Arrivano i Superboys

Che razza di titolo è "Punizione Pazzo"? Domanda più che legittima. Il gioco, sviluppato dal piccolo team giapponese hap, si chiama in originale "Crazy Freekick" ma è arrivato su App Store e Google Play con una traduzione decisamente infelice.

Al di là di questo, ci troviamo senz'altro di fronte a un prodotto fuori dal comune, una di quelle follie videoludiche per cui gli sviluppatori nipponici sono spesso famosi. Il concept alla base dell'esperienza è infatti molto semplice: controlliamo un calciatore in procinto di tirare una punizione dal limite, determinando il colpo attraverso un meccanismo touch simile a quello del classico Angry Birds, con l'obiettivo di mettere la palla in rete cercando di superare la difesa. Il punto è come questa difesa si presenta, ed è lì che comincia il bello. Se vi aspettavate una tradizionale barriera formata dai difensori della squadra avversaria, vi sbagliate di grosso perché, all'interno dei dodici livelli, ognuno composto da quattro sfide, dovremo superare ostacoli di qualsiasi tipo: dai ninja che si camuffano - cercando di rendersi invisibili - ai lottatori di sumo, dagli animali che passeggiano per il campo alle buche da golf con sorpresa, dai treni in corsa alle illusioni ottiche. Non mancano neppure le citazioni, visto che in alcuni livelli avremo a che fare persino con Gundam e Predator!

Punizione Pazzo è un gioco divertente e diverso dal solito, ricco di situazioni assurde ma troppo breve

Porco pazzo

Il fascino di Punizione Pazzo risiede insomma nella sua follia, nelle citazioni, nelle soluzioni assolutamente improbabili che si susseguono sullo schermo per creare ogni volta una nuova sfida.

Superare le difficoltà si rivela spesso una questione di intuito, talvolta di tempismo e precisione, o finanche di pura e semplice fortuna.

Le tre "vite" a nostra disposizione si consumano a ogni tentativo fallito, ma dopo che ci saremo imbattuti nel game over potremo comunque ricominciare la partita dall'ultimo livello raggiunto. Ed è questo, purtroppo, il più grosso limite del gioco, al di là di una realizzazione tecnica volutamente basilare e abbozzata, come da tradizione per questo genere di titoli. Se infatti quarantotto stage possono sembrare tanti sulla carta, completarli è quasi sempre una questione di pochi secondi: giusto il tempo di risolvere il "rompicapo", calibrare il tiro e insaccare. Viene da sé che in questo modo l'esperienza si esaurisce nel giro di appena dieci minuti, proprio come è successo a noi, rimandandoci a un sito web con su scritto, semplicemente, che arriveranno dei nuovi livelli. Lo sblocco della modalità endless, che dovrebbe avere una sua valenza in termini di durata, purtroppo in questo caso specifico non aggiunge molto al pacchetto, visto che le sfide sono esattamente le stesse che abbiamo già superato nella campagna e che, una volta "risolte", non presentano il medesimo grado di difficoltà, anzi vengono completate in scioltezza. Probabilmente puntare su di un approccio hardcore, con una "partita secca" e tre vite, costringendo dunque gli utenti a ricominciare tutto da capo al game over, avrebbe reso più longevo l'intrattenimento offerto da Punizione Pazzo, che tuttavia andrebbe provato per le trovate assurde e la totale gratuità.