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The Sims 2: Pets - Recensione

I migliori amici dell'uomo e... dei Simmini.

RECENSIONE di Ludovica Lagomarsino   —   15/11/2006
The Sims 2: Pets - Recensione
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4 bassotti per un danese

In effetti quando si parla di animali domestici bisogna tener presente che la scelta è limitata a cani e gatti, criceti o canarini sono da considerare pezzi di arredo, con interazioni limitate alle poche azioni disponibili. Cani e gatti sono invece sotto una miriade di aspetti estremamente simili alle loro controparti reali e chi ne ha un minimo di conoscenza non potrà non restare impressionanto dall'altissima qualità della simulazione, dal punto di vista dei comportamenti, del modo di apprendere, delle reazioni e delle necessità dei nostri amici pelosi.
Ma cominciamo dall'inizio: la schermata di creazione delle famiglie.
In maniera del tutto analoga a quella relativa alla creazione dei nostri Sims, si tratta in questo caso di modellare i nostri pets, cominciando la scelta con la specie: gatto o cane, come abbiamo già detto. Da brava cinofila come sono, mi è venuto naturale orientare la prima scelta verso un essere scodinzolante appartenente all'universo canino e la prima sorpresa è stata l'enorme scelta di razze predefinite a disposizione. Oltre alle razze più note e comuni (oltre che modaiole) troviamo infatti quelle meno conosciute ai più, come il Borzoi o l'Australian Cattle Dog, il Keeshond o il Saluki, buone conoscenze degli addetti al settore, ma sicuramente difficilmente incontrabili nei salotti delle famiglie medie. Un ottimo stimolo per conoscere razze rare ed eccezionali, senza perdere la possibilità di rappresentare il proprio Fido di casa, sia esso un Labrador, un Pastore Tedesco, un Dalmata o anche un meno nobile di pedigree, ma non meno nobile di animo, “semplice” meticcio. Naturalmente infatti, oltre ad usufruire di uno dei modelli preconfezionati potremo creare il nostro cane o gatto a piacimento ed in entrambi casi modificarne i connotati attraverso la serie di opzioni che ci permettono di lavorare sul colore e la lunghezza del pelo, la sua trama, la disposizione delle eventuali macchie o pezzature sul mantello e la fisiognomica di muso e corpo.
Una volta creato il nostro cane ideale, dovremo deciderne segno zodiacale ed inclinazioni caratteriali, anche questo seguendo lo stesso principio della creazione dei personaggi umani. Ed a questo punto, creata la nostra famiglia, è arrivato il momento del trasferimento in un lotto abitativo.

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Fluke, l'uomo cane

Nel celebre racconto di fantascienza di James Herbert, trasposto poi cinematograficamente con dubbio successo, Fluke era un cane frutto della reincarnazione di un uomo morto in un incidente, costretto ad apprendere le regole del mondo canino mentre si mette alla ricerca della sua famiglia. Nel nostro caso, tralasciando le note tragiche e le reincarnazioni, ci troviamo ad assistere ad un fenomeno singolare, ma meno insolito di quanto non si creda: i nostri animali domestici, pur non potendosi avvalere di una reale indipendenza, sono in grado di contribuire all'andamento dell'economia domestica, grazie all'introduzione di mestieri che possiamo fargli svolgere e relativo stipendio, che si andrà ad accumulare al budget del nostro nucleo familiare. Ed è proprio grazie a quest'aspetto che la convivenza con i nostri animali diventa più interessante di quanto non sia stato se fossero stati intesi come semplice complemento all'ambiente domestico, e di questo dobbiamo ringraziare una cultura cinofila d'oltremanica ed oltreoceano che ha permesso di vedere i nostri amici dalle facce pelose in maniera molto meno superficiale di quanto non siamo abituati a fare. I nostri sim-cani, come anche i nostri sim-gatti, hanno infatti caratteri complessi, ed intelligenze associative che, come nella realtà, vengono qui sfruttati per permetterci di insegnare comportamenti e comandi. Tali principi di addestramento si distinguono in effetti in due diverse categorie di approccio: gli insegnamenti tesi a far apprendere all'animale quali siano le regole da seguire per una convivenza felice e i comandi di addestramento che, pur superflui nella vita quotidiana, saranno capaci di stringere il rapporto con i propri Sims e di avanzare nella categoria lavorativa scelta per loro.

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Fluke, l'uomo cane

La prima categoria, quella relativa all'educazione, è stata capace di strapparci più di un sorriso pensando alle difficoltà tragicomiche che ogni fortunato proprietario di cane o gatto ha inevitabilmente vissuto. Qual è, infatti, il cucciolo di cane che non distrugga qualche mobile facendocisi i denti, il gattino che non abbia fatto altrettanto affilandosi le unghie, le pozzanghere in cui rotolarsi, i letti su cui dormire, i bisogni da gestire? Anche le loro controparti virtuali hanno necessità di imparare come si sta in casa, anche se nel caso dei simmini possiamo prenderci qualche libertà in più e preferire un animale aggressivo piuttosto che amichevole, distruttore piuttosto che capace di sfogarsi sui propri giochini e imbratta-moquette, piuttosto che felice fruitore di passeggiate o cassetta della sabbia. Naturalmente a lasciarli far da soli è molto probabile che le loro naturali inclinazioni siano quelle per noi meno gradite, sarà quindi meglio rimboccarsi le maniche e non perdere occasione di lodare o correggere a seconda di quello che decideranno di fare. Un cane che distrugge i mobili, ad esempio, se sgridato quando colto sul fatto imparerà a non farlo più, così come ad un gatto si può insegnare a fare i propri bisogni nella lettiera piuttosto che in giro per casa, con lo stesso sistema. A patto che ci siamo ricordati di comprare la cassettina, ovviamente, ed a questo proposito è bene ricordare che gli animali, anche se virtuali, sono un impegno oltre che educativo anche economico, e non dobbiamo trascurarne le necessità in termini di cibo, passeggiate, gioco ed affetto, oltre che educazione.
La parte dedicata al lavoro è anch'essa simile, seppur più semplice, rispetto a quella dei sims umani. Dovremo cercare sul giornale, accettarne uno e poi crescere le capacità dei nostri animali a seconda della richiesta, addestrandoli a fare il morto, ad esempio, o a stare sulle zampe nel caso di un cane attore, ad obbedire nel caso di un animale che indirizzeremo verso la carriera di animale terapeutico (per la Pet Therapy) e così via. In effetti potremo decidere di allevare un buon numero di animali che, una volta ben addestrati, ci porteranno a casa stipendi più che dignitosi, permettendoci di non lavorare e dedicarci alle relazioni sociali come alla crescita di una famiglia, a seconda delle aspirazioni che abbiamo scelto.

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Lilli e il vagabondo

I nostri Sim-Pets, ahimè, come le loro controparti reali, hanno vita troppo breve rispetto a quanto vorremmo. Nonostante l'ausilio, eventualmente, di una ciotola allunga-vita vinta come premio aspirazione, sono destinati a lasciarci. Per alleviare il dolore (virtuale?) per la perdita dei nostri amici però, Maxis ha reso possibile l'accoppiamento e la relativa nascita di degna progenie dei nostri animali. Anche se nella vita reale tale mestiere dovrebbe essere lasciato agli allevatori, in quella virtuale possiamo sbizzarrirci nella creazione di incroci di ogni genere, e perfino registrare le “razze” neo-create presso un apposito ente, raggiungibile con una semplice telefonata, che non farà altro che inserirle nel database del gioco, rendendole disponibili per futuri utilizzi.
Pets arriva naturalmente con il suo bagaglio di oggetti dedicati, anche se dobbiamo ammettere che la scelta sia davvero non molto vasta, riducendosi a cuscini, giochini, ciotole ed accessori. Vi sono tuttavia una serie di oggetti bonus sbloccabili, che però non compensano l'assenza di veri e propri negozi di animali, dove sia possibile magari partecipare a piccole competizioni di bellezza ed educazione. Per quanto riguarda la grafica, nello specifico la resa dell'aspetto e delle animazioni dei Pets, dobbiamo ammettere che ci troviamo di fronte ad un ottimo lavoro: gli animali si muovono e comportano in maniera davvero realistica e seppur ci troviamo di fronte ad un mercato che non è estraneo alle simulazioni di animali, uno per tutti il celebre Nintendogs, appare chiaro che sia stato fatto uno studio non superficiale sulle basi del comportamento canino e felino.

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Conclusioni

In conclusione, ci troviamo di fronte ad una delle espansioni meglio riuscite dell'universo dei simulatori di vita, in grado di riempire in maniera davvero corposa le case dei nostri simmini, facendole risuonare di latrati e miagolii e impegnando i giocatori che si fossero trovati a non saper più bene come oliare le dinamiche di gioco con elementi davvero simpatici. Non trascurabile la possibilità di lanciare dei veri e propri messaggi educativi nei confronti dei più (e meno) giovani, che desiderino portare un animale reale nelle proprie case, ammonendoli a rendersi conto dell'impegno enorme che ne consegue, se quello virtuale è in grado di dar già parecchio da fare. Le animazioni e le interazioni ottimamente studiate sono sicuramente in grado di farci passare diverse ore incollati allo schermo, fra il divertito ed il frustrato, difficilmente annoiati. Un must per i fan dei Sims; un ottimo acquisto per i neofiti della serie.

Pro

  • I Pets sono estremamente configurabili, grazie allo stesso menu di creazione dei Sims "umani"
  • Ottima resa del comportamento e delle animazioni degli animali
  • Possibilità di carriera e riproduzione
Contro
  • Scarsità degli oggetti implementati
  • E' possibile gestire solo cani e gatti

Il secondo capitolo della saga di simulazione di vita che tutti conoscono ha seguito le orme della prima, portando al pubblico una serie nutrita ed interessante di espansioni che hanno aggiunto lustro e vitalità all'universo nel quale si muovono i nostri simmini. Non poteva mancare, anche in questa generazione di Sims, l'introduzione di un add on che permettesse di affiancare alle nostre creature virtuali degli animali domestici, che li allietino e riempiano la loro vita.