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La resa dei conti

Helghast e ISA assieme su Vekta, la nostra prova di Killzone: Shadow Fall

PROVATO di Antonio Fucito   —   15/06/2013

Probabilmente è stato il titolo che ha convinto di più durante il PlayStation Meeting di febbraio, e durante l'E3 2013 abbiamo avuto modo di assistere ad una presentazione a porte chiuse e provare Killzone: Shadow Fall, che accompagnerà il lancio di PlayStation 4. La storia che fa da sfondo al titolo è oramai nota, questo nuovo capitolo è ambientato circa trenta anni dopo gli eventi di Killzone 3, quando gli ISA permettono ai pochi Helgast rimasti di vivere sul pianeta Vekta, diviso da un'enorme barriera che separa le due fazioni. Graficamente l'impatto non è più quello di febbraio, perché nel frattempo siamo stati inondati da tanti titoli che arriveranno con la prossima generazione di console, ma ad ogni modo si nota chiaramente il "boost" grafico rispetto all'ultimo capitolo della saga, in termini di risoluzione, pulizia, gestione dell'orizzonte visivo ed effetti di luce, cose inimmaginabili fino a poco tempo fa.

La resa dei conti

La demo parte con l'agente speciale denominato Shadow Marshal che si trova su un'altura e con una chiara visuale del muro che divide ISA ed Helghast. Abbiamo utilizzato subito il rampino per raggiungere una posizione più bassa, rampino che rappresenta uno dei tanti gadget in possesso del protagonista principale durante il corso dell'avventura. Quello più importante è rappresentato da Owl, un drone che dispone di quattro abilità differenti, selezionabili con il touchscreen di PlayStation 4 e richiamabili col tasto L1 verso la direzione voluta. Owl ha la possibilità di stordire i nemici, di creare uno scudo o attaccare direttamente, combinando queste abilità con quelle di Shadow Marshal. A nostra volta, infatti, sfruttando la croce digitale possiamo rallentare il tempo, cambiare al volo tra fuoco primario e secondario oppure lanciare il radar tattico per fare lo scan dell'area circostante. Concatenando queste varie abilità è possibile sfruttare diverse soluzioni offensive e difensive per avere la meglio dei nemici più coriacei. In un frangente, ad esempio, abbiamo stordito un manipolo di nemici grazie ad Owl, per poi rallentare il tempo ed eliminarli senza troppi patemi. Ovviamente c'è un tempo di ricarica e i nemici sfruttano a loro volta diverse manovre di accerchiamento per controbilanciare. In un'occasione abbiamo usato lo scudo in campo aperto, mossa che si è rivelata del tutto inefficace perché almeno un paio di Helghast si sono sganciati e ci hanno attaccato dai lati.

La resa dei conti

Insomma, è proprio dal punto di vista del gameplay che Killzone: Shadow Fall sembra voler offrire più novità e varietà rispetto al passato, gli sviluppatori ci hanno confermato infatti che al di là dell'impianto grafico la maggior potenza di calcolo a disposizione garantirà la creazione di mappe più aperte e complesse dal punto di vista architettonico, nonché un'intelligenza artificiale articolata che necessita di meno artifizi per simulare un comportamento realistico in base alle azioni del giocatore. Abbiamo provato a chiedere inoltre del multiplayer di gioco e del tasto Share, nel primo caso ulteriori dettagli verranno rilasciati alla Gamescom di Colonia ma ancora una volta questa componente avrà pari dignità del single player; per quanto riguarda la condivisione non ci saranno restrizioni di sorta e potranno essere pubblicati spezzoni continui di quindici minuti come da linee guida di Sony. Dopo la nostra prima prova di Killzone Shadow Fall siamo rimasti meno colpiti dal comparto tecnico, che rimane ad ogni modo molto valido, l'interesse invece per il suo gameplay è aumentato non poco, grazie alle nuove soluzioni adottate che potrebbero dare una "svecchiata" ad una serie che si avvia a proporre il quarto capitolo. Nei prossimi mesi ne sapremo di più!

CERTEZZE

  • Gameplay più vario e interessante
  • Mappe più grandi ed intelligenza artificiale migliore

DUBBI

  • La storia sarà all'altezza?