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Spazio, ultima frontiera

Abbiamo finalmente dato un primo, fugace sguardo a Civilization: Beyond Earth

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   12/06/2014

Gli appassionati di strategia a turni ancora ricordano con piacere e fantasticano sul leggendario Alpha Centauri, esperienza datata 1999 rimasta senza un seguito ufficiale e persa nel mare di licenze che difficilmente ritorneranno in vita così come ce le ricordiamo. La buona notizia, però, è che Firaxis è ancora in circolazione e il successo di Civilization V - e delle espansioni che l'hanno seguito - ha permesso un rilancio fino a qualche tempo addietro impensabile. Sulle ali dell'entusiasmo è stato di recente annunciato Civilization: Beyond Earth, tributo a quell'Alpha Centauri che molti membri del team odierno contribuirono a creare ma allo stesso tempo strategico saldamente ancorato alla formula più moderna che ultimamente i ragazzi americani ci hanno insegnato ad apprezzare. L'uscita è prevista per il prossimo autunno, anche se date precise non ce ne sono, e all'E3 2014 abbiamo colto al volo l'occasione di presenziare ad una breve ma interessante presentazione giocata in tempo reale. Per una panoramica generale sul titolo vi suggeriamo di consultare la nostra precedente anteprima, che inquadra a dovere l'ambizioso progetto.

Sid Meier ritorna nello spazio con Civilization: Beyond Earth, visto in anteprima all'E3 2014

Un nuovo mondo

Che alla base di Civilization: Beyond Earth ci sia il quinto capitolo della saga di strategici inaugurata da Sid Meier è chiaro fin dal primissimo istante: le caselle esagonali, la rappresentazione dei confini delle città, l'interfaccia e perfino molte texture del terreno sono inequivocabilmente il retaggio del lavoro fatto negli ultimi anni, al punto che come prima impressione non verrebbe da chiedersi se l'impatto non sia addirittura un po' troppo simile a quello di Civ V, dal quale si slega completamente essendo un prodotto stand alone. In realtà ascoltando la presentazione e osservando il titolo in azione le differenze non tardano a mostrarsi.

Spazio, ultima frontiera

L'assenza di leader storici ha imposto di creare un diverso sistema che permette di differenziare ciascuna civiltà, innanzitutto nella forma di alcune scelte preliminari ad inizio partita: la corporazione che sponsorizza il nostro viaggio spaziale verso il pianeta da colonizzare, la nave che utilizziamo per raggiungerlo e l'equipaggiamento di base saranno alcune di queste variabili. Non le abbiamo potute vedere dal vivo, quindi non sappiamo quali e quante saranno, ma abbiamo osservato in azione un'altra meccanica fondamentale per determinare priorità e obiettivi della spedizione. La nostra civiltà potrà sviluppare un'Affinità specifica attraverso una selezione iniziale e poi sbloccando le tecnologie all'interno dell'unico, aperto Tech Tree a ragnatela che abbandona la semi-linearità di un tempo per un approccio libero potenzialmente molto interessante, anche se più complesso da bilanciare. L'Affinità potrà essere con le tre ideologie Harmony, Purity e Supremacy, ciascuna dotata di condizioni di vittoria specifiche. La prima caratterizza quelle civiltà che intendono evolversi in armonia, appunto, con l'ecosistema. Purity è invece un approccio alla partita volto alla trasformazione del pianeta in una sorta di nuova Terra. Infine, Supremacy sarà la direzione da prendere per coloro intendono imporsi con la forza sulla fauna e l'ambiente alieno, mutandosi allo stesso tempo in una civiltà futuristica che vedrà l'uomo prendere sembianze robotiche.

Sfida inedita

Il fugace sguardo che abbiamo dato a Civilization: Beyond Earth ci ha comunque permesso di individuare quante similitudini ci sono anche tra il gameplay di questa nuova fatica e quello di Civ V:

Spazio, ultima frontiera

la centralità dei leader che comandano le singole civiltà presenti sulla mappa e le loro relazioni, il ruolo delle città, l'importanza dell'esplorazione e lo svolgersi dei turni sono elementi che tornano quasi invariati. Una notizia che comunque non è di per sé negativa, essendo una base di partenza molto solida. La cornice del pianeta alieno da conquistare ha però permesso parecchi spunti inediti, in particolare nella forma di un gran numero di insidie sparse sulla mappa: mostruosi alieni presidieranno delle caselle ma si spingeranno anche ad assediare le nostre città, presentandosi sin dall'inizio in una varietà maggiore rispetto ai soliti Barbari. Larghi tratti di ambientazione saranno inoltre inizialmente resi inutilizzabili da gas velenosi che andranno prima bonificati mentre risorse specifiche per ciascuna Affinità imporranno un'esplorazione ancora più intensa, completando un contesto nel quale, ci è sembrato, l'utente dovrà essere maggiormente pronto rispetto alla serie originale a giocare all'attacco ed essere aggressivo per non soccombere.

Spazio, ultima frontiera

Gli scontri sembrano grosso modo uguali a quelli di Civilization V, almeno in termini di meccaniche di base, ma oltre ad un set di unità completamente inedite a tema futuristico ci sono alcune introduzioni non male, come i satelliti che potenzieranno le unità sottostanti entro un certo raggio d'azione, migliorandone le statistiche o dando loro abilità speciali. Il ritmo della partita sarà quello solito, imposto dal giocatore a seconda dei suoi obiettivi, però è stato aggiunto un sistema di quest che darà una vasta scelta di possibili risultati collegati ad altrettante ricompense. Altri elementi fondamentali come l'economia e lo spionaggio verranno approfonditi e modificati per essere coerenti all'ambientazione fantascientifica, ma purtroppo la demo a cui abbiamo assistito è stata breve e avara di dettagli. Una prima impressione nel complesso positiva per un gioco forte di una struttura ludica di base molto solida su cui ci auguriamo Firaxis saprà costruire abbastanza da giustificare l'acquisto. A Colonia dovremmo provarlo con mano: spendendoci un po' di tempo in più avremo certamente un'idea migliore di cosa possiamo davvero aspettarci.

CERTEZZE

  • La formula di Civilization torna nello spazio
  • Sistema di quest potenzialmente interessante

DUBBI

  • Per certi versi sembra anche troppo legato a Civilization V
  • Non sappiamo quante e quali opzioni avremo per personalizzare le partite