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Una nuova stagione alle porte

Abbiamo provato una versione quasi completa di PES 2015 a poco più di un mese dall'arrivo nei negozi

PROVATO di Mattia Comba   —   15/10/2014
Una nuova stagione alle porte
Una nuova stagione alle porte

Con un po' di ritardo rispetto alle edizioni precedenti, anche quest'anno sta per rinnovarsi l'eterna sfida tra i due pesi massimi del calcio videoludico, impegnati in una lotta quantomai serrata per guadagnarsi il favore dei pallonari del Bel Paese. Il motivo di tale ritardo da parte di Konami è dovuto a precise scelte organizzative: con Pro Evolution Soccer 2015 gli sviluppatori hanno indirizzato il focus della competizione non tanto sul titolo Electronic Arts, quanto piuttosto su se stessi con l'intento di non ripetere gli avvilenti errori dell'ultimo capitolo e presentarsi ai nastri di partenza con un titolo completo in ogni sua parte, dalle rose aggiornate alle modalità online stabili e fruibili fin dal day one. D'altronde sono molti i cambiamenti incontrati dal franchise nel corso degli ultimi dodici mesi. Il più dirompente è stato sicuramente l'affiancamento di un nuovo studio occidentale con sede a Windsor al team storico della serie, con l'intento di correggere il tiro e riconquistare i propri utenti partendo dai capisaldi del genere: il gameplay e l'atmosfera sul campo da gioco. Già nelle nostre prove precedenti eravamo rimasti piuttosto colpiti dal lavoro svolto dagli sviluppatori, confermandovi in più di un'occasione quanto le introduzioni nel gameplay abbiano giovato all'esperienza di gioco, che di volta in volta è migliorata progressivamente. Dopo aver passato le ultime settimane in compagnia di FIFA, siamo stati invitati negli uffici di Halifax Italia dove abbiamo avuto l'occasione di mettere le mani su una build quasi completa di Pro Evolution Soccer 2015 con tutte le modalità sbloccate e moltissime squadre disponibili, ottima per ingannare il tempo in attesa del lancio previsto il prossimo 13 novembre su PlayStation 4 e Xbox One. Nonostante la possibilità di dedicargli una misera frazione del tempo necessario per assimilarlo appieno e analizzarne tutte le sottigliezze, possiamo dire con certezza che PES 2015 si è confermato ben allineato sulla strada tracciata dalle build precedenti, affinando sempre di più il gameplay e lasciandoci ben sperare in vista del sempre più imminente arrivo nei negozi.

PES 2015 ci lascia ben sperare in vista del sempre più imminente arrivo nei negozi

Calcio d'inizio

Pad alla mano, la primissima cosa che ci ha positivamente colpito sono i nuovi menu di gioco, snelliti e ridisegnati nell'interfaccia per permettere un accesso più semplice e diretto a tutti i contenuti di gioco. Ispirandosi pesantemente a quanto propone Electronic Arts dall'anno scorso, anche in PES 2015 avremo un'interfaccia a mosaico che mette facilmente a disposizione tutte le modalità, opzioni e impostazioni organizzandole in cinque menù dinamici, il primo dei quali - Home - personalizzabile a piacimento con i contenuti utilizzati più di frequente.

Una nuova stagione alle porte
Una nuova stagione alle porte

La sezione competizioni è ovviamente quella più importante sotto il punto di vista delle licenze con un catalogo che comprende UEFA Champions League, UEFA Europa League, Copa Libertadores e la Champions League asiatica, evidenziando l'atavica lacuna relativa ai campionati nazionali da anni appannaggio esclusivo di Electonic Arts. Scesi in campo con una classica partita veloce abbiamo subito potuto apprezzare l'ulteriore passo in avanti compiuto in termini di gameplay: rispetto alla recentissima demo, infatti, dribbling, controllo di palla e risposta dei comandi ci sono sembrati ulteriormente migliorati, più fluidi e meno ingessati a riprova del fatto che quest'anno Konami ha puntato tutto sul feeling, con risultati incoraggianti. Proteggere la palla e prodigarsi in giochi di gambe più o meno complessi ci è venuto naturale, ma sarà necessario ricorrere al gioco di squadra per raggiungere l'area avversaria e costruire un'azione da gol. I giocatori più forti saranno dotati di abilità migliori in tutti i fondamentali, ma muoversi liberando gli spazi, passare la palla col giusto tempismo e dosare l'utilizzo dello scatto, sono accorgimenti necessari per portare a casa la partita. In tal senso Konami ha fatto un ottimo lavoro di bilanciamento, con giocatori che sprintano sulla breve distanza fino a perdere completamente le energie sul finire della partita, per un comportamento più realistico se confrontato con quello del diretto concorrente. Confermiamo inoltre il ritorno della pioggia che inciderà sulla fisica della palla, la presenza dei portieri manuali e la regolazione della velocità di gioco. Abbiamo inoltre ascoltato per la prima volta la telecronaca della coppia Caressa - Marchegiani e testato l'online del titolo, anche se urge una prova più approfondita per esprimerci sulla validità di entrambi.

Chimica di squadra

Tra le modalità presenti in PES 2015 troviamo il Campionato Master, Diventa un Mito e la new entry MyClub, una sorta di Ultimate Team in salsa Konami che ne riprende alcune meccaniche offrendo però un modello economico completamente differente. Una volta scelta la squadra del cuore e ingaggiato l'allenatore, inizia il lungo cammino verso la gloria, fatto di partite online e offline, agenti, contratti, trattative e continui scambi di giocatori. MyClub infatti riguarda in egual misura il calcio dentro e fuori dal campo. Il ruolo dal manager all'interno del team è di fondamentale importanza in quanto ogni allenatore porta in dote una serie di schemi e tattiche preferite alle quali non rinuncerà, costringendoci a trovare i giocatori più performanti e a buon mercato per soddisfarne le richieste.

Una nuova stagione alle porte
Una nuova stagione alle porte

Dargli una o più alternative per i suoi moduli porterà un incremento sostanziale della Forza e dello Spirito di Squadra, due indicatori che aumentano la resa dei calciatori in campo creando la giusta alchimia, esattamente come in FUT. Mettere sotto contratto giocatori che abbiano caratteristiche che soddisfino le richieste dell'allenatore contribuisce a creare legami tattici più forti e a rendere l'alchimia di squadra più proficua, così come utilizzare giocatori dello stesso reparto per più partite di fila, stabilizzando la rosa senza metterla continuamene in discussione demoralizzando i singoli con stravolgimenti ad ogni partita. Una volta scesi in campo sarà il giocatore a controllare la squadra contro l'intelligenza artificiale o contro un altro giocatore reale, tentando di strappargli la vittoria per guadagnare il maggior numero di punti GP da spendere per migliorare il club. Questi possiamo spenderli per ingaggiare nuovi giocatori, procurarci nuovi agenti o assumere un nuovo allenatore, magari uno che abbia una maggiore affinità con il nostro stile di gioco. Gli agenti avranno un ruolo di particolare importanza nell'economia dei trasferimenti, essendo gli unici in grado di condurre le trattative con i giocatori per prestiti o cessioni: maggiore sarà la loro valutazione e più facilmente potremmo ingaggiare campioni blasonati, mettendone addirittura più di uno a trattare con la stessa superstar. Non ci saranno quindi carte o pacchetti da acquistare, bensì una simulazione più aderente alle idee di Konami che potrà essere portata avanti anche spendendo soldi reali attraverso un sistema di microtransazioni utile per acquistare i giocatori più costosi nel caso non si voglia giocare troppo per guadagnare i GP necessari. Ovviamente prezzi e bilanciamento saranno tutti da verificare, ma per quanto abbiamo potuto provare MyClub sembra avere tutte le carte in regola per confermarsi una modalità longeva e coinvolgente, adatta sia a chi preferisce giocare in solitaria, sia chi è costantemente alla ricerca di avversari in carne e ossa con cui confrontarsi online.

CERTEZZE

  • Feeling e risposta ai comandi ottimi
  • Fluido e con un buon ritmo di gioco
  • MyClub ha del potenziale...

DUBBI

  • ...ma il bilanciamento è tutto da verificare
  • Andranno testati tanti piccoli dettagli in cui il gioco deve migliorare