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Tycoon City: New York - Recensione

La città dalle mille opportunità, New York, ne ha riservata una tutta per noi: saremo pronti a creare un impero economico a partire da una bettola, ricostruendo la Grande Mela?

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   03/04/2006
Tycoon City: New York - Recensione
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Tycoon City: New York - Recensione

“I wanna wake up in a city, that doesn’t sleep”

La prima scelta da effettuare iniziando una nuova partita a Tycoon City: New York è tra le due modalità di gioco disponibili: se infatti una ci permette di costruire senza limiti la città con tutti i quartieri già sbloccati è sicuramente l’altra, che vede come unico luogo iniziale a disposizione quello di Greenwich Village, la più interessante e stimolante. Dopo un tutorial iniziale molto veloce che fornirà solo un’infarinatura di base (per poi offrire ulteriori spiegazioni durante il gioco) ci troveremo infatti a partire dal solo quartiere sopra citato con a disposizione una bella sommetta di dollari, una popolazione da soddisfare e tante idee da mettere in piedi. Innanzitutto non temete: se doveste sentirvi inizialmente spaesati, rimarrete sorpresi da come l’interfaccia si aprirà velocemente alla vostra conoscenza, portandovi a familiarizzare con il sistema di gioco in tempi abbastanza brevi dopo i quali riuscirete a muovervi con abilità tra i menu disponibili e i vicoli di New York.
Dopo tante chiacchiere è però il momento di iniziare la nostra scalata alla classifica dei più ricchi della città, per cui conviene non perdere tempo e dedicarsi immediatamente alla costruzione delle basi del proprio impero economico.

la quantità di edifici che potremo arrivare a costruire (una volta che li abbiamo sbloccati tutti) è decisamente soddisfacente

“I wanna wake up in a city, that doesn’t sleep”

Inizialmente avremo a disposizione solo alcune delle tipologie di edificio totali, le quali comunque basteranno a soddisfare i bisogni della popolazione di Greenwich Village visto che, come anche il tutorial suggerisce, conviene tenere presente soprattutto nelle prime fasi di gioco che un bar a New York riscuote sempre un certo favore tra la gente. Il problema a questo punto si trasforma però in come far sì che la nostra attività si elevi tra le altre garantendo ritorni economici e popolarità per i nostri affari: Deep Red ha ovviamente pensato anche a questo, dando la possibilità al nostro alter-ego newyorchese di personalizzare i propri edifici attraverso la disposizione di insegne (per aumentare soprattutto l’area di influenza), abbellimenti vari (piante in primis) ed altre migliorie come ad esempio l’aumento del numero di posti per ristoranti et similia o l’introduzione di personale aggiuntivo come distributrici di volantini e uomini-sandwich per far conoscere il proprio locale mettendolo in risalto. La quantità di edifici che potremo arrivare a costruire (una volta che li abbiamo sbloccati tutti) è decisamente soddisfacente, visto che sarà possibile costruire praticamente tutti i tipi di attività commerciali (dal negozio di scarpe a quello di cellulari, passando per fabbri e fiorai) e culturali (teatri, cinema, musei, gallerie d’arte ed altro ancora).

Tycoon City: New York - Recensione
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“I wanna wake up in a city, that doesn’t sleep”

Da che mondo è mondo però, una città non è fatta di soli negozi ed attrazioni ma principalmente di case: anche questo sarà un aspetto da non sottovalutare, un po’ perché la gente da qualche parte dovrà pur andare ad abitare, ed una cattiva pianificazione urbanistica potrebbe mettere in difficoltà anche le nostre attività economiche, ma soprattutto perché sarà bene porre attenzione anche al tipo di case che andremo a costruire accanto a determinati tipi di locali. Se ad esempio abbiamo intenzione di aprire negozi dove acquistare soprattutto beni di lusso molto costosi, sarà bene porli nelle vicinanze di palazzi abitati da famiglie facoltose, così come viceversa nei pressi di appartamenti studenteschi converrà mettere divertimenti notturni e negozi economici, che possano non incidere troppo sul bilancio degli abitanti.

Costruire New York

Ogni città del mondo ha monumenti, opere ed altre particolarità che la rende unica su tutto il globo. Riuscireste ad immaginare Roma senza il Colosseo, Parigi senza la Torre Eiffel o Londra senza il Big Ben? Ovviamente anche New York non è da meno, dato che può contare su una serie di edifici famosi anch’essi in tutto il mondo quanto quelli europei sopra citati: prima di tutti la Statua della Libertà, ma anche chiese come quella della Trinità e quella di San Patrizio ed edifici come l’Empire State Building, senza dimenticare angoli di verde come Central Park e tanti altri, solo per citare alcune delle attrazioni della Grande Mela.
Se il team di sviluppo ha dato la possibilità di costruire tutto secondo le proprie idee, ciò non vale per gli edifici storici, per i quali è stato creato un sistema ad hoc: tutti quanti saranno infatti collocati preventivamente in maniera virtuale dal gioco stesso, sotto forma di cantiere per gli edifici o di semplice parco recintato. Nel caso dei primi, attraverso il raggiungimento di determinati obiettivi (delle specie di quest che ci affiderà il gioco, per dirla in termini RPG) avremo a disposizione dei punti speciali da utilizzare proprio per la loro costruzione, che comunque non mancherà di portare soldi e fama nelle nostre tasche. Per quanto riguarda i parchi invece, la gestione è molto simile a quella degli edifici, con la possibilità di inserire divertimenti, attrazioni e piante varie in modo da rendere la zona unica e colorata e, quindi, un valido punto di relax per tutti gli abitanti della metropoli. [C]

Il dettaglio è straordinario
Il dettaglio è straordinario
Cosa sarebbe NY senza i taxi?
Cosa sarebbe NY senza i taxi?
Un rapper in mezzo al parco di Greenwich Village
Un rapper in mezzo al parco di Greenwich Village

[/C] Un’altra caratteristica importante del nostro impero economico è legata al numero di catene commerciali che riusciremo a tirar su, creando successo e leadership all’interno di un determinato settore: dopo aver costruito un tot di negozi di uno stesso tipo avremo infatti la possibilità di costruire la sede centrale di tale attività commerciale, come consuetudine vuole rappresentata da un grattacielo. Inutile dire che più maestose saranno le nostre sedi centrali, più prestigio otterremo anche nei confronti degli altri magnati dato che dopotutto siamo a New York, e avere l’edificio più alto rappresenta sicuramente uno status-symbol per ogni imprenditore che voglia farsi rispettare un minimo.

Da Little Italy a South Beach

Costruire una città come New York standosene comodamente seduti davanti al proprio PC deve essere anche piacevole per gli occhi: Deep Red lo ha sicuramente capito dato che il livello di dettaglio e la scalabilità del motore sono a livelli sicuramente ben oltre la semplice sufficienza. Vedere la riproduzione fedele di luoghi celebri o il modo in cui uno stesso edificio può cambiare a seconda di quale quartiere della città lo ospiti rappresenta sicuramente una delle maggiori attrattive del gioco, unita alla possibilità di ruotare l’inquadratura a proprio piacimento e stringere lo zoom fin nei minimi dettagli dei vicoli nel cuore della città o allargarlo fino ad avere una spettacolare visuale metropolitana. Dal punto di vista del comparto audio non c’è nulla di particolare da rilevare dato che colonna sonora ed i vari effetti assolvono il loro compito senza far gridare al miracolo.

Tycoon City: New York - Recensione
Tycoon City: New York - Recensione
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Da Little Italy a South Beach

costruire una città come New York standosene comodamente seduti davanti al proprio PC deve essere anche piacevole per gli occhi: Deep Red lo ha sicuramente capito

Tycoon City: New York - Recensione
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Commento finale

Dopo alcuni titoli controversi, Deep Red sembra essersi finalmente specializzata nella produzione di “Tycoon” attraverso la creazione di questo prodotto, sicuramente valido sotto la maggior parte dei punti di vista come abbiamo avuto modo di vedere nel corpo della recensione. Le uniche note dolenti riguardano un ritmo di gioco a tratti troppo blando e che troppo spesso non riesce ad incalzare il giocatore e ad offrire quel livello di concorrenza in grado di mettere in difficoltà gli hardcore gamers. Fermo restando che questo Tycoon City: New York resta un prodotto quantomeno da provare per tutti quanti gli appassionati del genere, in base a quanto appena detto i giocatori più navigati potrebbero perdere interesse dopo aver costruito tutto il costruibile ed aver ammirato monumenti e luoghi caratteristici di New York. Viceversa, per i giocatori che non passano grandi quantità di tempo davanti al PC e cercano in un videogame soprattutto una maniera per rilassarsi, questo gioco rappresenta probabilmente l’ideale col valore aggiunto di poter vedere crescere, grazie al proprio operato, una delle città più belle ed importanti al mondo.

Pro

  • Costruire a New York è tutta un'altra cosa
  • Molti edifici da costruire
  • Ottime riproduzioni grafiche della Grande Mela
Contro
  • Concorrenza scarsa
  • Ritmi talvolta blandi

Tycoon che passione

Zoo, RollerCoaster, Airline, Coffee, Casino e chi più ne ha più ne metta. Quelli appena citati sono solo una minima parte del filone videoludico individuato dalla parola “Tycoon”, il quale nel corso degli anni ha provveduto a mettere il giocatore dietro scrivanie di società più o meno importanti al solo scopo di diventare il numero uno del mercato guadagnando fior di quattrini. Deep Red Games sa benissimo quanto questo tipo di gioco sia gradito dal pubblico, visto che nel corso di questi ultimi tempi si sono decisamente specializzati nella creazione di titoli legati al genere economico-strategico, attraverso giochi come Beach Life, Seaworld Tycoon e Monopoly Tycoon solo per dirne alcuni. Dato che il prodotto maggiormente apprezzato dal pubblico è stato proprio l’ultimo tra quelli appena citati e che il team inglese non poteva certo starsene con le mani in mano tenendo a lungo i propri fan a bocca asciutta, ha deciso di creare un nuovo gioco dalle ambizioni grandiose: ricostruire New York da zero.