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Rainbow Six Siege: Para Bellum, ecco gli operatori italiani

Come saranno i contenuti della nuova stagione? Scopriamolo insieme!

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   10/06/2018

Aspettavamo con ansia la nuova stagione di Rainbow Six e il motivo è presto detto: questa volta l'Italia sarebbe stata protagonista in tutto e per tutto. Proprio così, dopo esserci sorbiti per ben due anni operatori provenienti dai paesi di tutto il mondo, l'anno tre porta in dono due soldati italiani, due carabinieri pronti a portare scompiglio nel meta con gadget e armi inedite, ma anche una nuovissima mappa ambientata in Toscana. Il lancio sui server non è andato liscissimo, con alcuni problemi di matchmaking, ma la situazione è rientrata velocemente sui binari della normalità e mentre scriviamo il pezzo gli ultimi hotfix dovrebbero aver messo la parola fine allo scossone iniziale. Andiamo allora a valutare le nuove introduzioni e a dare uno sguardo più da vicino anche alle novità del gameplay.

La miglior difesa è la difesa

Dopo Leon e Finka era lecito aspettarsi qualche sorta di bilanciamento tra attaccanti e difensori ed ecco quindi che i due nuovi operatori Maestro e Alibi vanno a rimpolpare gli slot difensivi lasciati scoperti. L'idea di questa nuova stagione è quella di aggiungere gadget di posizionamento, una scelta sensata e che siamo molti curiosi di capire se riuscirà a spostare il meta. Al momento è infatti impossibile capire se la penetrazione di Maestro e Alibi nella scelta iniziale del roster delle squadre sarà massiccia, visto che, come sempre accade in questi casi, la voglia di provare i nuovi personaggi fa in modo che questi siano sostanzialmente sempre presenti in tutte le partite, classificate e non. Prima di partire a cannone a valutare il bilanciamento dei due carabinieri, però, cogliamo la palla al balzo per parlare del nuovo sistema di pick and ban introdotto nelle partite custom. Avrete ora infatti la possibilità di decidere quattro operatori, due per l'attacco e due per la difesa, che non potranno essere utilizzati durante il match: una scelta complessa da fare visto che quando i lati cambieranno e vi troverete a ruoli invertiti, gli agenti continueranno a restare indisponibili, forzandovi a fare scelte strategiche con criterio. Questo nuovo meccanismo viene introdotto anche nei tornei principali, lasciando escluse al momento le partite classificate. Un sistema di ban era prevedibile ed è assai gradito visto il numero crescente di operatori ed è per Ubisoft il modo più pratico e veloce per evitare l'abuso dei personaggi più forti, fornendo al gioco contemporaneamente una rivoluzione nel meta e un bilanciamento migliore. Atto dovuto e indispensabile giunti a questo punto. Mettiamola così, probabilmente se questo sistema di ban fosse già attivo, ad oggi i primi due operatori ad essere eliminati dalla partita sarebbero proprio Maestro e Alibi, non per la loro estrema efficacia, sia chiaro, ma per la stupida abitudine dei giocatori di prendere due personaggi con cui si è poco pratici e buttarsi in classificata giusto per provare il giochino nuovo, scelta che spesso scrive in anticipo una sconfitta scontata. Ma Ubisoft è intervenuta anche sui dropshot modificandone le meccaniche e rendendoli più difficili da eseguire pur non togliendoli completamente dal gioco.

Rainbow Six Siege: Para Bellum, ecco gli operatori italiani

Essere un Maestro non è un Alibi

Maestro è il primo operatore italiano di questo nuovo aggiornamento ed è il secondo operatore dopo Tachanka a poter sfruttare delle torrette fisse come gadget difensivo. Le Evil Eye non sono però limitate al solo danno e, soprattutto, non richiedono a Maestro di restare immobile in un punto scoperto per fare fuoco. Possono essere infatti controllate in remoto come una qualsiasi telecamera e seppur il danno non sia particolarmente elevato sono in grado di infastidire gli attaccanti per periodo prolungati di tempo. Maestro ha due scelte interessanti per le armi: il fucile a pompa gli permette di diventare un difensore molto pericoloso negli spazi stretti e di presidiare bene le zone, con una visione della mappa superiore a qualsiasi altro operatore, e l'ALDA 5.56 con ACOG diventa mostruoso sulle medie distanze. Per ciò che concerne le secondarie invece, ci troviamo per la prima volta davanti a una pistola shotgun con alcune meccaniche interessanti. Il danno da vicino è elevato, così come il rateo di fuoco, ma lo spread dei proiettili impedisce di fare headshot efficaci, anche durante il CQC. Tornando a parlare delle telecamere, sappiate che queste sono indistruttibili finché non aprono gli sportellini ermetici per fare fuoco ma possono essere fatte a pezzi tramite l'uso di esplosivi o armi dall'impatto devastante come il martello di Sledge, o ancora disattivate con le granate EMP o rubate dalla tecnologia hacking di Dokkaebi, anche se non potrà utilizzarle per sparare. L'idea più brillante, e una delle tattiche più efficaci viste fino ad ora, è quella di piazzare le torrette al di fuori degli edifici, in modo da poter distruggere eventuali cariche da sfondamento sulle pareti o prevenire l'ingresso degli operatori dalle finestre togliendogli grosse percentuali di punti ferita.

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Alibi dal canto suo ha sia una mitraglietta eccellente sia un ACS12 per gli scontri ravvicinati e la stessa Baliff 410 in dotazione anche di Maestro. Un peccato che non siano stati equipaggiati con armi italiane, una mancanza che potrebbe deludere chi sperava che il setting avrebbe portato ancora più ulteriori elementi delle nostre forze armate in gioco. Sono i gadget di Alibi a renderla unica, come spesso accade in questi casi, gadget che avevamo definito particolarmente interessanti durante la nostra prima prova ma che hanno mostrato diverse debolezze poi ad un uso più intensivo dell'operatore. Le copie prodotte dai visori olografici infatti non rispecchiano esattamente Alibi in tutto e per tutto, divenendo riconoscibili velocemente all'occhio esperto dei giocatori più navigati. Partiamo dalla skin dunque, che è meno dettagliata e rifinita rispetto a quella dell'operatrice italiana, ma i problemi più grossi ci sono quando si analizza l'arma, che non acquisisce gli accessori rimanendo sostanzialmente sempre e solo con l'iron sight. Se la riconoscibilità delle copie è dunque inferiore alle aspettative l'utilità di Alibi resta indiscussa. Combattere contro di lei fa comunque perdere tempo prezioso e i giocatori più bravi riusciranno a scambiarsi velocemente di posizione con le copie per disorientare completamente l'avversario. Le tattiche iniziali, che consistevano nel restare sostanzialmente immobili nella stessa stanza con le copie, sono svanite in fretta, lasciando ora spazio a strategie molto più dinamiche e interessanti, mostrando un'operatrice sorprendente per chi ama giocare con la mente degli avversari. Questa volta niente modalità extra ad accompagnare il lancio della nuova stagione, ma una mappa nuova gratuita per tutti i giocatori, anche per coloro che non hanno mai speso un solo centesimo extra oltre alla versione base del gioco. Villa è ambientata sulle colline toscane e porta tutti i cliché del nostro paese. Abbiamo una splendida location al tramonto immersa nel verde con una quantità abnorme di ingressi e anche una buona verticalità data dai tre livelli di gioco, ma soprattutto una distruttibilità elevatissima vista la quantità di pareti in legno presenti. Villa è senza dubbio una delle mappe geometricalmente più complesse di Rainbow Six Siege, risultando estremamente intensa e bella da giocare, una componente delle partite competitive che darà vita ad alcuni dei match più esaltanti della stagione.

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Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
ND
Lettori
ND
Il tuo voto

Operazione Para Bellum è l'ennesimo contenuto eccellente per Rainbow Six Siege. Gli operatori non saranno completamente rivoluzionari ma rappresentano esperimenti riusciti per aggiungere nuove meccaniche al titolo. Maestro diventa così il Tachanka italiano, con un mitragliatore dotato di ACOG e torrette fisse mentre le strategie attorno ad Alibi sono talmente tante e mutevoli che è quasi impossibile farsi un'idea precisa di come verrà utilizzata ai livelli più alti. A chiudere il pacchetto ci pensa poi una mappa incredibilmente curata e complessa, un vero inferno di aperture e possibilità capace di trarre il meglio dallo sparatutto strategico targato Ubisoft.

PRO

  • Finalmente due operatori italiani
  • Villa è tremendamente articolati
  • Gadget interessanti...

CONTRO

  • ... ma non così rivoluzionari