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Questi dannati alieni

La nostra prova del promettente Helldivers, dagli autori di Magicka!

PROVATO di Antonio Fucito   —   23/08/2013

I giocatori PC conoscono perfettamente Magicka, arrivato su questa piattaforma nel 2011 e diventato subito un successo grazie ad idee parecchio interessanti nell'ambito dei titoli d'azione ad avventura, tanto da permettere al piccolo studio di sviluppo svedese Arrowhead Game Studios di guadagnare credibilità e consensi da parte di critica e pubblico.

Questi dannati alieni

Nel turbinio degli annunci di titoli indie esclusivi (in ambito console) per le piattaforme PlayStation, rientra anche il prossimo progetto di questo talentuoso team di sviluppo, dal titolo Helldivers. Complice una versione mostrata ancora indietro nello sviluppo, perlopiù su PlayStation 3 e non sulla futura console Sony, l'impatto iniziale col gioco non è stato tra i migliori, sia dal punto di vista estetico sia di gameplay vero e proprio. Pur avendo selezionato il livello di difficoltà più basso e giocato il titolo in coppia, infatti, siamo morti spesso e volentieri dopo poco istanti, spaesati dal fatto di poter essere eliminati per mano di nemici super coriacei, ma anche dal fuoco amico e addirittura dalle proprie abilità a disposizione. Con calma abbiamo cercato di capire meglio le meccaniche di gioco, e grazie anche ad uno degli sviluppatori presenti le cose si sono fatte più chiare, fino a mostrare le potenzialità di questo titolo.

Cooperativa come pare e piace

Una volta selezionata la partita e scelti i giocatori, bisogna assegnare l'arma primaria, quella secondaria e quattro tipi di perk o mosse speciali, che vanno scelti da una rosa più ampia. A questo punto si viene catapultati nell'arena di gioco, con visuale dall'alto come la maggior parte degli shooter di questa tipologia. Helldivers però non rappresenta solo l'ennesimo esponente di un genere un po' congestionato, ma ha diversi spunti interessanti che rendono la sua esperienza più corposa e articolata, senza snaturare la restante parte action. Parlavamo di nemici estremamente tosti da affrontare fin da subito, anche perché è precisa scelta da parte degli sviluppatori rendere il gioco sbilanciato dal punto di vista della difficoltà, con la morte dietro ogni angolo.

Questi dannati alieni

Col tasto analogico di sinistra ci si muove, con quello di destra si mira e con R2 si spara; premendo il tasto R1 si accede al menu dei perk, che per essere attivati necessitano di una sorta di combo da eseguire con la croce digitale, e che aggiunge un po' di pepe perché tutto avviene in tempo reale. Una volta eseguita la combinazione con successo è possibile lanciare letteralmente il proprio perk con R2 e quindi, dopo un po' di attesa, creare torrette, chiamare un attacco aereo, far esplodere una bomba ad area, produrre dei rifornimenti e così via; ma attenzione, nei primi tre casi bisogna stare attenti a non essere colpiti, perfino dalla capsula che cade dall'alto, altrimenti è morte certa. All'interno della mappa bisogna respingere gli assalti anche come una sorta di tower defense posizionando le torrette, in seguito muoversi e completare gli obiettivi proposti, ad esempio facendo esplodere le alcove nemiche o azionando dei computer per richiamare la navicella preposta alla fuga. Il fuoco amico non è disattivabile e quindi bisogna evitare di essere precipitosi, attaccare in maniera coordinata e coprire le spalle quando necessario. Al termine di una missione vittoriosa viene assegnato un punteggio di completamento, e ovviamente ci saranno diverse mappe con altrettanti nemici all'interno delle quali i risultati contribuiranno alla lotta globale di tutti i giocatori contro l'invasione aliena.

Questi dannati alieni

La longevità sarà assicurata da questo grande obiettivo e dall'estrema rigiocabilità che caratterizza questo genere, ma ad ogni modo le mappe saranno legate tra loro da una struttura che verrà rivelata nei prossimi mesi. Come detto, il titolo graficamente è un po' indietro su PlayStation 3, soprattutto in termini di texture e animazioni; le esplosioni e gli effetti sono invece molto belli, e aspettiamo di vedere come sarà sulla futura sorella maggiore in termini di risoluzione, fluidità e definizione. Dulcis in fundo, l'integrazione tra le versioni per PlayStation Vita, PlayStation 3 e PlayStation 4 sarà ai massimi livelli: ci sarà infatti il cross play e cross save completo tra queste console - sarà possibile giocare ad esempio in due su una stessa console e gli altri online chissà dove, per un titolo che ci è parso molto promettente dopo l'impatto iniziale spiazzante e qualche partita in compagnia di persone con le quali poco a poco siamo riusciti a trovare sintonia ludica. Tenete sott'occhio Helldivers, quindi, perché potrebbe essere il secondo centro da parte degli Arrowhead Game Studios.

Alieni e pallottole in Helldivers, il nuovo sparatutto dall'alto cooperativo dagli autori di Magicka

CERTEZZE

  • Difficilissimo e divertente
  • Diverse novità per il genere

DUBBI

  • Graficamente ancora indietro