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Tutti in mare

Abbiamo messo per la prima volta gli occhi su World of Warships

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   15/06/2013

Agli appassionati dei free to play firmati Wargaming.net mancava solo di vedere World of Warships: con il titolo che mette a confronto le fregate del ventesimo secolo, lo sviluppatore bielorusso completa il suo piano d'espansione che ha coinvolto prima i carri armati, quindi gli aerei e ora le navi da battaglia. Ogni capitolo della serie conta alcuni aspetti comuni agli altri ma anche delle differenze sostanziali in termini di giocabilità e, almeno in parte, anche di possibile utenza interessata all'esperienza. Durante l'E3 2013 da poco conclusasi siamo stati ospitati nello stand ufficiale del gioco per avere una prima infarinatura su World of Warships e vederlo brevemente in movimento. La versione è assolutamente preliminare e mancherà ancora qualche tempo a quando potremo metterci le mani sopra, ma le informazioni raccolte sono quantomeno incoraggianti.

Gioco di strategia

L'idea che ha ispirato lo sviluppo di World of Warships è piuttosto semplice: riprodurre lo scontro tra navi mantenendone le suggestioni e certe caratteristiche, ma adattandolo ad un gameplay arcade che possa essere apprezzato da un pubblico vasto. Un po' come in World of Tank e Warplanes, insomma, qui si combatte, si distruggono gli avversari e si completano eventualmente gli obiettivi mantenendosi in bilico sul delicato equilibrio tra immersione e divertimento. Le navi da guerra saranno di quattro tipologie differenti per soddisfare altrettante idee diverse di come andrebbe affrontata una battaglia per mari.

Tutti in mare

Le Destroyer sono rapide e leggere, fragili ma capaci di inoltrarsi sin in prossimità del nemico per poi fuggire senza lasciar traccia, magari utilizzando delle speciali bombe fumogene ad ampio raggio per guadagnare i secondi necessari alla ritirata. Gli Incrociatori e gli Incrociatori Pesanti sono invece lenti e necessitano di maggior accuratezza per colpire, sparando da una distanza considerevolmente maggiore, ma gli effetti dei loro affondi sono devastanti e la resistenza notevolmente superiore. Qualora si volessero utilizzare queste due classi, parte del tempo lo si spenderà a prendere le misure e calcolare le traiettorie, quindi il gameplay risulta compassato ma potenzialmente davvero gratificante. Infine la Portaerei dispone delle meccaniche più originali dell'interno catalogo di possibili scelte, stando nelle retrovie con una serie di velivoli da lanciare sopra il terreno di gioco per fare ricognizioni e attacchi dall'alto. Gli aerei non si controllano direttamente ma si può dare solo indicazione del punto su cui agire e si decide anche l'armamentario montato.

Tutti in mare

Le due partite che abbiamo osservato hanno messo in scena un gioco decisamente meno rapido dei due precedentemente sviluppati da Wargaming.net, ma dal grande potenziale strategico e davvero focalizzato sul gioco di squadra. La mole e la lentezza delle navi non perdona alcun errore, quindi il pathos durante le partite sembra garantito. Graficamente il lavoro sulle navi è ottimo, a parte che ancora mancano certe animazioni, mentre è meno esaltante quello sulle isole che caratterizzano le mappe. Aspettiamo di provarlo e potrebbe ancora necessitare di rifiniture, anche importanti, ma dal poco visto dobbiamo dire che siamo rimasti incuriositi. Il modello di business invece sarà sempre lo stesso, con tanto di valuta e account unico così da passare i propri fondi da un gioco all'altro. Al solito, ci saranno decine di mezzi proveniente da schieramenti differenti, e le patch ne aggiungeranno sempre di più nel tempo. Se attendente altre novità a riguardo, beh probabilmente la GamesCom di Colonia sarà un'occasione perfetta considerando la portata del mercato tedesco per questo genere d'esperienza.

CERTEZZE

  • Le classi delle navi sembrano distinguere nettamente l'una dalle altre
  • Gameplay con tonalità strategiche
  • Bei modelli delle navi...

DUBBI

  • ...mentre altri elementi grafici devono ancora essere perfezionati
  • Dovremo provarlo per poterci esprimere compiutamente