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qomp2, la recensione della seconda avventura della palla ribelle di Pong

La recensione di qomp2, una nuova avventura dedicata alla palla ribelle Pong, stanca delle due palette che la fanno rimbalzare.

qomp2, la recensione della seconda avventura della palla ribelle di Pong
RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   19/02/2024

Dura la vita della palla di Pong, costretta a correre da una parte all'altra della stessa schermata vuota per decenni, in balia di due palette, con cui è difficile anche solo scambiare quattro parole. Poi un giorno eccola lì che, rimbalzo dopo rimbalzo, decide di ribellarsi e fuggire per vivere un'avventura tutta sua e trovare la libertà. Da questo eccentrico presupposto nasceva qomp, puzzle game brillante e dalla difficoltà enorme, presentatosi come un vero e proprio seguito ufficiale del titolo che ha dato il primo impulso all'industria dei videogiochi. Visto il successo, Atari ne ha commissionato immediatamente un seguito, uscito tre anni dopo il primo. La recensione di qomp2 vuole quindi capire se valga la pena o meno di tentare di nuovo la fuga.

Gameplay

Alcuni passaggi di qomp2 sono abbastanza complicati e richiedono un bel po' di pratica
Alcuni passaggi di qomp2 sono abbastanza complicati e richiedono un bel po' di pratica

qomp2 è davvero semplice da descrivere: il giocatore guida la palla di Pong, di cui deve gestirne i rimbalzi per farla arrivare alla fine del livello di turno. Il moto della palla è continuo, ma possiamo alterarne la direzione verticale con la pressione di un tasto facendole così evitare ostacoli o cercando di farla infilare in pertugi difficili da raggiungere. Tutto qui? Tutto qui. In realtà c'è anche la possibilità di eseguire uno scatto che, come il nome fa intuire, accelera la velocità della palla e consente di interagire in diversi modi con alcuni oggetti che si trovano in giro per i livelli. Ad esempio si possono spingere dei grossi blocchi, se ne possono distruggere altri o si possono sfruttare delle spirali energetiche per fermarsi e cambiare direzione alla palla. In questo qomp 2 è intelligente come il primo episodio, ossia gli sviluppatori di Graphite Lab hanno distribuito lungo tutti i 30 livelli che lo compongono tanti elementi unici, così da non doversi ripetere in modo ossessivo. In effetti ogni schema rappresenta una sfida a sé, tanto che il gameplay non diventa mai ripetitivo. Come sfida aggiuntiva, all'interno dei livelli ci sono anche dei collezionabili, solitamente posizionati in luogo molto difficili da raggiungere. Raccoglierli tutti è l'incentivo principale a rigiocarsi certi livelli, magari dopo averli superati una prima volta per sbloccare i successivi.

Nemmeno a dirlo il design segue la filosofia del kishōtenketsu, da anni tipica dei puzzle game. Quindi il tutorial è ridotto all'osso e spetta al giocatore comprendere e padroneggiare le semplici meccaniche di gioco tramite la pratica, per poi trovarsele ribaltate nei livelli avanzati. Si muore spessissimo e gli ultimi livelli richiedono un'abilità estrema nel gestire i rimbalzi. Non mancano perciò i momenti di frustrazione, accompagnati dalla virtuosa e liberatoria euforia di essere riusciti a superare uno schema particolarmente difficile. Volendo ci sono anche quattro boss, ossia dei puzzle più impegnativi legati a quattro creature non proprio amichevoli, che richiedono tanta pratica per essere abbattuti.

Stile essenziale

I boss rappresentano una sfida a sé
I boss rappresentano una sfida a sé

qomp2 è evidentemente una piccola produzione, quindi non aspettatevi dei miracoli dal punto di vista tecnico. La grafica è quasi monocromatica (ci sono alcuni elementi colorati, ma il grigio domina su tutto il resto), è essenzialmente astratta e mirata a rendere le mappa il più leggibile possibile. Lo stile scelto è lo stesso del primo episodio, quindi una pixel art essenziale che cita in continuazione il passato del medium, il cui effetto è rafforzato dalla deformazione dell'inquadratura che rimanda a quella dei televisori a tubo catodico degli anni '70. Funziona? Sì, come funzionava nel primo episodio, da cui si discosta pochissimo. Probabilmente questo ricordare fin troppo il primo qomp è davvero l'unico problema di qomp2. Il primo era un puzzle game brillante e il secondo lo è altrettanto, ma senza la stessa freschezza. In qualche modo è il proseguo naturale di quell'esperienza e come tale va letto, senza cercarci chissà quali rivoluzioni concettuali.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Epic Games Store, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
7.9
Il tuo voto

In generale quella di qomp2 è un'esperienza che scorre in modo piacevole e che tiene impegnati il giusto, esattamente come il primo episodio, tanto che chi lo ha giocato e apprezzato lo troverà sicuramente di suo gradimento. Non rivoluziona l'originale, di cui eredita presupposti e filosofia, ma non vuole nemmeno farlo presentandosi in perfetta continuità con quell'esperienza. Insomma, se siete alla ricerca di un puzzle game intelligente e impegnativo, non guardate oltre.

PRO

  • Livelli ben progettati
  • Semplice da comprendere, ma molto impegnativo da battere
  • Graficamente semplice, ma con una sua identità

CONTRO

  • Manca un po' di freschezza