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Link in maschera

Stiamo giocando già da diversi giorni al remake di Majora's Mask sul New 3DS XL. Ecco le nostre impressioni...

PROVATO di Andrea Palmisano   —   15/01/2015

L'arrivo di The Legend of Zelda: Majora's Mask su Nintendo 3DS era nell'aria da tempo: d'altra parte l'ottimo lavoro compiuto dal team Grezzo con il precedente Ocarina of Time aveva di fatto spianato le porte allo sbarco appunto di entrambi i capolavori dell'epoca del Nintendo 64 sul portatile di Kyoto. Con una intelligente campagna di marketing, Nintendo ha scelto di sfruttare proprio il fascino di Majora's Mask (e dell'esaltante Monster Hunter 4 Ultimate) per sostenere il lancio del suo New Nintendo 3DS in Europa, garantendo così alla nuova console lo slancio derivante dalla disponibilità nei negozi di una line up di straordinario valore.

Majora's Mask si presenta in forma splendida per accompagnare il lancio europeo del New Nintendo 3DS

Luna piena

Sia chiaro, nessuno dei due titoli appena citati è esclusivo della nuova revisione del 3DS: al momento in cui scriviamo, l'unico gioco destinato a rientrare in tale categoria è il futuro Xenoblade Chronicles, conversione del magnifico jRPG uscito originariamente su Wii.

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Ciò nonostante, è evidente come Nintendo voglia fornire ai possessori del New Nintendo 3DS un valore aggiunto nell'esperienza di gioco, derivante ovviamente dalle inedite caratteristiche del rinnovato hardware. Avendo passato diverse giornate giocando a Majora's Mask 3D proprio sul New Nintendo 3DS - in versione XL, per la precisione - possiamo quindi raccontarvi le nostre impressioni, in attesa della recensione. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, un breve excursus: The Legend of Zelda: Majora's Mask è originariamente uscito su Nintendo 64 nel 2000, con una successiva pubblicazione sulla Virtual Console di Wii nel 2009. Se quest'ultima era di fatto una conversione diretta senza miglioramenti sostanziali, l'edizione per Nintendo 3DS è invece a tutti gli effetti un remake, che porta con sé un lavoro di riadattamento corposo, analogo (e superiore) a quello visto in Ocarina of Time 3D. Si parte quindi dalla cosa che appare più evidente, ovvero una grafica ritoccata e migliorata, che riduce le spigolosità dell'originale nato all'alba dell'era dei poligoni: il lavoro maggiore è stato fatto senza dubbio nei modelli dei personaggi, a partire da quello di Link che ora appare più longilineo, dettagliato e piacevole da guardare. Allo stesso modo la Luna, a tutti gli effetti il vero coprotagonista dell'avventura, è stata completamente ridisegnata mostrando ora un viso ancora più inquietante.

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Ma Grezzo non si è certamente limitato a fare il compitino, perché è tutto il mondo di gioco ad aver goduto di un aggiornamento notevole e robusto: le ambientazioni sono più ricche, le texture molto più definite, e sono stati anche aggiunti alcuni effetti grafici per rendere il risultato finale ancora più piacevole. Anche la palette cromatica è stata corretta, aumentando la luminosità e la saturazione dell'immagine. Ne deriva un prodotto che, a livello estetico, mostra davvero poco o nulla le sue radici lontane quasi tre lustri: Majora's Mask 3D è un titolo che sfrutta con efficacia le qualità dell'hardware su cui gira, dimostrando come anche senza processori potentissimi o schermi ad alta definizione si possano realizzare titoli semplicemente belli da guardare. Certamente va considerata la qualità eccelsa a livello artistico del materiale originale: d'altra parte stiamo parlando di quello che è senza dubbio l'episodio di The Legend of Zelda più atipico a livello estetico (anche più di The Wind Waker), lontanissimo dalle atmosfere e dalle ambientazioni solite della saga a cui siamo abituati. Le tinte dark, disturbanti e le tematiche apocalittiche tratteggiano infatti i contorni di un capitolo che, pur poggiando su gran parte delle meccaniche classiche, risulta essere comunque "diverso". Motivo che lo ha reso di fatto un piccolo cult per i fan del franchise, da sempre affascinati dalle scelte stilistiche adottate per l'occasione.

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Al passo coi tempi

Il portatile Nintendo è stato poi ovviamente sfruttato anche sulla base delle sue caratteristiche peculiari, a partire da un'interfaccia touch che consente di gestire in maniera convincente e comoda l'inventario e la mappa.

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Inoltre è stato aggiunto il supporto al giroscopio, utile per esempio per mirare con determinate armi o per muovere lo sguardo in prima persona. Merita poi una particolare menzione uno degli elementi su cui nel corso del tempo l'entusiasmo da parte dell'utenza sembra essere decisamente calato, ovvero l'effetto tridimensionale: il team nipponico ha infatti eseguito un lavoro eccellente nella gestione del 3D, a maggior ragione considerando che il punto di partenza era un gioco che ovviamente non prendeva nemmeno in considerazione tale feature. Tutto ciò trova ulteriore linfa attraverso la rinnovata tecnologia del New Nintendo 3DS, che grazie al cosiddetto 3D super-stabile che poggia sull'head tracking, rende finalmente l'effetto molto meno soggetto ai problemi della prima versione e di conseguenza straordinariamente più godibile. Ed è stato utilizzato anche lo Stick C (o il Circle Pad Pro, per chi possiede la periferica in oggetto) per consentire una gestione manuale della telecamera. L'occasione di questo remake è stata colta però anche per apportare qualche modifica contenutistica, richiesta espressamente da Aonuma di fronte alle imperfezioni dell'originale: per esempio è stato ampliata e rinnovata la funzione del taccuino dei Bomber, che fornisce ora in maniera più efficace e completa informazioni e traccia il progresso delle quest secondarie, che altrimenti rischiavano di essere trascurate da qualche giocatore.

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Hanno potuto essere limati e corretti numerosi elementi, con modifiche anche negli scontri coi boss, ed è stata aggiunta la possibilità nuova di zecca di dedicarsi alla pesca, seppur nell'ironico paradosso dell'imminente impatto della Luna. L'esperienza durante la nostra prova di Majora's Mask 3D ha quindi potuto sostanzialmente confermare sia l'inossidabile qualità del capolavoro originale, sia la bontà del remake in sé, che sembra sotto questo aspetto poter agilmente superare quella già notevole del precedente Ocarina of Time 3D. In sostanza, sia i prossimi acquirenti del New Nintendo 3DS che i possessori dei precedenti modelli farebbero bene a mettere già da parte i soldi per portarsi a casa il prossimo 13 febbraio una tra le pietre miliari più importanti della straordinaria epopea di Link.

CERTEZZE

  • È Majora's Mask, ma più bello
  • Aggiornamenti interessanti
  • Ottimo effetto 3D

DUBBI

  • E che dubbi potremmo avere?