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Gli MMO che vorremmo

Avete mai pensato a che MMO vi piacerebbe giocare? Beh, noi sì, e infatti ecco la nostra top 5!

SPECIALE di Christian Colli   —   20/10/2013

Gira e rigira, di MMORPG il mercato ne è pieno, ma sono quasi tutte proprietà intellettuali originali, e quindi o ti fai piacere Azeroth, Telara, Eorzea e compagnia, o ti attacchi. Da quando esiste il genere, tutti abbiamo sognato, almeno una volta, di giocare in una versione "virtuale" del nostro universo fantasy o sci-fi preferito, magari dopo aver posato un libro o aver finito di vedere un film. Per alcuni il sogno si è realizzato con Il Signore degli Anelli Online e Star Wars: The Old Republic, per esempio, ma altri sono ancora lì che aspettano. La letteratura, il cinema e la televisione sono pieni zeppi di universi splendidi e ricchi sui quali si potrebbe costruire un nuovo MMO senza tentare la strada di una nuova mitologia o di una nuova ambientazione che magari potrebbe anche non riscontrare il favore del pubblico. Del resto, se non ti piace il mondo in cui giochi, difficilmente ci vuoi passare del tempo. Questo è un articolo giocoso, in cui vogliamo esplorare qualche idea che ci è venuta in mente: ovviamente siete caldamente invitati a proporre le vostre idee nei commenti in coda all'articolo!

Ecco quali MMO ci piacerebbe giocare e che probabilmente non giocheremo mai!

Pokémon Online

Non potevano non iniziare con il sogno bagnato di tutti i fan dei mostriciattoli Nintendo, specialmente a ridosso dell'attesissima generazione contrassegnata dalle lettere X e Y. Pokémon è un franchise che si presterebbe perfettamente a un mondo persistente online, cosa che è diventata sempre più ovvia di titolo in titolo grazie a tutti quei dettagli e contenuti inseriti via via dai ragazzi di Game Freaks. Provate a immaginare un mondo vastissimo (magari in cel shading, così manteniamo l'aspetto cartoonesco) composto da tutte le regioni che abbiamo esplorato negli episodi offline, rigorosamente seamless: Johto, Kanto, Unova, Hoenn, Sinnoh e Kalos. Sarebbe un po' difficile ricavarne una struttura theme park più che sandbox, ma qualche quest nei vari hub, cioè le città e i Pokémon Center, non sarebbero male. Lo scopo del gioco?

Gli MMO che vorremmo

Girare per il mondo, catturando pokémon e sconfiggendo gli altri giocatori in cui ci imbattiamo, come se fosse una specie di PvP consensuale. Adattare il sistema di combattimento sarebbe probabilmente la sfida più difficile, perché certo non si può riproporre quello a turni dei giochi tradizionali. Potrebbe, però, assomigliare a quello pensato per le classi "con pet" degli MMO più famosi: provate a immaginare un Warlock di World of Warcraft o un Summoner di Final Fantasy XIV, però con un Charmander al posto della Felguard o di Ifrit. Volendo, potrebbe anche esserci una storyline da seguire, che ci porta ad affrontare vari capipalestra e il solito Team nemico come negli episodi offline, fino a raggiungere la fase endgame. Quest'ultima si potrebbe sviluppare in vari modi: lo sviluppatore potrebbe indire dei veri e propri tornei periodici, un po' come quelli di Guild Wars 2, e i pokémon leggendari più grossi come Rayquaza, Reshiram o Kyogre potrebbero richiedere la collaborazione di più giocatori, diventando veri e propri raid boss da catturare. E una volta catturati, si ripetono per guadagnare i canonici punti con cui potenziare i propri Pokémon e magari l'equipaggiamento del nostro avatar, che influisce sulle abilità delle sue creature. Siamo sicuri che un universo incantevole e vasto come quello di Pokémon potrebbe diventare un magnifico MMORPG, in cui la già sviluppata community di giocatori si evolverebbe in qualcosa di ancora più coinvolgente.

Stargate Worlds

Beh, questo è facile, perché in realtà Stargate Worlds è esistito davvero: lo stava sviluppando Cheyenne Mountain Entertainment, poi però la società è finita in bancarotta e del gioco non se n'è fatto più niente. Le premesse però, erano veramente interessanti. Il franchise probabilmente lo conoscete tutti: il film originale di Roland Emmerich aveva generato molteplici serie televisive, tutte più o meno belle, che alla fine avevano dipinto un affresco sci-fi incredibilmente complesso e affascinante. Insomma, di materiale la CME ne aveva a bizzeffe, e ci si sarebbe potuto costruire sopra un MMO piuttosto originale.

Gli MMO che vorremmo

Il gioco si sarebbe dovuto basare principalmente sul serial Stargate SG-1 e sulla storyline della guerra tra Tau'ri e Goa'uld, di conseguenza CME aveva pensato a numerose razze che i giocatori avrebbero potuto scegliere per creare il loro alter ego, tra i quali umani, Jaffa e Asgard. Da come erano state presentate le classi, il gameplay aveva dato l'impressione di assomigliare a quello di Star Wars Galaxies; ogni archetipo - come scienziato, archeologo o soldato - si sarebbe potuto sviluppare seguendo un ramo di abilità e talenti che ne avrebbe definito il ruolo in gruppo, inoltre si sarebbe adottato il concept che abbiamo visto in Guild Wars 2 secondo cui ogni giocatore sarebbe stato autonomo, in grado di curare e curarsi e di contribuire a modo suo agli scontri. Purtroppo non si è mai visto nulla di concreto, e ad essere del tutto sinceri l'idea del sistema di combattimento in stile first person shooter non ci aveva fatto impazzire, così non ci resta che immaginare cosa sarebbe potuto diventare il gioco: magari ci sarebbe stato un hub centrale, la base dello Stargate in America, dal quale partire per i vari mondi da esplorare, un po' come in Star Wars: The Old Republic. L'universo del franchise avrebbe potuto ispirare decine di dungeon o ambientazioni in cui combattere, e sulle rivalità tra le varie razze e fazioni si sarebbe potuto costruire un buon PvP. A chi non sarebbe piaciuto indossare le armature in stile Anubi che abbiamo visto nel film con Kurt Russel? Sarebbe stata un'ottima idea di equipaggiamento endgame. Chissà se qualcuno riprenderà mai in mano la licenza...

Game of Thrones

Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, prima di essere una pluripremiata serie televisiva firmata HBO, è una serie di romanzi che non si è ancora conclusa. L'autore, George R. Martin, si è inventato un mondo che è molto più grande di quello visto in televisione, e che permetterebbe a un bravo sviluppatore di creare centinaia di situazioni di gioco. Se poi supervisionasse il tutto Martin stesso, un po' come ha fatto con la serie TV, ne verrebbe fuori una primizia. Idealmente, un MMO de Il Trono di Spade lo vorremmo ambientato durante la guerra dei quattro re, cioè quando la maggior parte dei personaggi è ancora viva (ahr ahr ahr!) e sarebbe possibile interagire con molti di essi.

Gli MMO che vorremmo

Sarebbe un theme park in cui interpreteremmo un personaggio appartenente a una delle tante fazioni coinvolte nel conflitto: Stark, Baratheon, Lannister, Greyjoy... Questo permetterebbe di lavorare a un truculento sistema PvP che potrebbe essere al centro di grandi battaglie campali organizzate dai giocatori. Graficamente vorremmo un'impostazione assolutamente realistica, come in The Secret World. Di classi ce ne potrebbero essere a bizzeffe, dal tagliagole al cavaliere, passando per i sacerdoti di R'hllor (gli unici a poter resuscitare!) e i chimici: no, quel giocatore non vi sta sparando un incantesimo, è soltanto una boccetta piena di altofuoco. E poi ci sarebbe un mondo da visitare di qua e di là della Barriera, con i Guardiani della Notte a fare da fazione neutra e gli Estranei che potrebbero benissimo essere dei boss in dungeon e raid. Ce ne sarebbe per tutti i gusti, e siamo convinti che l'universo di Martin sarebbe perfetto per ambientarci un MMO. Ci vorrebbe, però, uno sviluppatore in grado di non snaturarlo, con il coraggio di mantenere la violenza verbale e fisica che contraddistingue la serie. Già questo potrebbe rappresentare un ostacolo non indifferente, soprattutto se si mira a vendere il gioco a più utenti possibile, ma una Westeros all'acqua di rose non avrebbe neppure senso di esistere.

Il Meraviglioso Mondo di Oz

Di videogiochi ispirati alla fiaba immortale di L. Frank Baum ce ne sono un po', ma se potessimo visitare una Oz completamente tridimensionale, magari ispirata visivamente a quella proposta da Sam Raimi nel suo ultimo (terribile) film con James Franco nei panni del famoso "mago", non ci dispiacerebbe. Tuttavia, preferiremmo lo stile adorabile adottato da Scottie Young negli splendidi adattamenti a fumetti scritti da Eric Shanower perché, in effetti, la nostra idea non è quella di un'avventura MMO fatta di battaglie, raid e bottini.

Gli MMO che vorremmo

No, noi, pensavamo a qualcosa tipo Animal Crossing di Nintendo, altro gioco che si presterebbe magnificamente a un'edizione completamente online. Immaginate di poter creare il vostro personaggio nel mondo di Oz, magari appartenente a una delle strambe razze che lo popolano, e poi di poter scegliere dove vivere: magari in una foresta o in un paesino, ma non nella Città di Smeraldo, perché lì ci potrete andare a vivere solo dopo aver guadagnato un bel gruzzoletto ed esservi comprati una bella casa. Il che potrete farlo commerciando con gli altri giocatori, scambiandovi gli oggetti trovati in giro durante le vostre esplorazioni, dove nessuno vi farà del male. Magari ci sarà qualche parametro da gestire "tatticamente" per poter viaggiare sempre più lontano, ma lo scopo del gioco sarebbe visitare questo mondo sconfinato e completare una collezione fatta di souvenir, oggetti e vestiti. Sì, insomma, proprio come Animal Crossing, ma sempre online e in uno dei mondi più belli mai creati dalla mente umana. E poi, naturalmente, ci sarebbero tanti personaggi con cui interagire e per i quali completare piccole quest che richiedono scambi ed esplorazione piuttosto che combattimenti e farming di oggetti o punti. Sarebbe un MMO strano e atipico, magari più un browser game che un vero e proprio client, ma potrebbe essere anche una piacevole ventata d'aria fresca.

La Torre Nera

Stephen King ci ha scritto sette libri (anzi, otto) che si intrecciano tutti con la sua vastissima bibliografia. La Marvel ci ha prodotto una serie a fumetti e Ron Howard avrebbe dovuto girare una serie di film per raccontare sul grande schermo le vicissitudini indimenticabili di Rolan Deschain e il suo ka-tet. Di MMO e sparatutto ce ne sono stati diversi, alcuni pessimi e altri meno pessimi, e il prossimo Destiny di Bungie sembra avere tutte le carte in regola per rivelarsi un esperimento vincente.

Gli MMO che vorremmo

Se così dovesse essere, aspettatevi un sacco di cloni, e se uno di questi dovesse ispirarsi alla saga de La Torre Nera, magari in occasione dell'uscita dei famigerati film che in realtà non si faranno mai, ci piacerebbe proprio giocarci. Certo, consapevoli di quella che sarebbe probabilmente un'occasione sprecata, ma come dicevamo in apertura, lasciateci volare con la fantasia. Lasciateci immaginare la possibilità di visitare Jericho Hill, la baronia di Mejis, River Crossing e tutti quei luoghi che Roland, Susannah, Eddie e Jake hanno visitato durante la ricerca della famigerata Torre Nera. Lasciateci immaginare come sarebbe esplorare il Medio Mondo, un universo a metà tra il Vecchio West e il Medio Evo, e ingaggiare battaglie con mostri da incubo e giocatori avversari con un sistema di combattimento che potrebbe tranquillamente essere quello di uno sparatutto in terza persona con abilità speciali e "magie", praticamente Fallout, però online. Un MMO basato su La Torre Nera sarebbe difficilissimo da realizzare senza sconfinare nella schifezza assoluta, e ci sarebbe un endgame tutto da basare sui mille pericoli e nemici affrontati da Roland. Blaine il Mono come boss? E perché no. La Torre Nera come raid dungeon diviso in più ali, con ogni ala - magari - ambientata in una dimensione diversa? No, anzi, meglio ancora: la Torre Nera come obiettivo da conquistare in una mappa completamente PvP, in cui i giocatori se le danno di santa ragione per conquistare il nesso dei mondi. Suona peggio di quel che sembra, vero?