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Una piccola grande scelta

RECENSIONE di Lello Sarti   —   23/04/2003

Approfitto di questo lunedì dell'Angelo, altrimenti detto Pasquetta, per dialogare un pò con i lettori di RPGPlayer. Vorrei partire dal Diario del Capitano scritto dal nostro editore, Andrea Pucci, sulle colonne di Multiplayer.it, il 19 Aprile scorso, l'altroieri.
Andrea riprende il filo di un discorso iniziato qualche mese fa e culminato con il totale rinnovo di Multiplayer.it avvenuto durante le ultime feste natalizie.
Chi segue il principale sito del Multiplayer Network conosce già quali sono state le modifiche apportate e, probabilmente, anche qualcuna di quelle che lo saranno prossimamente: restyling grafico; ampliamento dell'Area Files; suddivisione in due tronconi editoriali (area console e area PC); notevole aumento della banda a disposizione degli utenti; aggiornamento e potenziamento tecnico dell'hardware che fa funzionare il network; potenziamento dell'area console, attraverso l'acquisizione di quella che era una delle più importanti realtà editoriali del settore (Alternative Reality); miglioramento dei servizi come i forum; inaugurazione di specifiche aree editoriali come l'area Premium, Gold, ecc.
Tutto questo e anche altro con l'obiettivo di alzare la quantità e migliorare la qualità dei servizi resi ai lettori e, nello stesso tempo, risaltare le qualità dei singoli siti che compongono il mosaico editoriale del Network.
Benissimo, tutto bello, tutto facile, no? E' sotto gli occhi di tutti che, in questi ultimi mesi, i banner pubblicitari sono aumentati, sia nel sito principale che nei canali tematici, quindi verrebbe da pensare che le spese sostenute dall'editore sono abbondantemente rientrate con gli introiti pubblicitari e in parte sicuramente è cosi'. Tuttavia manca ancora qualcosa, ho la sensazione che a questo mosaico manchi ancora la tessera più importante, quella che, senza di essa, il mosaico non si può ancora definire completo. Per chiarire meglio il mio pensiero, riporto qui una frase estrapolata dal Diario del Capitano che ho citato all'inizio:

"Lancerò un sassolino nello stagno, farò una domanda di cui non darò la risposta: cosa succede se una rivista qualsiasi non si regge sui contributi dei suoi lettori ma sui contributi degli sponsor? E ancora, cosa succede se il settore in cui si opera è formato al più da una ventina di sponsor?"
Vorrei provare a rispondere io a quella domanda: succede che non si è e non si sarà mai, completamente indipendenti. La domanda di Pucci è retorica, poiché egli conosceva già la risposta, ma ha fatto bene a non darla.
Ecco, la tessera mancante per rendere il mosaico quantomeno comprensibile a tutti si chiama indipendenza. Plaudo al coraggio di Andrea che pone questo spinoso argomento all'attenzione di tutti, senza nascondersi dietro a un dito.
Chi da qualche anno segue i videogiochi attraverso le riviste cartacee prima e anche i siti internet poi, sa bene quanto questo argomento sia delicato; quante volte, come lettori, siamo stati colti dal sospetto che un voto troppo alto fosse più un modo per non inimicarsi il potente publisher, piuttosto che un veritiero giudizio sulle qualità del gioco? Mi fermo qui, non vado oltre, ma sono certo che mi avete capito.
Un altro punto importante che, a mio avviso, è stato sottolineato dal nostro editore, è quello sulla professionalità di chi scrive, sia su carta che su byte, il mezzo non ha alcuna importanza.
Se è vero, come pare che lo sia, che diamo tutti una certa importanza al giudizio di un redattore prima di valutare l'acquisto di un gioco, non sarebbe meglio che quel redattore sia qualificato? Non sarebbe meglio che quel redattore abbia tutto il tempo necessario di seguire un certo titolo, andare alle conferenze stampa, fare delle ricerche, insomma approfondire? Se mi interessa sapere cosa ne pensa Carlo Rossi sul gioco X, vado sui newsgroup, ma se voglio avere un'idea un pò meno vaga da chi ha avuto tutto il tempo e la possibilità di valutare quel gioco X, allora mi rivolgo a chi ha un minimo di professionalità, non credete?
Ecco, appunto, professionalità, che è cosa ben diversa dal professionismo.
Allora, per completare quel famoso mosaico, a mio avviso, le tessere mancanti sono due: professionalità e indipendenza. E se c'è una, non è detto che ci sia anche l'altra.
Noi di RPGPlayer abbiamo deciso di investire le nostre forze per completare il mosaico e siamo contenti di farlo all'interno del progetto editoriale del Multiplayer Network, poiché abbiamo scoperto di ricercare le stesse cose.
Entro un breve periodo di tempo, ci saranno dei cambiamenti, anche nel nostro piccolo: avremo un diverso stile grafico, in modo che si percepisca che facciamo parte della stessa famiglia di Multiplayer.it; dedicheremo più tempo e maggiori risorse per seguire, al meglio delle nostre possibilità, il settore degli rpg per computer e tutto quello che gli sta intorno. Vogliamo diventare un punto di riferimento autorevole, in Italia, per tutti coloro che si divertono a giocare con i crpg, mmorpg, ecc.
Noi, la nostra scelta, l'abbiamo fatta...Tra poco, cari lettori, toccherà a voi.

Lello "Wolverine" Sarti