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Il fascino dell'ombra

Nuova presentazione e hands-on per l'atteso titolo Monolith!

PROVATO di Fabio Palmisano   —   15/08/2014

Trattandosi di uno dei migliori giochi visti all'E3 di giugno, era certamente scontato che La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor si sarebbe presentato anche alla GamesCom con le sue armi ben affilate, ma l'evento a porte chiuse di Warner Bros. dedicato al titolo Monolith ha superato persino le nostre più rosee aspettative: abbiamo potuto dunque assistere ad una nuovissima presentazione che ha messo in luce qualche inedito dettaglio sulla trama ed il gameplay e ci siamo sollazzati con un hands-on di mezz'ora con una versione praticamente finale del gioco. Di seguito vi riportiamo le nostre impressioni.

Orco mio!

Se nella presentazione di Los Angeles l'accento era stato posto sulle principali caratteristiche del gameplay - su tutte l'ambiziosissimo Nemesis System - qui gli addetti di Monolith hanno preferito concentrarsi su alcuni dettagli della trama. C'è stato dunque qualche chiarimento sul dualismo tra Talion, il protagonista, ed il fantasma nel quale è in grado di trasformarsi per passare sul piano spettrale: questo altri non è che lo spirito dell'elfo Celebrimbor, il fabbro artefice dei Grandi Anelli che venne successivamente ucciso da Sauron. Siamo dunque passati alla dimostrazione di una delle missioni del gioco, nella quale l'obiettivo era di infiltrarsi in una caverna per scovare nientemeno che Gollum, recentemente derubato del suo tesssoro da Bilbo: ci è stato detto inoltre che il celebre mostriciattolo incrocerà la nostra strada per diverse volte nel corso dell'avventura e che rivestirà un ruolo piuttosto importante nella trama.

Il fascino dell'ombra

Tornando alla presentazione, l'occasione è stata utile per notare alcune inedite sfumature di gameplay: un gigantesco Graug sbarrava la strada all'ingresso della grotta, e Talion ha attirato un animale vicino alla mostruosa creatura per distrarla per una manciata di secondi sufficienti a sgattaiolare alle sue spalle. Dentro alla caverna, poi, ci è stato mostrato come passare al piano spirituale non serva soltanto a vedere le tracce lasciate dai nemici ed a sfruttare alcune abilità speciali di Celebrimbor, ma permette anche di scovare oggetti altrimenti invisibili: è questo il caso di un artefatto che, una volta raccolto, ha attivato un flashback del passato dell'elfo al fianco di Sauron, consentendogli di ricordarsi una nuova mossa speciale. La presentazione è poi saltata ad una situazione completamente differente per mostrare una delle tante variabili che sono possibili grazie al Nemesis System, ovvero lo strumento procedurale grazie al quale il software crea e gestisce le fila degli orchi che ci troveremo ad affrontare, realizzando combinazioni diverse per ogni partita. Gli sviluppatori di Monolith hanno voluto mostrarci uno dei modi grazie ai quali è possibile volgere le sorti dello scontro a nostro favore: individuato il capobranco che si desiderava eliminare, Talion è risalito alla sua guardia del corpo e gli ha teso un'imboscata, sfruttando poi i poteri di Celebrimbor per piegarlo al suo volere. Fatto questo, è stato sufficiente uccidere il leader per far sì che il suo sottoposto venisse eletto come nuovo comandante, in maniera tale da avere così una spia fra gli alti ranghi degli orchi.

La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor si conferma anche alla GamesCom come un titolo molto promettente

Passiamo all’azione

Terminata la presentazione, è finalmente venuto il momento di cimentarsi con un hands-on su una versione oramai definitiva del gioco. Per quanto lo scenario fosse lo stesso dell'E3, le caratteristiche del Nemesis System e la componente free roaming della regione che era possibile esplorare liberamente, la nostra partita si è rivelata molto diversa rispetto a quella di Los Angeles. Abbiamo dunque selezionato come obiettivo un capobranco che andava stanato uccidendo un tot di suoi scagnozzi all'interno del loro accampamento, per mettere così alla prova il sistema di combattimento del gioco e la stabilità del motore grafico. In entrambi i casi, La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor si è comportato in maniera impeccabile: Talion lotta ispirandosi al Batman della serie Arkham, destreggiandosi agilmente anche in mezzo a molti nemici e potendo contare su un set di mosse molto vario, il tutto senza che il frame rate ceda di un passo anche con lo schermo letteralmente pieno di orchi.

Il fascino dell'ombra

Quando la situazione si è fatta davvero troppo calda (con avversari che arrivavano da tutte le parti richiamati da un allarme), abbiamo cambiato completamente registro adottando un approccio stealth, fuggendo momentaneamente dalla battaglia per arrampicarci su una torre, aggirare la moltitudine di orchi che stavamo affrontando ed utilizzando la speciale visione del piano spettrale - di fatto una variante dell'occhio dell'aquila di Assassin's Creed - per individuare il capobranco ed assassinarlo con una coltellata alle spalle. Come avevamo già potuto apprezzare all'E3, è proprio la grande libertà d'azione del gameplay ad essere uno dei più promettenti punti di forza di La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor, con l'utente che ha la possibilità di cambiare completamente registro in corso d'opera senza doversi limitare ad un approccio esclusivamente action o stealth. I tanti elementi interattivi dello scenario e le gustose prospettive offerte dalla complessità Nemesis System completano un quadro davvero troppo interessante per poter pensare che il titolo Monolith possa mancare l'obiettivo. Nemmeno la natura cross-gen del prodotto sembra essere troppo penalizzante: rispetto alla build che avevamo visto a Los Angeles, la versione finale che girava su PlayStation 4 metteva in mostra una cosmesi appagante soprattutto per la qualità dei modelli poligonali e le loro animazioni, ma è l'intero impianto grafico a risultare molto curato piacevole grazie anche alla già citata stabilità del frame rate.

CERTEZZE

  • Grande libertà d'azione
  • Scenario realizzato con grande cura
  • Ottimo sia nei combattimenti sia nello stealth

DUBBI

  • Non è next-gen a tutti gli effetti
  • Il Nemesis System dovrà reggere il peso di tutte queste promesse