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Io sono leggenda

Con la demo di Rayman Legends su eShop, non potevamo esimerci dal provare nuovamente il titolo Ubisoft

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   17/12/2012

"Alla gente interessano le ambientazioni fantasy", si leggeva in un documento "rubato" che rivelò al mondo l'esistenza del progetto di Rayman Legends. Allora non era chiaro che il titolo sarebbe stato un'esclusiva per Wii U, né quali feature avrebbe vantato rispetto al già ottimo Rayman Origins. Il primo video di presentazione (non ufficiale, però) suggeriva l'interessante possibilità di sfruttare la tecnologia NFC per proiettare sullo schermo altri personaggi Ubisoft, ma Michel Ancel ha chiarito che si trattava di una semplice idea piuttosto che di una reale caratteristica. Ciò nondimeno la qualità della nuova avventura di Rayman e dei suoi amici appare straordinaria, e la demo giocabile disponibile su eShop non ha fatto che confermare le impressioni positive delle nostre precedenti esperienze con il gioco.

Io sono leggenda

Ma andiamo con ordine. La versione di prova di Rayman Legends si apre con una graziosa introduzione basata appunto sugli elementi che caratterizzano questo nuovo episodio, capace di affiancare scenari di tipo tradizionale (vedi le foreste) ad ambientazioni dal sapore decisamente fantasy come castelli, sotterranei e quant'altro. Tre gli stage disponibili ("Teensies in Trouble", "Toad Story" e "Castle Rock"), che potremo affrontare selezionando il nostro personaggio fra Rayman, Globox, i due Teens e Barbara. Quest'ultima rappresenta una simpatica new entry rispetto all'ultima iterazione della serie: si tratta di una specie di "vichinga" dotata del tradizionale elmo con le ali (in questo caso funzionanti, vedi le dinamiche di "planata") e di un'enorme scure con cui può eliminare chiunque le si pari di fronte.

Foreste, sotterranei e castelli in fiamme

Il primo livello della demo, "Teensies in Trouble", è ambientato nella tradizionale foresta di Rayman e ci vede impegnati in una missione di salvataggio dei Teens, appunto, imprigionati all'interno di gabbie volanti o legati e nascosti in qualche passaggio segreto in attesa del nostro arrivo. L'azione in questo caso è fondamentalmente la stessa vista in Rayman Origins, anche se il set base di azioni è disponibile fin da subito. Il nostro personaggio può dunque saltare, trattenersi in aria, colpire e scattare, cercando di individuare e raccogliere tutti gli oggetti presenti nella location, nonché di eliminare tutti i nemici. Il level design, come da tradizione, si rivela fin da subito (ma proprio subito!) aperto all'esplorazione, pieno di zone che ad una prima occhiata sembrano "vuote" e che invece nascondono un altro Teens intrappolato oppure un bonus.

Io sono leggenda

Le situazioni offerte in tale frangente appaiono divertenti ed efficaci, ma sanno al contempo di già visto: si sbatacchia qualche nemico, si cavalcano correnti ascensionali stando attenti a non urtare le spine dei soliti rampicanti "malvagi" e così via, fino al termine della missione. Di ben altra pasta è fatto invece lo stage "Toad Story", in cui il sistema di controllo tradizionale si alterna al touch screen e all'accelerometro quando si passa dal nostro personaggio a Murfy, la fatina verde che i fan della serie conoscono bene. Nonostante le dimensioni ridotte, Murfy può interagire in vari modi con lo scenario e supportare l'azione del compagno controllato dall'intelligenza artificiale, ad esempio tagliando le funi che trattengono delle piattaforme per consentire al suo amico di salirci, oppure facendo il solletico ai nemici perché diventino particolarmente vulnerabili agli attacchi, o ancora controllando grossi oggetti rotanti. Tutte azioni che vanno eseguite toccando il touch screen o inclinando il GamePad, il cui schermo assume dunque un ruolo centrale. La precisione dei tocchi ci è sembrata discreta, considerando la tecnologia resistiva, anche se in alcuni casi bisogna spingere molto perché l'operazione vada a buon fine, specialmente quando si tratta di agganciare un oggetto e trascinarlo. Il terzo e ultimo livello, "Castle Rock", si rifà anch'esso a quanto già visto in Rayman Origins, anche se in un contesto decisamente originale. Il nostro personaggio si trova infatti a correre sulle mura di un castello in fiamme, inseguito da un grosso drago, mentre orde di avversari spuntano a ritmo di musica. La sequenza è ovviamente scriptata e basta un minimo di prontezza per superarla senza problemi, ma speriamo che si ponga come un semplice assaggio di ciò che troveremo nella versione finale del gioco.

Impressioni preliminari

A due mesi dall'uscita nei negozi, la demo di Rayman Legends conferma le nostre impressioni positive.

Io sono leggenda

Il gioco appare solido e divertente, strapieno di segreti che aumentano il grado di rigiocabilità di ogni livello e caratterizzato da un comparto tecnico d'eccellenza per stile, colori e fluidità: la grafica a 1080p non perde un colpo e mantiene i 60 frame al secondo anche nelle fasi più concitate, un risultato che in assoluto non richiede chissà quale potenza ma dimostra senza dubbio che l'hardware di Wii U può essere utilizzato meglio rispetto a ciò che si è visto in diversi titoli di lancio. I livelli presenti in questa versione dimostrativa forniscono un discreto assaggio delle situazioni che ci troveremo ad affrontare, alternando meccaniche ben collaudate ad altre completamente inedite, che fanno leva sulle peculiarità del GamePad in modo convincente. La nostra speranza è che si punti in modo deciso su tali elementi, cercando di differenziare in modo forte il prodotto e di convincere una larga fetta d'utenza che la console Nintendo possa davvero offrire un'esperienza a sé. Scopriremo la verità il 28 febbraio.

CERTEZZE

  • Gameplay solido come da tradizione
  • Grafica molto convincente
  • Interessante uso del GamePad...

DUBBI

  • ...ma da valutare nel pacchetto completo
  • Controlli touch non sempre precisi