propria scrivania quando si rientra a casa.

Proprio durante gli spostamenti, se non si rende necessario avere accesso alle performance "da ufficio" dell'Helios sarà possibile lasciare nello zaino il voluminoso alimentatore e garantire un apporto di corrente da una delle porte Type-C: peccato solo il limite di caricamento di 65 Watt, che rende difficile alimentare il PC durante l'uso, de facto garantendo il minimo sindacale per mantenerlo operativo.

Per chiudere la nostra panoramica sulle porte I/O troviamo l'ethernet (da 2.5 Gbps), il mini-jack per l'uso di cuffie con microfono e un lettore per schede SD: vero che oggi un professionista dispone plausibilmente di molti adattatori e che l'Helios non nasce per i creativi, ma esistono portatili di fascia più elevata e costo più importante che non dispongono comunque di questo alloggio.

Modalità di testing

Per quanto riguarda la GPU, il Predator Helios Neo 16 disponibile in Italia permette di scegliere tra NVIDIA GeForce RTX 4050, 4060 e 4070
Per quanto riguarda la GPU, il Predator Helios Neo 16 disponibile in Italia permette di scegliere tra NVIDIA GeForce RTX 4050, 4060 e 4070

Per spremere al massimo l'Helios abbiamo utilizzato la nostra consueta suite di testing composta da un mix di benchmark sintetici e giochi con test replicabili. L'uso di benchmark interni dei giochi deriva dalla necessità di avere dati comparabili e l'uso di titoli moderni è necessario per dare una panoramica il più precisa e vasta possibile per chi crediamo sia l'utilizzatore tipico di un prodotto di questa natura. Tutti i test, per finire, sono stati svolti forzando la risoluzione a 1440p e 2160p con rapporto 16:9.

Testare un portatile di questa fascia pone alcuni interessanti spunti di riflessione, che derivano per lo più dalle aspettative che ogni utente sviluppa quando investe la cifra necessaria per l'acquisto di un prodotto di questa fascia.
Palese da dire, ma va comunque evidenziato: la GeForce RTX 4070 installata su questo portatile permette molto, ma non tutto. Se la scheda garantisce parecchia cavalleria per "aggredire" titoli e benchmark fino alla risoluzione nativa del monitor dell'Helios (che ricordiamo essere 2560 x 1600, con rapporto 16:10), tende a mostrare ovviamente il fianco al salire di risoluzione con la volontà di mantenere verso il massimo le impostazioni grafiche, specialmente con l'uso del Ray Tracing.

Dai nostri test il momento dove questa problematica si presenta maggiormente è su quei titoli ghiotti di VRAM, con gli 8 GB che presto diventano un limite e possono causare qualche problema.

Buona la possibilità, tramite il software Predator Sense, di "spingere" al massimo il sistema: questo garantisce un lieve incremento prestazionale che però costringe il sistema di dissipazione ad un lavoro extra, decisamente avvertibile. Oltre ad alcuni preset già disponibili è possibile inoltre procedere alla creazione di un preset personale, similmente a molti dei prodotti dei competitor.

Prestazioni con benchmark sintetici

3DMark Speed Way è il benchmark più pesante tra quelli disponibili in 3DMark
3DMark Speed Way è il benchmark più pesante tra quelli disponibili in 3DMark

In partenza abbiamo svolto la classica serie di benchmark sintetici da parte di 3DMark, PCMark e VRMark e dopo tutta la tornata di test non possiamo che confermare quanto l'Intel Core i7-14700HX sia capace di ottime prestazioni e che l'Helios sia in grado di imbrigliare questa potenza, dissiparla e renderla disponibile anche durante le sessioni di benchmark che in questo frangente si rivelano estremamente dure e complesse.

3Dmark Speedway Helios Neo 16 3035
3Dmark Fire Strike Ultra Helios Neo 16 2024
3Dmark Time Spy Extreme Helios Neo 16 2024


Nessun problema quindi a spingersi per parecchio tempo al limite, con le ventole che provano ad espellere tutta l'aria calda prodotta da tutti i core dell'i7, che porta a termine tutte le tornate senza particolari problemi, mostrando di non soffrire particolarmente di thermal throttling o tagli di frequenze troppo aggressive.

Speed Way Stability Test Helios Neo 16 2024
Fire Strike Ultra Stability Test Helios Neo 16 2024
Time Spy Extreme Stability Test Helios Neo 16 2024


Doveroso citare come Acer abbia scelto di installare una pasta termica differente da quelle tradizionali, come abbiamo già visto anche su altri PC di fascia ben più alta di alcuni competitor: sull'Helios 16 è in uso infatti una pasta definita al metallo liquido, questa permette una grande capacità dissipante ma soffre di alcuni problemi di affidabilità se non posata con cura; viene da sé che l'applicazione in catena di montaggio è di assoluta precisione e praticamente azzera questi rischi, ma fa piacere vedere soluzioni un tempo estremamente esotiche prendere sempre più piede anche su notebook più tradizionali e meno specialistici.

Nessun problema sul fronte 3D: la GeForce RTX 4070 riesce a spingersi al suo limite e il generoso sistema di dissipazione non batte ciglio anche durante le sessioni più lunghe e impegnative.

Ovviamente ottimi e in linea con le aspettative anche i benchmark come quello integrato di CPU-Z e Crystaldiskmark, dove il singolo disco SSD PCIe 4.0 garantisce ottime performance ed è perfettamente in grado di supportare pressoché qualsiasi carico di lavoro.

Crystaldiskmark Predator Helios Neo 16
Cpu Z Helios Neo 16 2024

Prestazioni Gaming

Il benchmark interno di Returnal permette di testare tutte le tecnologie di upscaling disponibili sul mercato
Il benchmark interno di Returnal permette di testare tutte le tecnologie di upscaling disponibili sul mercato

Dopo aver svolto i test sintetici è stato il turno dei benchmark del nostro parco titoli, che ricordiamo abbiamo svolto in risoluzione 16:9 sia in 1440p che in 2160p.
Come abbiamo avuto modo di indicare anche prima, in questo frangente dobbiamo dividere in maniera netta quelle che sono le performance in 1440p da quelle che invece ravvediamo in 2160p: la GeForce RTX 4070 è davvero ottima per la prima risoluzione e non nasce per andare a spaziare in 4K in maniera hardcore. Non fraintendeteci, sarà assolutamente fattibile godersi ore e ore di gioco anche in 2160p, semplicemente si renderà necessario rinunciare a qualche dettaglio e ritoccare un poco la grafica per sostenere meglio gli FPS. Niente "Ultra" quindi, ma in quel caso non sarebbe la RTX 4070 la vostra scelta ideale.

Con la riserva di potenza mostrata, crediamo che la scelta di un pannello 1600p sia davvero azzeccata: l'accoppiata RTX 4070 + i7 di 14° generazione permette di aprire il proprio gioco preferito, non farsi troppi problemi nell'impostare dettagli elevati e godersi la partita.

Dal momento in cui invece vi verrà voglia di godere magari di una bella TV o monitor in 4K, grossa mano arriverà dal DLSS, che vi permetterà di tenere a bada gli FPS magari rinunciando a qualche dettaglio per garantire maggiori FPS e una migliore stabilità complessiva.

Temperature e rumorosità

Nonostante i grandi progressi fatti sul fronte della dissipazione, il Predator Helios Neo 16 si scalda più del dovuto in prossimità della tastiera
Nonostante i grandi progressi fatti sul fronte della dissipazione, il Predator Helios Neo 16 si scalda più del dovuto in prossimità della tastiera

Abbiamo già discusso dei vari aspetti di raffreddamento e rumorosità spiegando gli elementi costruttivi del portatile nel paragrafi precedenti: il sistema deve fare i conti con componenti che anche se non al top delle rispettive famiglie, tutto sono meno che poco propense a consumare e a scaldare (specialmente la CPU).

Encomiabile quindi che il sistema riesca a digerire senza alcuna remora anche gli stress test di 3DMark come lo Speed Way, svolto davvero senza alcun problema. Ottima anche la rumorosità: senza forzare il sistema in modalità "Turbo", che spinge le ventole con un profilo estremamente aggressivo, le ventole hanno mantenuto un comfort acustico adeguato e non sono mai risultate troppo invasive. Vi capiterà ovviamente di sentirle, ma anche il generoso dissipatore deve fare i conti con l'aria calda prodotta che va in qualche modo espulsa.

Se dobbiamo trovare un punto a sfavore del dissipatore è l'impatto che ha sulla tastiera, in concomitanza di due punti specifici infatti si va a generare un grosso centro di calore e questo può risultare sgradevole, specialmente in estate.

Le differenze prestazionali che abbiamo misurato con il preset "Turbo" non giustificano invece a nostro avviso l'aumento di decibel da parte delle ventole, il sistema ha modo di esprimersi in maniera adeguata anche con il preset standard e saranno a nostro avviso molto ridotti i frangenti dove si giustificare il lieve incremento con il grande rumore prodotto in più.

Autonomia

La retroilluminazione LGB della tastiera è di tipo a isola
La retroilluminazione LGB della tastiera è di tipo a isola

La batteria installata sul portatile è da 90 Wh ed è alimentata da un generoso alimentatore da 330 Watt di grandi dimensioni. Opzionalmente, ma rinunciando a qualsiasi velleità "gaming", è possibile alimentare il portatile anche tramite la porta USB-C con un limite di soli 65 Watt: appena sufficienti per garantire un minimo di operatività da ufficio.

Provando l'Helios lontano da una presa di corrente (e quindi decisamente fuori dalla sua comfort zone) abbiamo svolto alcuni test atti a simulare alcuni specifici casi d'uso, come l'uso di Office/navigazione web/visione di film con il preset Bilanciato e la luminosità impostata al 50%: in questo frangente abbiamo superato di poco le 5 ore d'uso, un buon risultato anche se leggermente al di sotto di quanto condivisoci da Acer.

Abbiamo poi provato a testare, sempre con luminosità al 50% e preset bilanciato, la durata e le performance in ottica gaming: se da una parte abbiamo superato abbastanza agilmente l'ora di gioco, dall'altra bisogna segnalare un sostanzioso calo di performance dovuto al profilo più conservativo che il sistema mette in campo.

Conclusioni

Prezzo 1999 €

Multiplayer.it

8.5

Arriviamo alla fine della recensione di questo Helios Neo 16 versione 2024 e non possiamo che fare i complimenti al team Predator, che ha saputo dare vita ad un sistema bilanciato che trova proprio nel non brillare in nessun aspetto la sua più grande ragione d'essere e il suo miglior pregio. Il prezzo del portatile, 1999€, è tutto sommato contenuto considerando il pacchetto tecnico che accompagna il duo CPU-GPU scelto da Acer e, con minime regolazioni, permette di svolgere pressoché qualsiasi gioco/programma anche a risoluzioni ben più elevate di quelle del suo monitor integrato. Esistono sicuramente portatili ben più potenti di questo, ma sono altresì ben più costosi e tendenzialmente ingombranti.

PRO

  • Ottime performance in 1440p/1600p
  • La qualità costruttiva è globalmente elevata e trasmette solidità
  • L'estetica è tutto sommato "elegante"

CONTRO

  • Qualcuno potrebbe preferire un laptop più aggressivo sul fronte estetico
  • Il software proprietario non è sempre preciso con gli aggiornamenti
  • Il calore prodotto può rendere la tastiera poco confortevole