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I mostri dell'Eden

Nella sede di Bandai Namco abbiamo provato il nuovo JRPG dedicato ai vecchi fan dei digital monster

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   17/09/2015

Per diverso tempo accusata di essere una sfacciata copia del più popolare Pokémon, la serie Digimon ha in breve tempo conquistato un gremito numero di fan implementando idee originali e dimostrando di avere una sua distinta personalità. Eppure, sono passati sedici anni dal primo arrivo a Digiworld, e nel frattempo proprio quei fan sono cresciuti, cedendo il testimone a una nuova generazione di giovani seguaci. "Stavolta puntiamo a riavvicinare i vecchi appassionati", ci ha confidato Habu Kazumasa durante una nostra visita alla sede di Bandai Namco a Tokyo. Kazumasa è attualmente il producer di Digimon Story Cyber Sleuth, un nuovo JRPG per PlayStation 4 e PlayStation Vita che, dopo essere stato pubblicato quest'anno in terra natia, si prepara ad arrivare all'inizio del 2016 anche in Europa.

A Tokyo abbiamo provato Digimon Story Cyber Sleuth, il nuovo JRPG dedicato ai fan dei digital monster

Digimon vecchi in un mondo nuovo

Se finora il franchise Digimon ha sempre puntato a un pubblico di bambini, Cyber Sleuth prende come riferimento adolescenti e "young adult", quelli che da piccoli seguivano la serie ma che, crescendo, se ne sono allontanati in cerca di esperienze meno puerili o di storie più complesse. Lo fa in due diversi modi, a partire dall'ambientazione e dai temi trattati. La trama di Digimon Story Cyber Slauth si svolge infatti in una Tokyo futuristica, permettendo a chi gioca di visitare alcune delle location più iconiche della città giapponese.

I mostri dell'Eden

Nella demo da noi provata c'era ad esempio l'immancabile stazione di Shibuya, ma nel gioco finale ci si potrà recare in diversi altri luoghi, da Shinjuku a Odaiba, dalla chiassosa Akihabara alla bella Asakusa. Tuttavia, in questo futuro alternativo le persone navigano in Rete utilizzando un sistema di realtà virtuale chiamato Eden, ed è proprio in questo mondo digitale che si entrerà in contatto per la prima volta con i Digimon. Nei panni del protagonista, il giocatore sarà quindi in grado di passare dal mondo reale all'Eden, in una storia di hacker, cybercrimini e intrighi corporativi. L'altro modo con cui gli sviluppatori sperano di attirare l'attenzione dei fan di vecchia data è includendo una vasta selezione di Digimon ripresa direttamente da Digimon Adventure, la primissima serie TV dedicata ai Digital Monster. Da Greymon a Gatomon, passando per Garurumon e Angemon, è possibile creare il proprio party scegliendo tra oltre 200 diverse creature, numero che include ovviamente le numerose evoluzioni di ogni mostro. Sebbene Cyber Sleuth sia chiaramente indirizzato alla fanbase di Digimon, Kazumasa ha comunque voluto sottolineare come l'intenzione sia anche quella di avvicinare nuovi utenti al franchise. La storia è completamente nuova e, fatta eccezione per qualche cameo, del tutto scollegata dalle varie stagioni di Digimon, rendendola così accessibile anche a chi non ha mai visto un singolo episodio dell'anime. Come ciliegina sulla torta, Bandai Namco ha coinvolto nel progetto tutta una serie di artisti molto noti tra gli otaku: dopo aver lavorato a Digimon World Re:Digitize su PSP, Suzuhito Yasuda (Durarara!!) torna nel ruolo di character designer; il compositore Masafumi Takada (Danganronpa) si è invece occupato della colonna sonora e del sound design, mentre Oh! Great (Tenjho Tenge, Air Gear) lavorerà sull'estetica dei mostri che popolano Eden.

I mostri dell'Eden

Lasciamo volutamente per ultime le impressioni riguardanti il gameplay, dal momento che Digimon Story Cyber Sleuth si presenta come un JRPG molto classico e decisamente vecchia scuola, con party da tre personaggi e un sistema di combattimento a turni, in cui scegliere se attaccare, mettersi in guardia o spendere punti elementali per utilizzare una mossa speciale. Cambiare la formazione dei propri Digimon adattando la loro tipologia a quella degli avversari sarà prevedibilmente necessario se non si vuole avere la peggio negli scontri più ostici, ma nonostante questo pizzico di strategia nel complesso ci è parso un gioco tutt'altro che articolato. Almeno a giudicare dal livello di Shibuya che abbiamo provato, inoltre, l'esplorazione delle aree sembra avvenire in zone ristrette, aiutandosi con una piccola mappa e interrompendosi di tanto in tanto giusto per via degli incontri casuali. Incontri casuali che, lo diciamo, oggigiorno potrebbero far storcere il naso ai giocatori più giovani, rivelandosi facilmente uno degli elementi più obsoleti e monotoni del gioco. Insomma, è chiaro che Cyber Sleuth non ambisca a essere uno dei giochi di Digimon più elaborati e profondi, ma grazie a tematiche particolari (almeno per la tradizione della serie) e a meccaniche essenziali, potrebbe facilmente rivelarsi un JRPG godibile per quello zoccolo duro di fan che ormai da anni desidera su console casalinghe un'esperienza all'altezza del franchise. Continueremo a seguire il gioco nei mesi che ci separano all'uscita, pur con una punta di scetticismo sul fatto che un JRPG così "old school" possa effettivamente avvicinare nuovi fan alla serie Digimon.

CERTEZZE

  • Una storia completamente nuova e più moderna
  • I Digimon più famosi della prima serie
  • Diversi artisti di talento hanno collaborato al progetto

DUBBI

  • Sistema di combattimento abbastanza anonimo
  • Riuscirà davvero ad attirare vecchi e nuovi fan?