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A caccia di indie

Domani inizia la Game Developers Conference di San Francisco e si parlerà di ID@Xbox: quali sono gli indie da tenere d'occhio?

SPECIALE di Vincenzo Lettera   —   16/03/2014

"Prendi un accordo, picchiaci sopra ed ecco che hai fatto musica". Lo diceva Sid Vicious poche settimane prima che venisse pubblicato Anarchy in the U.K., un vero e proprio terremoto per l'industria culturale. Negli ultimi anni la crescente democratizzazione dello sviluppo di videogiochi è stata accostata sempre più spesso a quella del movimento punk esploso negli anni 70.

A caccia di indie

Con Xbox Live Arcade Microsoft ci vide lungo nel riconoscere l'importanza della scena indie su console, ma dal lancio del servizio per Xbox 360 a oggi i tempi sono cambiati, e la community di sviluppatori indipendenti ha chiesto a gran voce meno paletti per la pubblicazione dei propri giochi, tool di sviluppo più accessibili e l'abbattimento di costi e restrizioni. Insomma, meno rotture di scatole per "far sentire la propria musica". Guidata dal veterano di XBLA, Christ Charla, la risposta di Microsoft si chiama ID@Xbox (Independent Developers @ Xbox), un nuovo programma di self-publishing pensato appositamente per agevolare i piccoli sviluppatori e frutto di feedback da parte di indie come Nathan Vella (Below) e Chris Hecker (SpyParty). In occasione della Game Developers Conference 2014, Microsoft terrà una presentazione dedicata all'iniziativa, ma quando mancano pochi giorni all'evento di San Francisco, Charla ha pubblicato un elenco di 65 team tra gli oltre 200 sviluppatori indipendenti attualmente registrati a ID@Xbox. È da sottolineare come tutti questi nuovi nomi vadano ad affiancarsi a quelli già annunciati tre mesi fa, tra cui spiccavano Capybara, Gaijin Games, Double Fine, Vlambeer e Team17. In attesa della conferenza californiana abbiamo così deciso di elencare di seguito quali sono secondo noi gli indie più interessanti di questa nuova ondata e perché dovreste essere elettrizzati.

Grazie al programma ID@Xbox sempre più indie sono al lavoro sulla console Microsoft

The Behemoth

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Partiamo con una realtà che non ha certo bisogno di presentazioni. Nato oltre dieci anni fa e attualmente con sede a San Diego, The Behemoth è il nome del team fondato da Tom Fulp e Dan Paladin, vere e proprie star per chi negli anni ha seguito la scena dei giochi in Flash e ha fatto più di qualche partita su Newgrounds. Più che per la versione in alta definizione di Alien Hominid, il team californiano ha lasciato un'impronta su XBLA grazie a Castle Crashers, uno dei giochi che hanno fatto la fortuna della piattaforma di digital delivery di Microsoft vendendo milioni di copie. Altrettanto divertente e vivace, il più recente BattleBlock Theater ha poi dimostrato come il successo dello sviluppatore non sia stato un caso, e anche se sul progetto per Xbox One si cela ancora un velo di mistero, è facile aspettarsi da Dan Paladin un altro gioco squisitamente 2D che straripa personalità.

Playdead

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Playdead è senza dubbio un altro nome importante per la famiglia Xbox, visto che il suo Limbo ha rappresentato per circa un anno una punta di diamante tra le esclusive di Xbox Live Arcade. Dal 2010 a oggi, il platform di Dino Patti e Arnt Jensen è poi approdato su un gran numero di altre piattaforme casalinghe e mobile venendo spesso citato tra i titoli indie più rappresentativi della passata generazione. Nel frattempo Playdead si è allargata fino a contare su una ventina di dipendenti, ma anche in questo caso mancano informazioni sul gioco in sviluppo per Xbox One, sebbene ci sono buone possibilità che si tratti dell'atteso Project 2, il platform 2.5D a cui il team di Copenhagen sta lavorando ormai da oltre tre anni. Nonostante sia stato descritto come l'erede spirituale di Limbo, il nuovo gioco dovrebbe distinguersi sia per lo stile grafico che per tutta una serie di meccaniche che vennero inizialmente rimosse dal titolo di debutto di Playdead.

Humble Hearts

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Minuzioso e sorprendente, il lavoro dietro Dust: An Elysian Tail per Xbox 360 appare ancora più impressionante se si considera che, fatta eccezione per la componente sonora, è tutta farina del sacco di Dean Dodrill. Nell'arco di quattro anni, l'animatore statunitense dietro l'etichetta Humble Hearts ha confezionato un action 2D frenetico ed esteticamente meraviglioso, che si ispira e omaggia classici come Metroid e Golden Axe. Per Dodrill non è stata una prima volta nel settore dei videogiochi, visto che in passato collaborò con Epic alla realizzazione dei due storici episodi di Jazz Jackrabbit. Un milione di copie vendute dopo, l'autore è al lavoro su un nuovo gioco per Xbox One, ma ancora non sappiamo se verrà presentato in occasione della GDC o se dovremo aspettare ancora un po'. Almeno, Dodrill ha promesso che stavolta non ci farà attendere altri quattro anni.

Alientrap Games

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Sebbene abbiano mosso i primi passi ormai dieci anni fa realizzando un (non troppo riuscito) gioco freeware di nome Nexuiz, Lee Vermeulen e Jesse McGibney si sono fatti notare solo in tempi più recenti con l'uscita di Capsized. Il duo canadese dietro l'etichetta Alientrap Games ha infatti conquistato la critica con quella che è una vera e propria lettera d'amore al genere sci-fi e a vecchi classici come Turrican e Cybernoid, ma attualmente sono al lavoro su qualcosa di molto diverso. Intitolato Apotheon, il nuovo progetto è un curioso action RPG ambientato tra i miti dell'antica Grecia e caratterizzato da uno stile grafico che si rifà all'arte minoica e micenea.

Larian Studios

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Nella tranquilla e incantevole città di Gent si trova uno degli sviluppatori belgi più apprezzati, nonché tra i più longevi, essendo nato ormai quasi venti anni fa. In un ampio ufficio, la quarantina di persone di Larian Studios sono attualmente al lavoro Divinity: Original Sin, il progetto più importante del team dopo il recente Dragon Commander. Anche nel caso di Original Sin è stata portata avanti una campagna di crowdfunding su Kickstarter, e grazie alle numerose donazioni lo sviluppatore può puntare a un'esperienza ancora più ricca in termini di contenuti. Verrebbe insomma naturale pensare che sia proprio il nuovo capitolo dell'apprezzata serie di RPG fantasy ad arrivare su Xbox One (oltre che su PC), ma il gruppo belga è abbastanza strutturato da poter portare avanti più progetti in parallelo, e chissà che non nasconda qualcosa di nuovo nel suo cilindro.

Spry Fox

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Spry Fox è il nome della piccola realtà statunitense fondata da David Edery e Daniel Cook nel settembre del 2010. Il duo non è nuovo all'ambiente Xbox, visto che Edery era worldwide games manager per Xbox Live. Nei quindici anni di esperienza nel settore, Cook lavorò in passato anche per Microsoft Game Studios, mentre oggi il suo blog, in cui scrive di game design e marketing, è un punto di riferimento tra gli appassionati di sviluppo. Tra i diversi giochi del portfolio del team spiccano l'originale Triple Town, interessante puzzle game per piattaforme mobile, e l'edizione mobile dello strategico SteamBirds, ma al momento il team sta lavorando a Road Not Taken, un mix di puzzle game e roguelike che eredita alcune idee, estetiche e di design, dallo stesso Triple Town. Il gioco è già stato confermato per PC, Mac, PlayStation 4 e PlayStation Vita, ma data la presenza di Spry Fox nel programma ID@Xbox è lecito ipotizzare una versione per la nuova console Microsoft.

Ska Studios

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Tra i più noti casi di successo su Xbox 360 un posto particolare lo occupa sicuramente James Silva e la sua etichetta Ska Studios. Lo sviluppatore newyorkese è noto perlopiù per via di The Dishwasher: Dead Samurai, un beat'em up sanguinolento e caciarone, ma è stato il successo quasi ridicolo di I MAED A GAM3 W1TH Z0MB1ES 1N IT!!!1 su Xbox Live Indie Games a stuzzicare la curiosità e, perché no, le invidie di altri sviluppatori indipendenti. Venduto al prezzo di un caffè, l'arena shooter ha portato nelle tasche di Silva oltre 200.000€, un risultato impressionante se si considera gli enormi limiti di XBLIG. Dopo Vampire Smile, seguito di The Dishwasher, c'è stato poi Charlie Murder, un ibrido tra brawler ed RPG ancora una volta violento e rozzo. Nonostante la sensazione di incompiutezza che li accomuna, tutti i giochi di Ska Studios sprizzano personalità da ogni pixel, e sarà interessante vedere cosa lo sviluppatore statunitense ha in serbo per Xbox One.

Toxic Games

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Daniel Da Rocha, Jonathan Savery e Dave Hall sono i tre ex-studenti che hanno fondato il giovane team inglese Toxic Games. Non avranno grande esperienza, ma il loro primo progetto, Q.U.B.E., si è dimostrato un puzzle intelligente e ricco di spunti interessanti. Non privo di pecche e lontano dall'originalità e dalla complessità di Portal, ma comunque una chiara dimostrazione delle abilità e delle potenzialità del trio. Potenzialità che potranno evolvere e crescere coi prossimi progetti. Al momento il team sta lavorando a pieno regime nel tentativo di rafforzare il franchise Q.U.B.E.: oltre a una versione Director's Cut per Wii U e a un DLC per PC, Toxic Games è già al lavoro su Q.U.B.E. 2, seguito diretto che continua la storia dell'originale ma che propone nuove ambientazioni, sfide e, si spera, meccaniche più elaborate. Sappiamo già che il titolo sarà presente in forma giocabile a San Francisco, quindi aspettatevi nuove informazioni molto presto.

Heart Machine

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Heart Machine non avrà uno storico particolarmente importante, ma il suo titolo di debutto, Hyper Light Drifter, è già tra i giochi indie più attesi dell'anno. Si tratta di un intrigante action RPG che non solo si rifà a classici come The Legend of Zelda e Diablo, ma che sembra talmente promettente per stile grafico e gameplay da aver conquistato già la fiducia di un nutrito numero di fan attraverso la campagna di crowdfunding su Kickstarter (chiusa con quasi 650.000 dollari, a fronte dei 27.000 richiesti). Nonostante al momento in cui scriviamo manchi ancora la conferma ufficiale da parte del team, la presenza di Heart Machine nel programma ID@Xbox sembra quindi confermare l'uscita di Hyper Light Drifter su Xbox One. Guidato dall'illustratore e game designer Alex Preston, lo sviluppo del gioco coinvolge un pugno di collaboratori, tra cui Teddy Diefenbach, autore dell'apprezzato The Moonlighters, e Beau Blyth, programmatore dietro il frenetico e divertente Samurai Gunn.

Warhorse Studios

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Nella lista degli sviluppatori iscritti al programma ID@Xbox non mancano team di dimensioni più importanti e con diversi anni di esperienza alle spalle. Oltre ai già citati ragazzi di Larian, spicca Warhorse Studios, gruppo con sede a Praga fondato da Dan Vávra (autore di Mafia e Mafia 2) e Martin Klíma (la trilogia UFO). Nelle ultime settimane, il team ceco ha attirato enormi attenzioni con l'annuncio di Kingdom Come: Deliverance. Si tratta di un RPG estremamente realistico, con un open world medievale credibile, una trama non lineare e un innovativo sistema di combattimento in prima persona. In potenza potrebbe essere una delle esperienze ruolistiche più coinvolgenti degli ultimi tempi, e il successo della campagna di crowdfunding (oltre 1.335.000€ raggiunti) dimostra l'enorme interesse da parte degli appassionati del genere. Il team di Vávra e Klíma aveva già dichiarato di essere intenzionato a portare Deliverance anche su Xbox One, quindi trovare il team nella lista ID@Xbox non dovrebbe sorprendere più di tanto.