Gli sviluppatori di Nadeo vivono in un mondo incantato dove i giocatori non si insultano online, ma anzi collaborano e condividono le proprie idee uniti da uno spirito di fratellanza. E siccome questo mondo non è immaginario ma esiste veramente ed è nato intorno ai loro grandiosi Trackmania, hanno deciso di riprovarci con ShootMania.
Questa volta però non mirano a coinvolgere gli amanti delle corse, bensì i sanguinari e iperattivi appassionati degli sparatutto multigiocatore. Una specie dura e senza cuore che sta per essere trascinata in arene dove i colpi non fanno esplodere la testa ai nemici e il sangue scorre sempre al sicuro nelle vene. A vedere un'arena di ShootMania: Storm, il primo modulo della serie, con tutti quei fasci laser azzurro e arancio e le squadre educatamente vestite con visibilissime divise, sembra infatti di guardare Capitan Power che gioca a paintball. L'obiettivo di Nadeo è quello di fornire a una comunità di giocatori che si riunisce su una piattaforma social proprietaria un FPS senza fronzoli accompagnato da strumenti accessibili per la creazione di mod, mappe e skin illimitate.
Tutto all'insegna del divertimento, dove una partita è una bella sudata che finisce in applausi catartici piuttosto che in un crollo nervoso. Forse alcuni a questo punto rischiano di perdersi, perciò andiamo con ordine. Nelle mappe di ShootMania si sfidano due squadre. I comandi sono molto facili da imparare: WASD per muoversi, un tasto del mouse per sparare e un altro per saltare e correre. Ci sono inoltre due barre. Una è la cadenza di fuoco mentre la seconda misura la resistenza. Inutile dire che più corriamo e più consumiamo resistenza. Il discorso è diverso per la cadenza di fuoco perché dipende dal tipo di arma. Di base ogni giocatore ha un lanciarazzi che spara missili leggermente più lenti rispetto al bersaglio, così che diventa indispensabile anticipare dove si troverà il nemico di lì a un attimo. Per fortuna bastano due razzi per eliminare un bersaglio (sempre senza spargimenti di sangue, eh). Dopo quattro colpi però la cadenza di fuoco scende a zero e, fintanto che non si è ricaricata, siamo costretti a fare i salti mortali per schivare l'inferno di colpi intorno a noi.
Diverso è il caso del fucile a propulsione magnetica che invece centra all'istante chiunque ma consuma in un colpo solo tutta la nostra cadenza di fuoco. C'è poi una pistola che spara velocemente più colpi allo stesso tempo ma dalla traiettoria parabolica. Bisogna inoltre considerare che il passaggio da un'arma a un'altra è istantaneo e avviene ogni volta che passiamo sopra a speciali piattaforme, perciò siamo costretti e rivedere di continuo la nostra strategia e le tempistiche, adattandoci costantemente al mutare degli eventi. Senza mai preoccuparci di possibili potenziamenti, perché nessun giocatore è diverso dagli altri (niente perk insomma). Questo è il sistema di gioco: semplice, frenetico e uguale per tutti. E adesso viene il bello.
Diamoci delle regole
L'impostazione di base, molto semplice e immediata, è pensata per consentire a chiunque di entrare nel vivo del gioco in pochi minuti e di padroneggiarne le meccaniche. Ma c'è un aspetto ancora più importante che ne guadagna, perché ShootMania: Storm sembra sicuramente un titolo dove abilità e gioco di squadra sono importanti, ma non dobbiamo dimenticarci che è l'editor delle mappe il vero protagonista.
Grazie a uno strumento amichevole ma potente e flessibile si potranno progettare infatti mappe di ogni tipo, manipolando gli elementi di base fino a inventare nuove regole e geografie. A parte la fisica e le caratteristiche delle armi sembra che tutto il resto sia influenzabile dai giocatori. Gli strumenti a disposizione permettono quindi di creare labirintiche fortezze o lussureggianti foreste, ma anche per esempio di piazzare un interruttore che scatta ogni volta che passiamo sopra una bandiera cambiando casualmente l'arma che impugniamo. Le possibilità, stando a quanto hanno dichiarato da Nadeo, dovrebbero essere virtualmente infinite, dal momento che si possono fare delle modifiche anche mentre la partita è in corso. Infatti ogni punto di rigenerazione ha uno schermo al quale i giocatori possono accedere per variare alcuni parametri, come il bilanciamento tra resistenza e cadenza di fuoco, generando così nuove classi.
ShootMania sarà come detto distribuito inizialmente con un pacchetto di mappe chiamato Storm, che dovrebbe includere uno scenario e una prima panoramica di situazioni pensate dagli sviluppatori come base di partenza per la creatività di ciascun giocatore. Al momento comunque non si sa quante saranno le modalità di gioco disponibili fin da subito. Dovrebbe però esserci una specie di King of the Hill nel quale ogni bandiera conquistata non può più essere reclamata e uno scontro uno contro uno durante il quale i due avversari devono correre ogni volta verso la propria base per ricaricare l'arma. In alcune mappe ci saranno perfino piattaforme di lancio che sparano i giocatori in cielo dal proprio punto di rigenerazione. Comunque, nonostante la varietà del pacchetto iniziale, i contenuti sembrano insufficienti per i giocatori più smaliziati. Ecco allora che entra in gioco la comunità di ManiaPlanet...
È la compagnia che conta
ShootMania: Storm punta ad offrire un'esperienza di gioco equa che soddisfi veterani del genere e neofiti. D'altro canto si può anche abbassare la soglia d'ingresso ma sul campo una squadra di giocatori esperti si mangerà sempre in un boccone quelli a cui interessa sforacchiare ogni tanto un bersaglio virtuale senza troppo agonismo. Per questo motivo Nadeo ha promesso un sistema di matchmaking che indirizzi il più possibile i giocatori verso avversari alla propria portata. Staremo a vedere se sarà così. C'è comunque un'altra incognita. ShootMania infatti sarà accessibile tramite la piattaforma ManiaPlanet, la stessa di TrackMania ma in versione 2.0. Lì i giocatori potranno interagire alla maniera di Facebook, inviando notifiche di eventi, tornei, gruppi e così via. Sarà inoltre disponibile una moneta virtuale, il Planet, con la quale acquistare nuovi blocchi di terreno, pacchetti di mappe e altri contenuti.
I Planet serviranno anche per fare delle puntate nel corso delle partite attraverso quello schermo di cui vi abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Il bello però è che questi Planet non si acquistano con denaro reale ma si guadagnano giocando. E se rimanete senza, niente paura: un sistema di tassazione preleverà Planet dai giocatori più benestanti per distribuirli tra quelli indigenti. Lo scopo d'altronde è incentivare la partecipazione e aumentare il divertimento per tutti. Pare comunque che Nadeo metterà a disposizione dei giocatori degli spazi virtuali a pagamento per pubblicizzare le loro creazioni. Il messaggio importante che deve passare comunque è che la comunità di ManiaPlanet avrà la totale responsabilità sul gioco, dalla creazione dei contenuti all'hosting delle partite giocate con mappe personalizzate. In definitiva è presto per dire se Nadeo riuscirà o meno a creare una nuova utopia. Tuttavia ci sono le premesse per ingraziarsi almeno quei giocatori senza smanie competitive che sono fuggiti da Modern Warfare e simili, oltre che un pubblico tutto nuovo. Nella speranza che Nadeo riesco a bilanciare questo e gli progetti su cui è impegnata, come QuestMania, con quelli già in pista, come Canyon, che dopo una bella partenza necessiterebbe di maggior supporto.
CERTEZZE
- Centrato sul gioco di squadra
- Strategia e creatività
- Semplice ma non banale
DUBBI
- Se non fiorisce una comunità non ha futuro
- Una sfida completamente nuova per Nadeo