39

Spazio alle donne

Alla GamesCom di Colonia siamo tornati a giocare Assassin's Creed Syndicate grazie ad una demo nuova di zecca

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   07/08/2015

In occasione dell'E3 di Los Angeles avevamo avuto la gustosa opportunità di provare in anticipo rispetto alla concorrenza la stessa demo già vista in occasione del reveal negli uffici di Ubisoft Quebec che, anche in quel caso, avevamo potuto osservare in esclusiva italiana. Le nostre impressioni erano state piuttosto positive e in quel di Colonia Ubisoft è riuscita nuovamente a stupirci portando una build inedita e completamente differente dove abbiamo potuto controllare Evie, la componente femminile dei gemelli Frye e affrontare una nuova missione. Ci siamo lasciati quindi alle spalle il burbero e violento Jacob per concentrarci su una componente stealth che, nei panni della ragazza, guadagna ancora più valore e rilevanza all'interno della struttura di gioco di Assassin's Creed Syndicate.

Abbiamo giocato ad Assassin's Creed Syndicate impersonando Evie: siete curiosi di sapere com'è andata?

Meno resistente ma più nascondente

Prima di concentrarci sulle differenze di Evie in termini di gameplay vi raccontiamo in qualche riga la demo provata. Si trattava di una classica "scatola nera", termine introdotto da Unity per indicare le missioni di assassinio di Assassin's Creed dove al giocatore viene mostrato il bersaglio, l'area entro cui muoversi e soprattutto gli elementi con cui interagire per sfruttare determinate vie di accesso o trovare le modalità per raggiungere il condannato a morte. Per poi lasciargli la totale libertà di azione su come effettuare l'uccisione e su quale tattica utilizzare.

Spazio alle donne
Spazio alle donne

In questo caso il nostro obiettivo era una nobildonna londinese, invischiata con gli affari dei templari e strettamente collegata ai vertici sociali e politici della città. L'area di azione era sorvegliata da un nugolo di pattuglie, le classiche guardie reali inglesi nella loro iconografica divisa rossa e cappello lungo di pelo nero, mentre l'obiettivo era nascosto in una piccola zona fortificata i cui accessi erano chiusi a chiave. Le possibilità di azione offerte erano tre: rubare le chiavi a un piccolo gruppo di guardie per poi entrare indisturbati e farsi strada nei piccoli corridoi della fortezza fino a raggiungere il nostro bersaglio, liberare un compagno assassino tenuto prigioniero in un piccolo edificio della zona e farsi strada insieme a lui menando le mani, oppure raggiungere un altro nostro alleato travestito da guardia reale per inscenare una finta cattura così da farci entrare, come prigionieri, nella fortezza ed essere portati al cospetto della nobildonna per la nostra punizione. Noi abbiamo scelto proprio quest'ultima opzione essendo, sulla carta, la più interessante. Abbiamo impiegato un quarto d'ora abbondante per tornare a prendere confidenza con i controlli, farci strada con alcune uccisioni silenziose necessarie a portare avanti la missione e poi svolgere la piccola sezione all'interno della roccaforte. Proprio su quest'ultimo aspetto abbiamo potuto notare una meccanica piuttosto interessata che ci vedeva, mentre eravamo ammanettati, prestare particolare attenzione alle guardie limitrofe per non smascherare la nostra copertura. In pratica Evie e la guardia generavano un cerchio di rilevazione intorno a loro che si ingrandiva man mano che camminavamo sempre più veloci. Questo ci obbligava, di fatto, a rallentare proprio mentre le pattuglie si stavano avvicinando in una piccola gestione tattica degli spazi percorsi e degli anfratti dove ripararsi per evitare di farsi beccare. Allo stesso tempo però, se si decideva di rimanere fermi riducendo al minimo la circonferenza del cerchio, dopo pochissimi secondi, quest'ultima tornava ad aumentare in automatico raggiungendo velocemente la sua massima ampiezza per stimolare il giocatore a muoversi sempre e comunque. E alla fine, una volta raggiunto il bersaglio, partiva immancabilmente la sequenza di uccisione con relativo dialogo rivelatore della trama.

Spazio alle donne
Spazio alle donne

Tornando invece ad Evie, abbiamo potuto apprezzare la precisa scelta di design di Ubisoft di caratterizzarla in modo differente da Jacob anche in termini di gameplay. È estremamente meno resistente al combattimento a mani nude e tende ad andare al tappeto dopo pochissimi colpi obbligando di fatto il giocatore ad evitare ogni scontro aperto, soprattutto quando il nemico è numeroso. Allo stesso tempo però, una volta entrata in modalità stealth, rimanendo per qualche attimo immobile, diventa completamente invisibile e non può essere vista da alcuna guardia, a meno che questa non passi a pochissimi metri da lei. Questa possibilità è ovviamente notevole se sfruttata a dovere e, almeno in un paio di occasioni, abbiamo trovato molto facile e veloce sfuggire ad una pattuglia di guardie semplicemente lanciando un rampino verso una qualsiasi altezza, quindi fermandoci per diventare invisibili a pochi passi dalla silhouette dell'ultima posizione conosciuta. È ovvio che questa abilità dovrà essere adeguatamente gestita nel gioco per non risultare eccessivamente sbilanciata al punto da rendere le sezioni con Evie fin troppo semplici. Giusto a titolo informativo vi ricordiamo infatti che Assassin's Creed Syndicate consentirà al giocatore di cambiare al volo tra i due protagonisti soltanto durante le sezioni free roaming libere, mentre obbligherà a utilizzare soltanto uno dei due gemelli nel corso delle missioni per mantenere coerente la trama. Nulla da aggiungere infine su quanto già detto in ambito tecnico. È estremamente piacevole notare come questo nuovo capitolo si sia presentato fin dal primo istante particolarmente fluido, stabile e pulito. Assolutamente nulla a che vedere con Unity. Anche se, naturalmente, non presenta particolari stacchi grafici rispetto al precedente capitolo pur mantenendo un bell'impatto sul giocatore affezionato alla serie che non potrà che notare il cambio radicale di ambientazione e una direzione artistica veramente molto peculiare.

CERTEZZE

  • Interessanti le differenze nel gameplay in base ai due protagonisti utilizzati
  • La meccanica del prigioniero scortato ci fa ben sperare per la varietà delle missioni
  • Il gioco continua ad essere fluido e piuttosto pulito

DUBBI

  • Evie va bilanciata a dovere per non risultare praticamente onnipotente nelle sezioni stealth
  • Fino ad ora le nostre prove sono state confinate a singole e specifiche missioni