Il boss dei sotterranei

Una squadra di eroi e una serie di dungeon da conquistare, il tutto nell'ottica di un sistema di combattimento a turni mutuato dagli RPG classici: è questa l'idea alla base di Dungeon Boss, il nuovo titolo sviluppato da Boss Fight Entertainment e prodotto da Big Fish Games, disponibile nel tradizionale formato freemium per i dispositivi iOS e Android.

Si tratta di un gioco che prende per mano durante le prime missioni, che fungono da rapido tutorial, per poi lasciare l'utente libero di selezionare i componenti del party, potenziarli usando l'oro raccolto durante le spedizioni e affrontare man mano nemici sempre più forti e determinati. L'esperienza è molto semplice, molto "compatta", e caratterizzata da un'interfaccia sorprendentemente chiara, che dalla schermata principale consente di accedere ai profili degli eroi per effettuare gli eventuali upgrade, raccogliere le ricompense degli achievement completati e utilizzare un portale per l'evocazione di oggetti e/o personaggi. Considerato che gli slot disponibili per il team sono tutt'altro che numerosi, ci si trova quasi subito a dover fare delle scelte difficili: portarsi dietro la guaritrice o l'unità di supporto che energizza i compagni? Confermare il possente vichingo armato di martello e la guerriera con l'arco oppure sostituire uno dei due con l'Oscura Mietitrice, lenta ma letale?

Dungeon Boss è un RPG semplice e immediato, divertente per un po' ma con qualche limite di troppo

Scontro finale!

Cambiano gli scenari e man mano si allungano i percorsi che ci portano ad affrontare i boss di ogni zona, nei termini però di una struttura che oltre ai combattimenti offre poco altro: in Dungeon Boss tutto ciò che dovremo fare sarà sfruttare i turni a disposizione per eliminare gli avversari e passare all'ondata successiva, fino appunto a sconfiggere il boss (o i boss).

Gli attacchi di base di ogni personaggio vengono accompagnati da mosse speciali in grado di infliggere gravi danni, ma che necessitano di alcuni turni per potersi ricaricare una volta eseguite. A fare da contorno alle spedizioni c'è la gestione del proprio dungeon, che si attiva dopo aver raggiunto il livello 10 e ci vede organizzare la base per accogliere al meglio eventuali invasori, una feature ormai di gran moda in ambito mobile. La formula funziona molto bene per un paio d'ore, nonostante gli evidenti limiti di un gameplay che concede poco anche alle possibilità strategiche (l'ordine dei turni è fisso, con poche eccezioni), ma i problemi di Dungeon Boss sono altri. Con tutti i titoli freemium che ci sono su App Store e Google Play, infatti, basta una rapida occhiata alla nuova produzione Big Fish per comprendere dove voglia andare a parare: laddove la vittoria o la sconfitta in un combattimento dipendono esclusivamente dalla forza dei personaggi in campo, è chiaro che un certo tipo di bilanciamento della difficoltà è destinato a trascinare l'esperienza sui binari della più becera monetizzazione. A maggior ragione considerando che si riesce a raccogliere molto più oro di quanto non sia possibile usarne per potenziare i propri guerrieri, fattore questo che dopo un po' si rivela frustrante. Rimane comunque la gradevolezza di un RPG semplice e colorato, molto carino dal punto di vista grafico, certamente immediato e divertente finché non si sbatte contro il paywall.