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Cecchini al sole

Un nuovo Sniper Elite emerge dalle sabbie dell'inedita ambientazione africana

ANTEPRIMA di Andrea Pisani   —   06/02/2014

Il successo di Sniper Elite V2, apprezzato da una vasta community di appassionati raccolti attorno alla serie fin dal primo capitolo, è da ricercarsi in larga parte nella figura affascinante, quasi mitica del cecchino. L'idea di un soldato capace di muoversi in maniera indipendente, di spostarsi silenziosamente per trovare la posizione migliore e colpire con pochi ma letali tiri di fucile, ispira da sempre l'immaginario e si presta quasi naturalmente ad una interpretazione videoludica. Considerando i consensi e le buone vendite, gli innumerevoli spunti inutilizzati e la vasta letterature disponibile, l'annuncio di Sniper Elite V3: Afrika non ha insomma stupito nessuno: la solida base di partenza è stata utilizzata per creare un titolo che punta ad uscire nella prima metà dell'anno sia sulla passata generazione di console e PC, sia - e qui le cose si fanno più interessanti - su Xbox One e PlayStation 4. Proprio sulla nuova arrivata di casa Sony abbiamo potuto osservare il gioco in azione durante un evento tenutosi negli studi inglesi dello sviluppatore 505 Games.

Un nuovo scenario per un nuovo Sniper Elite: l'abbiamo visto in azione e vi raccontiamo com'è.

Mal d’Africa

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La prima e più vistosa novità di questo terzo capitolo risiede nell'ambientazione africana, una direzione che come ci spiega il senior producer Andrew Shenton è sembrata quasi immediatamente la scelta ideale: "Sniper Elite V2 era ambientato alla fine della Seconda Guerra mondiale e quando abbiamo iniziato a sviluppare questo seguito, ci siamo interrogati su quale scenario valesse la pena tornare indietro e rivisitare, senza al contempo raccontare ancora una volta la stessa storia. La Campagna d'Africa non è stata così tanto esplorata nel campo dei videogame ed è lo sfondo ideale per far vivere il nostro protagonista. Karl, l'alter ego del giocatore, è un cecchino americano che si unisce alla missione in Nord d'Africa proprio nel periodo in cui gli Stati Uniti prendono parte alla guerra. Questo tipo di premessa e l'ambientazione ci hanno fornito sia una grande varietà di possibili scorci e panorami, sia notevole libertà nella definizione delle meccaniche di gioco". La trama avrà quindi una base storica, anche se i fatti narrati saranno di fantasia: Karl dovrà vedersela con un qualche diabolico gerarca nazista per sventare la solita macchinazione con ripercussioni su scala globale. 505 Games ha insomma curato le fonti, ma dall'idea che ci siamo fatti la spettacolarità dell'azione e del racconto avranno pur sempre il primato sulla ricostruzione fedele degli eventi.

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La demo si svolgeva all'interno del terzo livello di gioco, un salto nel cuore dell'azione che ha da subito evidenziato quanto Sniper Elite V3: Afrika sia saldamente ancorato allo spirito del precedente episodio: azione in terza persona, impostazione arcade ma attenzione a quei dettagli su cui gli sviluppatori ripongono fiducia per garantire la massima immedesimazione possibile. Il binocolo per marcare i nemici e l'indicatore del proprio stato, più o meno visibile a seconda della posizione e alla postura assunta, sono in particolare alla base della strumentazione del buon cecchino. Colpire con precisione è sempre una questione di dedicare il tempo necessario a focalizzare il bersaglio e prendere la mira tenendo conto dell'influsso della forza di gravità sul proiettile, ma ogni colpo andato a buon fine verrà anche questa volta ricompensato da una breve cinematica in slow motion che mostra le interiora del nemico esplodere e le ossa frantumarsi. Ad aggiungere un pizzico di strategia ci pensano delle rinnovate interazioni ambientali che ad esempio permettono di colpire ciascun veicolo in uno o più punti precisi, propiziandone l'esplosione oppure l'uscita di strada.

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La mezz'ora di gameplay osservata ha comunque messo in evidenza un'esperienza che moltissimo ha in comune con quella di due anni fa. A cambiare davvero le carte in tavola dovrebbe pensarci lo scenario: "gli ambienti africani sono molto vasti e aperti, facendo ricerche per il gioco ho scoperto che c'è maggior varietà visiva di quanto in realtà mi aspettassi. Ci sono tutte le condizioni per creare i giochi di luci e ombre necessari ad un cecchino per celarsi alla vista dei nemici, una caratteristica molto interessante in termini di gameplay. Scegliere un angolo di tiro corretto è fondamentale ma forse lo è ancora di più prendere una posizione sicura, che dopo il primo sparo ci consenta di restare nascosti: ecco lo scenario africano ci permette di creare in modo organico queste situazioni, di disegnare anche percorsi alternativi credibili che ben si inseriscano nell'ambiente. Vogliamo che si possa decidere se restare nascosti oppure attaccare a viso aperto, e che per ciascuna scelta ci sia una strada differente."

Salto di qualità

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Avendo potuto solo osservare il gioco in azione, senza mettere mano al joypad, non possiamo giudicare quale impatto abbiano le aggiunte promesse dagli sviluppatori, ma sulla carta ci sono novità importanti: "i giocatori del precedente capitolo si sono lamentati dell'intelligenza artificiale e di come questa reagiva in maniera 'poco umana' agli stimoli. Siamo partiti da questo punto per sviluppare Sniper Elite V3: Afrika, creando nemici con una migliore percezione dell'ambiente circostante. Gli avversari ora rispondono agli stimoli provando a capire dove ci troviamo, non semplicemente percependo la direzione del suono ma cercando conferma visiva alla loro intuizione. Abbiamo anche lavorato sulle animazioni per dare ai movimenti delle truppe avversarie un feeling fluido e naturale. In base al ruolo che rivestono, inoltre, si comportano e sono in possesso di risorse differenti." Nella demo ci sono stati un paio di momenti durante i quali Karl faceva esplodere postazioni fisse e veicoli, e i soldati italiani e tedeschi in zona che non erano saltati per aria sembravano effettivamente guardarsi in giro spaesati in alcuni casi, prendere iniziativa e urlare ordini ai compagni in altri. D'altra parte abbiamo assistito anche a passaggi decisamente meno brillanti, dove movimenti e capacità di individuarci dell'intelligenza artificiale non si sono rivelati così impeccabili.

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In generale il codice mostrato dev'essere stato ancora piuttosto indietro, perché ci sono altri problemi che coinvolgono ad esempio interazioni e compenetrazioni tra poligoni che andranno risolti. Abbiamo invece apprezzato l'impegno per dare nuove opzioni strategiche grazie all'inserimento di una varietà maggiore di mine e alla possibilità di combinare alcuni oggetti tra loro. Unendo la dinamite con un acciarino di fortuna, ad esempio, potremo montare una bomba a tempo che ci darà i secondi necessari per allontanarci dal luogo della detonazione. Gradita anche la riformulazione della barra che genera l'energia vitale, ora divisa in porzioni persa ciascuna delle quali bisognerà utilizzare delle bende o un medikit per tornare pienamente in salute. A sentire le promesse fatte dal team al lavoro sul progetto, non ci saranno solo più armi e gadget, ambienti più vasti ed un numero di nemici per ciascuno di essi superiore - fino a trenta intelligenze artificiali attive, contro le otto del passato - ma sarà in generale tutta l'avventura a beneficiare di una durate superiore: dalle otto ore della campagna di Sniper Elite V2 alle dodici di questa. Inoltre la componente single player sarà fin da subito solo una metà dell'offerta: "quando, dopo il lancio, abbiamo introdotto il multiplayer ci siamo stupiti quanto in fretta e per quanto tempo questo sia diventato popolare tra i giocatori.

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Per questo il nuovo capitolo avrà sia la coop che la modalità competitiva fin dall'inizio. Per ora posso dire che ci sarà modo di sperimentare l'intera campagna assieme ad un amico, la stessa del single player con alcuni bilanciamenti al livello di difficoltà. E che ci saranno due missioni extra dove un giocatore farà il cecchino mentre l'altro dovrà infiltrarsi e sabotare l'equipaggiamento degli avversari; i due ruoli si completano e qui la comunicazione sarà davvero fondamentale". Da ogni punto lo si osservi, Sniper Elite V3: Afrika sembra un seguito estremamente fedele al retaggio del suo predecessore e la considerazione si estende anche alla componente visiva. Il motore è chiaramente un'evoluzione di quello di allora, potenziato però per dare su PlayStation 4 e XboxOne (e PC) qualcosa in più. La risoluzione, innanzitutto, sarà 1080p e verrà affiancata da superfici disegnate con in testa quel tipo di definizione. Migliorata la tecnologia che gestisce le ombre e introdotta la tessellatura per alcuni modelli dei mezzi e degli armamenti, oltre che per le figure umane. 505 Games e Rebellion puntano insomma a realizzare un seguito di quantità che strizzi l'occhio ai sostenitori della serie e che magari, anche grazie al multiplayer 'nativo', conquisti qualche nuovo adepto, condendo il tutto con un'ambientazione tutto sommato poco inflazionata e interessante. Potremo tirare le somme sul titolo e sulle sue ambizioni di successo entro pochi mesi, quasi certamente per l'estate.

CERTEZZE

  • Più contenuti e ore di gioco
  • Ambientazione africana ancora non abusata
  • Multiplayer presente fin dall'inizio e piuttosto corposo

DUBBI

  • Il codice ha ancora diversi spigoli da smussare
  • Le migliorie all'intelligenza artificiale andranno testate con mano
  • Il passo avanti visivo su console next gen non è abissale