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Torna l'ombra di Vin Diesel!

Torna sui nostri schermi Starbreeze, torna l'oscurità che la contraddistingue e torna il buon vecchio Riddick sempre impersonato da Vin Diesel!

RECENSIONE di Michele Bertini   —   27/04/2009

Era il 2004 quando Starbreeze propose un prodotto che avrebbe lasciato il segno nel cuore di moltissimi appassionati. Stiamo parlando di Escape from Butcher Bay, il primo capitolo della serie The Chronicles of Riddick: un gioco crudo, violento, a tratti addirittura malato, ma terribilmente avvincente e ben confezionato dalle capaci mani degli sviluppatori svedesi, impreziosito dalla carismatica figura di Riddick che grazie alle fattezze dell'attore Vin Diesel mise in scena un fascino difficilmente eguagliabile. Da allora gli Starbreeze hanno continuato il loro percorso artistico/professionale nella next-gen con The Darkness che nonostante fosse un nuovo ip continuava a seguire a suo modo la strada stilistica caratterizzata da oscurità, violenza e humour nero introdotta con il precedente lavoro, pur non raggiungendone le vette qualitative. Adesso è tornato il momento di impersonare quel bravo ragazzo che tanto ci fece divertire sulla prima Xbox e su PC, e il ritorno del nuovo capitolo delle Cronache di Riddick è stato programmato in grande stile con un particolare occhio di riguardo ai fan del vecchio episodio.

Una vecchia conoscenza

Questo nuovo The Chronicles of Riddick: Assault on Dark Athena si presenta sugli scaffali dei negozi con un'offerta davvero eccezionale, contenente il nuovo capitolo della serie (Dark Athena, appunto) e una riedizione dell'originale Escape from Butcher Bay. Nonostante il tempo passato, giocare oggi la prima indimenticabile apparizione del noto criminale spaziale rimane un'esperienza esaltante e sopra le righe merito di un gameplay granitico che non accusa il peso degli anni e di una caratterizzazione di personaggi, dialoghi e scene che ancora adesso si attesta su standard qualitativi eccelsi. A rinverdire il tutto ha anche contribuito il parziale restyling grafico che attenua il gap estetico tra l'originale Butcher Bay e il nuovo Dark Athena che condividono adesso lo stesso motore di The Darkness. In verità non ci troviamo di fronte ad un vero e proprio remake a tutto tondo, le ambientazioni non hanno subito particolari stravolgimenti tecnici, mentre i modelli dei personaggi sono direttamente mutuati dal nuovo episodio, così da offrire un dettaglio di modellazione e texture più al passo coi tempi. Oltre a questi piccoli ma importanti accorgimenti il gioco è rimasto in tutto e per tutto lo stesso del 2004 e visto il calibro del prodotto in questione non ci sentiamo di ritenerlo un difetto. Alla luce di questo non possiamo che ritenere positiva ed encomiabile la scelta degli Starbreeze che così facendo offrono in un solo prodotto l'intera avventura di Riddick permettendo a chi non l'ha giocata a suo tempo di godere appieno del potenziale di una saga che ha dimostrato di saper invecchiare ottimamente.
Com'era prevedibile anche dopo la movimentata fuga dal carcere di Butcher Bay il buon Riddick non poteva certo starsene lontano dall'azione ed è proprio da qui che iniziano gli eventi di Assault on Dark Athena: dalla liberta riconquistata dal protagonista con ancora il complesso penitenziario che si stanzia lontano alle sue spalle. Ma il cuore del gioco è ospitato all'interno di un'enorme nave spaziale chiamata proprio Dark Athena, un luogo che non vi farà rimpiangere (si fa per dire) l'inospitale Butcher Bay.

Torna l'ombra di Vin Diesel!

L'oscura figura dell'Athena si presenta inizialmente come una nave di mercenari dall'aspetto tutt'altro che rassicurante, ma fin da subito la scomoda e occulta presenza di Riddick svelerà aspetti molto più bui e terrificanti che gravitano attorno al suo equipaggio e soprattutto alla sua comandante. Ci troveremo presto di fronte ad una cruda realtà quando scopriremo che la Dark Athena pratica delle azioni di pirateria abbordando altre navi incontrate nella galassia, sequestrandone poi l'equipaggio e rinchiudendolo in celle di detenzione in attesa di un crudele destino ossia essere trasformati in droni privi di volontà. La stessa sorte accade ovviamente alla nave di Riddick che grazie alle sue capacità scampa alla cattura celando la propria presenza ritrovandosi, di fatto, nella condizione di essere uno scomodo clandestino. Partendo da queste premesse il gioco entra nel vivo, Riddick si trova a dover agire all'interno dell'Athena cercando di trovare una via di fuga e contemporaneamente di mandare in fumo i piani dei mercenari. Per raggiungere i suoi obiettivi è costretto a interagire con vari soggetti, molti dei quali prigionieri, che potranno aiutare il cacciatore a raggiungere i suoi obiettivi. Vista l'estrema situazione in cui si agisce nessuno offre al protagonista i suoi indispensabili servigi, se non in cambio di favori e questa rappresenta la colonna portante di tutta l'avventura: soddisfare le richieste di terzi per poi ottenere ciò che si vuole e poter proseguire, è la logica dell'interesse personale a dominare le menti contorte dei personaggi con cui avremo a che fare, tutta gente poco raccomandabile con una personalità sopra le righe.

Benvenuti a bordo

La nave Athena non brilla certo per varietà e originalità degli spazi, traspare la predilezione degli Starbreeze per atmosfere cupe e ostili ma la sua realizzazione non passerà certo alla storia come una degna alternativa a quelle offerte dalle più rinomate saghe sci-fi spaziali, Halo in testa. Quel che veramente rende così unica la visita sulla nave e l'intera esperienza è la sopraffina sceneggiatura che sarà apprezzata soprattutto da chi ha una predilezione per un certo filone cinematografico caratterizzato da eroi arroganti, spesso dalla personalità ridondante e di forte impatto. In Assault on Dark Athena ogni battuta di dialogo (soprattutto quelle del protagonista/Vin Diesel) è memorabile e intrisa di un humour nero che spesso sfocia anche nel grottesco senza risparmiarsi numerosi espressioni per così dire "colorite". Quello che stupisce è che, nonostante si sia calcato pesantemente la mano su questi aspetti, il prodotto finale risulta comunque credibile e coerente con la rappresentazione del degrado umano che abita a Dark Athena.

Torna l'ombra di Vin Diesel!

Il gameplay offerto dal nuovo inedito capitolo ricalca in grandissima parte quello già apprezzato in Butcher Bay. Riddick trae profitto dall'agire circospetto, complice la sua capacità di vedere al buio. Agendo nell'ombra, infatti, sarà possibile l'eliminazione rapida e silenziosa (oppure altamente spettacolare e violenta) degli avversari, complice anche un ottimo sistema di combattimento corpo a corpo che nonostante la prospettiva in prima persona mantiene un invidiabile senso di fisicità e dinamismo valorizzato dall'ampio numero di armi da taglio o contundenti disponibili. Come avrete già capito questo The Chronicles of Riddick non è un fps tradizionale come vorrebbero far credere le apparenze, l'uso di armi da fuoco non sempre si rivelerà la scelta migliore e spesso si è costretti ad affrontare delle interessanti e riuscite sezioni platform. Riddick è in grado di compiere una considerevole quantità di azioni spesso contestualizzate al fatto che si trovi o no in modalità furtiva (come lo spostamento di cadaveri o l'uso delle braccia armate dei droni come bocca da fuoco restando coperti dietro al loro corpo) ed anche gli scontri fisici possono essere affrontati eseguendo mosse diversificate grazie all'uso sapiente dello stick analogico destro. Sorprende (ma forse c'era da aspettarselo) come il tutto funzioni alla perfezione pur rimanendo sostanzialmente una struttura vecchia oramai di cinque anni, anche da questo punto di vista il tempo sembra essersi fermato.

Obiettivi Xbox 360

Stiamo parlando di due giochi in uno, quindi Riddick non è certo generoso nel rilascio di punti. Sarà necessario completare entrambe le avventure per le prime poche centinaia di punti, molti altri obiettivi sono destinati ad azioni contestuali al raccoglimento di documenti e al multiplayer. Molti sono anche gli obiettivi segreti.

In the darkness I shine

The Chronicles of Riddick: Assault on Dark Athena si basa sullo stesso motore grafico di The Darkness, rinnovato ed evoluto per l'occasione. Sostanziali passi avanti sono stati fatti soprattutto per l'illuminazione che appare qui realizzata divinamente, anche se spesso si ha la sensazione che si sia esagerato da un punto di vista artistico nello sfruttamento delle fonti di luce che in alcuni casi alterano la percezione di alcune texture.

Torna l'ombra di Vin Diesel!

Tecnicamente parlando, Assault on Dark Athena appare più in forma rispetto alla riedizione del suo predecessore anche se eredita una certa tendenza per ambienti spogli e facilmente dimenticabili, sensazione accentuata da un ricorso frequente a sessioni di backtracking. Se di fronte a certi arredamenti si nota una povertà nel carico poligonale, ciò non accade con i modelli dei personaggi, ottimamente realizzati e animati, in particolare nelle loro espressioni facciali. le texture che ricoprono il gioco invece sono sempre discretamente definite e vantano molti effetti applicati che donano profondità alla resa generale. A conti fatti il motore sembra accusare leggermente la sua età palesando un leggero aliasing e un framerate che (seppur raramente) ammette qualche incertezza.
Il comparto audio è esaltante per quanto riguarda il doppiaggio (in inglese, ma sottotitolato in italiano) dove domina la voce di Vin Diesel prestata a Riddick per l'occasione, mentre sul fronte delle musiche si accusa un passo indietro se si pensa alla splendida colonna sonora di The Darkness. Sfruttando ancora una volta il paragone con il precedente lavoro degli Starbreeze anche qui si denota una palese natura accessoria della componente multiplayer che non rappresenta certo il cuore dell'offerta già di per se ricchissima vista la sua duplice natura.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.3
Lettori (40)
8.2
Il tuo voto

L'offerta degli Starbreeze è una di quelle che davvero non si possono rifiutare. Non capita tutti i giorni di portarsi a casa un capolavoro della scorsa gen, rinverdito per l'occasione, e un nuovo capitolo che, seppur non raggiungendo le vette del predecessore, offre una discreta dose di puro divertimento in compagnia di uno dei personaggi più carismatici del panorama videoludico attuale. La natura ibrida stealth/fps del titolo impreziosisce ed eleva il gioco dalla massa donandogli un'identità riconoscibile nell'aspetto e godibile nei contenuti, mentre la solidità del collaudato gameplay fa il resto. Riddick è tornato e non potrebbe essere più in forma, soprattutto per chi ha saltato l'appuntamento con la precedente generazione di console.

PRO

  • La riedizione di Escape from Butcher Bay è imperdibile.
  • Carisma del personaggio ed eccentricità della narrazione.
  • Gameplay gratificante e unico nel suo genere.

CONTRO

  • Componente multiplayer accessoria.
  • Qualche lieve incertezza tecnica.
  • Dark Athena non arriva dov'era arrivato Butcher Bay.