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Guida PC - Mini PC

Tra Steam Machine e case dalle dimensioni compatte, il PC non sfigura più in salotto

SPECIALE di Mattia Comba   —   11/08/2015

L'evoluzione tecnologica è oramai arrivata a un punto tale per cui non ci si è spinti oltre solamente nella ricerca di soluzioni sempre più prestanti, ma anche verso direzioni riguardanti l'efficienza e l'utilizzo ottimale di tutte le componenti del nostro PC. Questo è vero soprattutto nell'ambito delle schede madri, che sono riuscite con il passare delle stagioni a coniugare nuove tecnologie e funzionalità non solo nel classico formato ITX, ma anche nel più piccolo mini-ITX. Questo ha aperto un ampio scenario sull'assemblaggio di mini PC da utilizzare per gli scopi più disparati, dal semplice lavoro d'ufficio alla creazione di un media center per avere accesso a musica, video e film, fino ad arrivare al gaming, neanche tanto tempo fa considerato semplicemente inavvicinabile da questo tipo di computer. Puntare su un form factor più piccolo non significa necessariamente dover rinunciare a processori e schede video top di gamma, veri e propri artefici delle prestazioni del nostro PC. Certo lo spazio ristretto e la vicinanza tra le varie componenti richiede di porre la massima attenzione su alcune tematiche come il raffreddamento e a rinunciare a parte della versatilità e della personalizzazione concessi dai modelli più grandi, ma schede madri e case studiati appositamente dai vari produttori permettono di mettere insieme una postazione da gioco con tutti i crismi del caso capace di farci giocare anche i titoli più recenti sia alla scrivania che comodamente seduti sul divano, accompagnati da un buon pad. Questa è proprio una delle attrattive principali della nuova schiera di mini PC che sotto la guida di Valve si prepara ad invadere il mercato nei prossimi mesi, spinti da prestazioni superiori a quelle delle console casalinghe di Sony e Microsoft e da una libreria titoli vastissima, adatta a tutti i palati. Insomma, come sempre ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tasche e con quest'ultimo numero della Guida PC cercheremo di dare uno sguardo generale su quanto il mercato ha da offrire.

Ultimo appuntamento della Guida PC di Multiplater.it dedicato ai mini PC: soluzioni potenti e compatte

Piccoli ma potenti

Le dimensioni compatte hanno fatto dei mini PC degli ottimi candidati per il salotto di casa, a patto di essere disposti a rinunciare a mouse e tastiera, invero troppo problematici da essere utilizzati sul divano, per abbracciare il più comodo e immediato pad. Se siete maniaci di StarCraft, Total War, MOBA, MMO e titoli fortemente legati all'immaginario PC non potrete rinunciare alla scrivania, ma se invece preferite simulatori di guida, sparatutto, action e sportivi, un controller è quello che fa per voi e lo schermo gigante del soggiorno è in assoluto il posto migliore dal quale godersi lo spettacolo. Non è una sorpresa che Xbox One e PlayStation 4 non siano dei mostri di potenza e che bastino delle postazioni con componentistica modesta per eguagliarne le prestazioni, e questa è proprio la leva su cui puntano molti produttori che offrono al pubblico dei pre assemblati dai costi contenuti capaci di rivaleggiare con le home console.

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Se invece preferite optare per i componenti singoli in luogo di una maggiore personalizzazione, tra le schede madre vi è una vasta scelta di marche e modelli, visto che praticamente tutti i produttori hanno in catalogo offerte in tal senso. Asus, MSI, Gigabyte, AS Rock hanno tutte dei validi modelli da abbinare sia a processori Intel che AMD, con quest'ultima che propone le proprie APU per coloro che puntano sul risparmio e sulla realizzazione di un sistema senza scheda video discreta. Il risultato sarà ovviamente minore in termini di prestazioni rispetto alla classica accoppiata con una GPU, ma se puntate alla creazione di un media center con cui poter giocare anche a titoli poco dispendiosi come StarCraft, Hearthstone o League of Legends questa può essere una buona soluzione. Tuttavia, quando si parla di videogiochi, indipendentemente da quanto possa essere modesta la richiesta a livello tecnico, una scheda video dedicata è sempre meglio di qualsiasi altra soluzione integrata: le NVIDIA GTX 750Ti e la AMD Radeon R7 260x sono molto compatte, adatte ad ogni tipo di case e danno quella maggiore efficienza nella gestione del calcolo grafico che manca alle APU. Se invece il vostro obiettivo è proprio quello di godervi The Witcher 3: Wild Hunt giocato a 1080p o oltre e al massimo del dettaglio, un PC di piccole dimensioni basato su una scheda madre mini-ITX può tranquillamente essere la casa ideale di una GPU discreta top di gamma come una GTX 980Ti o una R9 390, due potentissimi pezzi di hardware che si affidano alla forza bruta per soddisfare anche le richieste più esose degli ultimi titoli sul mercato. Le mini-ITX, infatti, siano modelli più economici come la Gigabyte GA-H81N-D2H oppure più costosi come la ASUS Maximus VII Impact, sono tutte dotate del classico slot PCI Express per il collegamento della scheda video discreta, con l'unico limite di compatibilità riguardante la dimensione del case.

Tutte le guida hardware

L'articolo che state leggendo appartiene a una lunga serie di speciali che ci ha accompagnato nel corso degli ultimi mesi toccando ogni aspetto della scelta delle componenti per montare un nuovo PC oppure aggiornare una macchina esistente. Se volete vedere il programma delle pubblicazioni e recuperare un argomento specifico trattato negli appuntamenti precedenti, vi consigliamo di raggiungere questa pagina.

Senza rinunciare a nulla

Dovendo mantenere le dimensioni compatte visto il form factor ridotto, nelle schede madri mini-ITX trova posto soltanto uno slot PCIe e pertanto gli audiofili dovranno rinunciare all'installazione di una schede audio dedicata e i videogiocatori potranno puntare solamente sul sistema a singola scheda, tralasciando SLI e CrossFire. Non una grande rinuncia visti i livelli di prestazione eccezionali raggiunti dalle ultime GPU NVIDIA e AMD, senza contare che andando a raddoppiare le schede video si presenterebbero di conseguenza problematiche legate alle eccessive temperature e alla mancanza si spazio e ventilazione tra le due GPU, costrette a rimanere schiacciate l'una sull'altra. Tuttavia ciò non significa che si debba necessariamente rinunciare alle funzionalità soprattutto grazie alla presenza di modelli top di gamma in grado di rivaleggiare tranquillamente con le mobo per desktop. La già citata Maximus VII Impact con chipset Z97 è dotata di molte feature interessanti e di una qualità costruttiva eccellente che ne hanno fatto lievitare il prezzo di listino a più di duecento euro, ma è super accessoriata: si parte dal modulo wifi con supporto dual band fino 2.4/5 GHz, 4 porte SATA 6Gb/s, 6 porte USB 2.0 e altrettante USB 3.0 e il Supreme FX Impact II per audio di qualità.

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L'utilizzo di componenti in metallo garantisce ottima resistenza al calore e una maggiore durabilità anche in caso di overclocking, quest'ultimo agevolato dalla piena compatibilità della Maximus VII Impact con l'OC panel sviluppato da ASUS per regolare al volo voltaggi e frequenza e tenere sotto controllo tutti i parametri relativi alla performance del processore. Insomma tutto quello di cui ha bisogno un videogiocatore enthusiast è disponibile anche nel piccolo formato mini-ITX, ad oggi una soluzione sempre più abbordabile non solo per le prestazioni legate a doppio filo con la scelta di processore e scheda video, ma anche per tutte le feature e la possibilità di overclocking messe in campo dai modelli più performanti. Se si punta al massimo, è quindi importante avere un occhio di riguardo anche per il raffreddamento della CPU che in uno spazio angusto come quello di un mini PC fatica di più a dissipare il calore visti i flussi limitati per l'espulsione dell'aria calda. Come già vi avevamo detto nei precedenti articoli della Guida PC, avere un dissipatore dedicato è sempre la scelta migliore per evitare problemi di surriscaldamento e di usura eccessiva delle componenti. Occorre quindi cercare un modello adatto alle proprie esigenze e soprattutto allo spazio a disposizione da sostituire a quello stock presente nella confezione, inadatto soprattutto quando quest'ultimo viene spremuto al massimo. In questo caso le soluzioni a liquido sono da scartare, ma ci sono modelli a doppia o singola ventola molto efficienti e performanti in grado di garantire basse temperature e altrettanto bassi livelli di rumorosità anche i regimi più elevati, come il SilverStone Nitrogon NT06-Pro o il Noctua NH-L12 con due ventole e l'NH-L9 per risparmiare ancora più spazio.

Il case giusto

Come detto, la scelta del case è particolarmente importante in relazione al modello di scheda video che si vuole installare nel proprio sistema: se si tratta di una GTX 750Ti o di una R7 260X non ci saranno particolari problemi, ma se si punta a una GTX 980 o a una R9 390 bisogna fare attenzione allo spazio a disposizione, soprattutto per i modelli custom che con il design personalizzato e in alcuni casi ventole aggiuntive, occupano qualche centimetro in più dei modelli reference.

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Indipendentemente dalla scelta della GPU, lo scopo principale del case rimane quello di dare il giusto spazio alla componentistica e di permettere un flusso d'aria ottimale all'interno del PC per garantire il giusto raffreddamento e ricircolo d'aria. Con una limitata possibilità di ventole e lo spazio ristretto, per raggiungere questi obiettivi primari sono necessari innanzitutto un ottimo cable management e soprattutto un'accurata selezione dei materiali dal case per evitare che si trasformi in breve tempo in una bara di plastica rovente. Un Intel i7 accompagnato da una 980Ti possono generare una bella quantità di calore, soprattutto se si è intervenuti sulle frequenze di entrambi, e la mancanza di un'adeguata dissipazione rovinerà inevitabilmente entrambi i componenti. A questo proposito, alcuni produttori come MSI hanno commercializzato soluzioni ibride come il Nightblade disponibile già completamente assemblato, oppure nella sua versione liscia con il case dotato di alimentatore e ventole. Le ampie griglie poste nella parte inferiore e sui lati agevolano il flusso dell'aria, mentre gli spazi interni studiati appositamente per l'alloggiamento delle componenti presentano scompartimenti e divisioni nelle quali nascondere i cavi in eccesso e migliorare la ventilazione. Poi ovviamente entra in gioco il fattore estetico, lasciato a valutazioni assolutamente personali: Cooler Master, Fractal, Corsair, BitFenix, Silverstone offrono numerosi modelli di piccoli dimensioni da affiancare ai classici mid e full tower, donando una discreta scelta ai giocatori sia in termini di forme che di design e colori. Si va dai modelli più piatti e simili alle console come il Silverstone RVZ01 dal prezzo di circa 90 euro, a scatolotti cubici dall'aspetto più aggressivo come il Cooler Master Elite 130, i BitFenix Prodigy e Phenom, e non ultimo il Corsair 380T. Di positivo vi sono sicuramente i prezzi, relativamente contenuti che permettono con un centinaio di euro di portarsi a casa un ottimo case dotato di pannello frontale, da rimaneggiare nel corso degli anni sostituendo alcune componenti e aggiornando l'hardware all'occorrenza.

E le Steam Machine?

È impossibile parlare di mini PC senza toccare l'argomento Steam Machine, quantomai caldo in questo periodo vista la finestra di lancio sempre più vicina. Si tratta sostanzialmente di PC preassemblati con dimensioni e design molto simili a quelli di una console, all'interno dei quali è installato il sistema operativo Steam OS basato su Linux.

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La mossa di Valve è piuttosto chiara: invadere il salotto confrontandosi in modo ancor più diretto con Sony e Microsoft per il dominio dell'intrattenimento casalingo, forte di un catalogo titoli enormemente più vasto delle due concorrenti che a fronte della mancanza di alcune esclusive, propone una varietà ineguagliabile e prezzi altrettanto allettanti. Esponendosi solo parzialmente, l'azienda di Gabe Newell ha deciso di non entrare in prima persona in un mercato nel quale rimarrebbe giocoforza schiacciata dai giganti del settore, ma di limitarsi ad accogliere sotto la sua egida specifici modelli sviluppati e assemblati da altri produttori e appositamente "brandizzati" se rispettosi delle linee guida poste dal colosso di Bellevue, tra cui spicca ovviamene la presenza di Steam OS installato sull'hard disk. Il sistema operativo open source basato su Linux è perfettamente godibile da divano con l'utilizzo dello Steam Controller grazie alla modalità Big Picture, pensata appositamente con l'intento di portare l'esperienza di Steam sul televisore con una libreria titoli intuitiva ed accessibile insieme a tutte le funzioni legate al multiplayer e alla gestione della propria lista amici. Lo Steam Controller è invece prodotto dalla stessa Valve e accompagnerà ogni esemplare di Steam Machine indipendentemente dal produttore, in modo tale che si presenti pronta all'uso una volta estratta dalla scatola e collegata all'alimentazione. Posto che le Steam Machine non sono ancora disponibili sul mercato e che molti produttori non hanno ancora rilasciato la lista della componentistica definitiva con cui arriveranno sugli scaffali dei negozi reali e virtuali è presto per darne un giudizio dettagliato, ma si possono comunque iniziare a fare alcune considerazioni. Innanzitutto, avvicinarsi alle dimensioni delle console vuol dire in molti casi rinunciare all'espandibilità e alla possibilità di aggiornare i componenti, incastonati e inaccessibili all'interno del case. Secondariamente, se è vero che ci vuole poco per superare le console dal punto di vista prestazionale, quasi tutti i modelli hanno un prezzo superiore a quelli di PlaytStation 4 e di Xbox One, e bisogna vedere quanto valga agli occhi del grande pubblico la possibilità di poter giocare con frame rate e dettagli superiori in cambio di un esborso iniziale maggiore, sebbene questo rientrerebbe facilmente con i prezzi ampiamente minori dei titoli su PC. Attualmente si parte dai 449 dollari dell'Alienware fino ad arrivare ai quasi cinquemila del modello di punta Falcon Tiki, per un totale di 14 produttori. Non ci resta che aspettare ancora un paio di mesi per poterle finalmente provare con mano, ma visto il trend degli ultimi anni possiamo già dire con certezza che il PC è oramai pronto per arrivare in salotto.